Recensione di The Tender Bar il film con Ben Affleck in streaming su Amazon Prime dal 7 gennaio 2022.

The Tender Bar poster film

La locandina internazionale del film The Tender Bar.

SCHEDA DEL FILM

REGIA: George Clooney
CAST: Tye Sheridan, Daniel Ranieri, Ben Affleck, Christopher Lloyd
DURATA: 104’
DATA USCITA: 7 gennaio 2022
PIATTAFORMA: Amazon Prime Video


RECENSIONE

George Clooney, alla sua nona regia, si cimenta con l’adattamento cinematografico del best seller del 2005 The Tender Bar di J.R. Moehringer, giornalista e scrittore, vincitore del premio Pulitzer nel 2000 per il giornalismo di approfondimento e costume (feature writing).

The Tender Bar, adattato in italiano come Il bar delle grandi speranze – (ogni riferimento a Dickens è puramente casuale) è il suo primo romanzo, e come spesso accade, sempre perché bisogna scrivere di ciò che si conosce, è autobiografico. Clooney lo traspone sulla pellicola in maniera fedele, anche grazie alla stretta collaborazione dell’autore nelle vesti di soggettista e produttore esecutivo.

CHRISTOPHER LLOYD e DANIEL RANIERI in una scena del film THE TENDER BAR. Photo: CLAIRE FOLGER © AMAZON CONTENT SERVICES LLC.

Il piccolo JR è il protagonista di questa storia, ritratto dalle scuole elementari, alla laurea a Yale, fino al successivo inserimento nel mondo del giornalismo come apprendista presso il New York Times.

The Tender Bar è un classico coming of age americano, ambientato tra il 1973 e il 1987: la narrazione si dipana nel corso di 15 anni, raccontando la vita a Manahasset, Long Island, che seppur distante solo 35 minuti d’auto da Central Park, incarna tutti gli archetipi della provincia suburbana della East Cost. Storie di povertà, fallimenti, separazioni e violenze familiari: vite lontanissime dalle atmosfere rarefatte dei grattacieli di Manhattan.

JR vive con sua madre, che a causa di problemi economici si vede costretta a far ritorno nella casa materna – luogo accogliente e sovraffollato dove il padrone – l’indimenticato DOC di Ritorno al futuro, pur essendo un personaggio burbero e scontroso, lascia un’impronta agrodolce a tutta la narrazione e si incarica di “ospitare” anche il figlio maggiore Zio Charlie e altri cugini.

JR, semi orfano, trova nella figura di Charlie il suo vero padre e punto di riferimento della sua infanzia. Lui, gestore del Dickens Bar, appassionato di letteratura e Martini Cocktail, lascia un’impronta nella vita del piccolo JR: il suo consiglio di vita, visti i suoi fallimenti nello sport, è quello di studiare nelle prestigiose università, come Harvard e Yale: solo in questo modo potrà elevarsi da una grama esistenza. Il sogno della madre di vedere il proprio figlio ammesso a Yale viene esaudito e il ragazzo inizierà la classica vita universitaria fatta di amici, amori travagliati e sfilacciati nel corso degli anni e ambizioni lavorative non sempre soddisfatte.

THE TENDER BAR

Un’immagine del film THE TENDER BAR.

The Tender Bar è l’ennesimo film sul sogno americano, il desiderio dei genitori di un domani migliore per i figli, il desiderio di farcela e non essere un loser: questa è la filosofia di fondo trattata dal film. Il film torna sulle atmosfere anni ’70, lo sfondo è quello della cultura e dei problemi della working class suburbana e della guerra del Vietnam, argomento trattato diffusamente in tante altre opere.

Una menzione speciale per la fotografia, dai colori caldi e tenui che fanno da contraltare alle atmosfere fredde e invernali presenti quando la narrazione si svolge a Manahasset.

Un film bello, intenso, delicato, che sarà apprezzato soprattutto da chi ama le tonalità vintage anni ’70 – c’è tutto l’armamentario American Dream: Cadillac, Winston, Whiskey, Poker e soprattutto la Musica, quella vera. Una colonna sonora di prim’ordine che è perfettamente integrata nella narrazione, con masterpiece e brani di nicchia dei più famosi autori dell’epoca. Anche se non viene suonata nessuna sua canzone, il richiamo al Bruce Springsteen di Born to run è più presente che mai, sottolineando la critica sottile ma decisa a quel sogno americano tanto pubblicizzato quanto effimero e per pochi.

In fondo, questo è un romanzo di formazione, ovviamente a tratti comune, a tratti drammatico, a tratti noioso, come tutte le nostre vite. L’impresa eccezionale capita una sola volta nella vita.

BEN AFFLECK e TYE SHERIDAN in una scena del film THE TENDER BAR. Photo: CLAIRE FOLGER © AMAZON CONTENT SERVICES LLC.

Anche l’amore è raccontato in modo normale. Una ragazza mulatta benestante che a Yale “sceglie” JR come fidanzato e per ben 9 volte lo lascia e lo riprende fino al definitivo matrimonio di lei con un ricco avvocato di Manahattan, è il simbolo di quella società americana ricca e liberal, forse un po’ criticata in questo film. Del resto le origini di JR a volte sono usate come un marchio a fuoco per impedirgli la sua vera realizzazione. Alla fine lui “ce la farà” e a noi non viene dato sapere come proseguirà la storia con l’eterna compagna di banco…

Non mi sento di concordare con certa critica che ravvede in questo film il tentativo di riproporre la dicotomia vincente-perdente presente in tanti film americani di qualche tempo fa. Ma d’altronde non bisogna scordarsi che questa è un’autobiografia. In realtà sembra evidente il tentativo di narrare una storia normale, fatta di sacrifici, studio e tanti tentativi, a volte riusciti a volte no, di elevarsi spiritualmente ed economicamente.

Non è una colpa esistere, e questa è una storia degna di essere raccontata. Sopratutto per le tragedie e le difficoltà che il suo protagonista ha dovuto affrontare per trovare il suo posto nel mondo.

Margherita Giusti Hazon


TRAILER ORIGINALE

Foto: ufficio stampa Amazon Prime Video.