DecameROCK porta sul palco del Teatro Carcano dieci storie di rock e dannazione.
Ognuno di noi ha i suoi talloni d’Achille. Il mio si chiama guida.
Ho preso la patente, come la maggior parte dei miei coetanei, dopo aver compiuto i diciott’anni. Ricordo di averlo fatto più per uniformarmi agli altri e su spinta dei miei genitori che per un personale desiderio di indipendenza, come accade a molti diciottenni. E forse proprio per quello per moltissimi anni la patente è rimasto un documento dimenticato nel portafogli.
Poi, crescendo quel pezzo di carta ha cominciato a essere qualcosa di più. Quel passepartout che, assieme al mezzo di trasporto, l’auto, mi permetteva di raggiungere luoghi lontani, invece di farmi più di 10 km a piedi.
Proprio perché l’auto non è la mia migliore amica, mentre guido sono sempre un po’ tesa, ma per fortuna ho trovato un’ancora cui aggrapparmi.
Quell’ancora cui mi sono aggrappata e cui quotidianamente mi aggrappo si chiama radio. E a farmi compagnia più spesso è Virgin Radio.
Solo quest’anno, andando al lavoro molto presto, ho conosciuto la squinternata banda di Rock and Talk.
Tra i tre conduttori, oltre a Dr Feelgood e Antonello Piroso, vi è Massimo Cotto, autore di DecameROCK, spettacolo diretto da Roberto Tarasco, in scena al Teatro Carcano di Milano sabato 7 maggio 2022 alle ore 20.30.
Interpreti dello spettacolo, oltre allo stesso Cotto, sono Mauro Ermanno Giovanardi, Chiara Buratti e Francesco Santalucia.
DecameROCK strizza l’occhio all’opera di Boccaccio e, come dice il titolo stesso, propone dieci storie di rock e dannazione, in cui morte e bellezza si fondono in un sempiterno destino nel quale magia, demoni e follia la fanno da padroni.
Mentre Masssimo Cotto racconta, pare proprio di trovarsi in quei locali poco illuminati dall’odore stantio, quando le ore si fanno più piccole e ci si avvicina al divino, in cui tra alcol e fumo nascevano canzoni.
Ad accompagnare Cotto nella narrazione di queste storie così assurde da parere irreali vi è la voce di Mauro Ermanno Giovanardi che di fronte a un locale vuoto canta per un pubblico che solo i suoi occhi riescono a vedere.
Per rendere l’atmosfera maggiormente suggestiva uno spettro, Nico (Chiara Buratti), femme fatale del rock, musa di Andy Warhol e voce dei Velvet Underground, s’aggira per il palco.
Ed è proprio Nico la figura cardine dello spettacolo, quella in grado di dare un senso a quelle dieci storie in successione. È Nico il fil rouge dell’ineluttabilità che conferisce bellezza e dannazione a ogni passo della trama.
Se Nico, nonostante sia un fantasma, si pone in piena luce, lì, sul palco, di fronte a tutti, così non fa l’uomo nell’ombra (Francesco Santalucia). Eppure, proprio perché si trova in questa posizione defilata riesce meglio a illuminare ciascuna storia, mentre suona.
Anche se a prima vista le quattro figure paiono non comunicare, perse in fondo al bicchiere del destino, come i protagonisti del celebre dipinto di Degas, L’Assenzio, le loro voci finiscono per dar vita a un unico canto, un’unica storia che, come fa la cornice dei dieci fanciulli fuggiti alla peste di Firenze nel Decameron, sembra racchiudere le storie di tutti i personaggi evocati.
È un Decameron Rock quello che si dipana sul palco del Carcano. Un Decamerock, in cui rock non è semplicemente il genere musicale, ma diviene quell’aspetto epico e tragico insieme della quotidianità.
Proprio per questo rock sono anche Piero Ciampi, Niccolò Paganini, gli eroi dello sport che solo il destino ha vinto, le muse del jazz e del cinema e personaggi della letteratura.
Ascoltiamo insieme le storie di questa variopinta commedia umana e scopriamo assieme il rock della nostra vita.
Francesca Meraviglia
(Continua sotto la foto)
INFO E CONTATTI
Indirizzo: Teatro Carcano, corso di Porta Romana, 63 – 20122 Milano
Orari: sabato 7 maggio 2022, ore 20.30
Contatti: 02 55181362 | info@teatrocarcano.com | www.teatrocarcano.com
Biglietti: Intero Poltronissima 28€; Intero Poltrona e balconata 22€
Vendite online: www.teatrocarcano.com
Fonte e foto: ufficio stampa Teatro Carcano, che si ringrazia.
Francesca è un’insegnante e un’appassionata di cultura in generale. Si emoziona di fronte a un testo ben scritto e versa sincere e calde lacrime quando un’opera d’arte le comunica emozioni. Canta a livello amatoriale e crede che la lettura sia il modo migliore per stringere legami forti.
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