Recensione di ENNIO, il documentario diretto da Giuseppe Tornatore al cinema dal 17 febbraio 2022.
SCHEDA DEL FILM
REGIA: Giuseppe Tornatore
CAST: Gino Paoli, Gianni Morandi, Bruce Springsteen, Hans Zimmer, Nicola Piovani, Clint Eastwood, Quentin Tarantino
DATA DI USCITA: 17 febbraio 2022
DISTRIBUTORE: Lucky Red
RECENSIONE
Giuseppe Tornatore mette in scena il romanzo di formazione del grande Ennio Morricone.
La narrazione prende le mosse dal racconto dei primi “clienti” del Maestro nella veste di arrangiatore musicale e la domanda se si tratti di un vero e proprio documentario sorge spontanea.
Bastano tuttavia pochi minuti di proiezione per essere trascinati nel viaggio nella vita di un Genio (almeno apparentemente) inconsapevole della sua grandezza.
L’amico regista Giuseppe Tornatore assemblea, con un tocco di magica emozione, un mosaico di contributi di importanti musicisti, compositori, attori, registi dagli anni ’60 del ‘900 fino al primo ventennio dell’XXI secolo.
Gino Paoli, Gianni Morandi, Bruce Springsteen, Hans Zimmer, Nicola Piovani, Clint Eastwood, Quentin Tarantino, per citarne solo alcuni, sono i testimoni pieni di ammirazione di un’opera destinata a sopravvivere al suo autore.
Il loro racconto si alterna con quello circostanziato e, a tratti, sussurrato e nostalgico di un uomo che, seduto su una poltrona, ci svela, con uno sguardo commosso e divertito, la genesi e i segreti della colonna sonora delle nostre vite di cinefili e non.
Colpisce e coinvolge il ritratto che ne esce di un uomo semplice, che ha vissuto per anni nel timore di non essere accettato dall’accademia e dai suoi professori per aver dedicato la sua vita ad un’arte considerata figlia di un dio minore, senza, peraltro, veder riconosciuto il suo contributo neppure dall’Academy hollywoodiana.
Citazioni musicali e cinematografiche note si succedono ad altre inedite; traspare un minuzioso lavoro di ricerca nel tentativo ben riuscito di portare lo spettatore a conoscere nelle sue più intime corde una persona poliedrica dotata di capacità eccelse e uniche.
2 ore e 47 minuti scivolano via in un caleidoscopio di emozioni ed aneddoti e ci rammentano come la vera grandezza non abbisogni di prosopopea o grandi declamazioni.
Impossibile non pensare che molti film annoverati tra i capolavori della storia del cinema debbano tale posto d’onore alla musica che ha reso lirica la prosa.
E che Tornatore, con Ennio, abbia consegnato al cinema la consacrazione della leggenda del compositore sull’oceano di note e melodie che ci porteremo sempre nella memoria e nel cuore.
Luc(i)a
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