Recensione de La Fiera delle Illusioni – Nightmare Alley, il film solo al cinema dal 27 gennaio 2022.
SCHEDA DEL FILM
TITOLO ORIGINALE: Nightmare Alley
REGIA: Guillermo del Toro
CON: Bradley Cooper, Cate Blanchett, Rooney Mara
DURATA: 150 min.
DATA DI USCITA: 27 gennaio 2022
DISTRIBUZIONE: Walt Disney Pictures Italia
RECENSIONE
L’ascesa e la rovina di Stan Carlisle (Bradley Cooper), da garzone di un circo itinerante a mentalista ricco e famoso insieme alla moglie assistente Molly (Rooney Mara). Un insolito american dream dove c’è trucco e c’è inganno.
A cinque anni di distanza dal vincitore di 4 Oscar La Forma dell’Acqua torna alla regia di un lungometraggio Guillermo del Toro, e lo fa con La Fiera delle Illusioni – Nightmare Alley, remake dell’omonimo film del 1947 diretto da Edmund Goulding e tratto dal romanzo di William Greshem.
Quello del regista messicano è un buon e gradito ritorno, che un po’ spiazza per un racconto che scaturisce come scintilla da circhi e freak show anni trenta per poi inabissarsi in atmosfere e dinamiche da noir puro, dove il bizzarro lascia radicalmente il posto alle gelide e calcolatrici mosse di truffatori (il protagonista, un seducente Cooper), donne fatali e versioni maligne di Charles Foster Kane.
Nel frigido ed intirizzito panorama cinematografico corrente, del Toro realizza un film che potremmo definire elegantemente ed umanamente oscuro, lontanissimo dalle riletture dark e gotiche di La Forma dell’Acqua e Crimson Peak, che usa come trampolino il fascino sporco del mondo circense per tuffarsi nei vicoli di città e sotto i fari dell’illusionismo e mentalismo d’alto bordo, sprigionando le sensualità, gli interessi e le spietate ambizioni di denaro e potere del miserabile Stan e della bella psichiatra Lilith (Cate Blanchett, magnetica come sempre).
Il maggior fascino de La Fiera delle Illusioni è proprio quello di saper avvelenare la sua progressione noir con un vivido, imponente senso di impurità d’animo, di ineluttabili fascini ed insidie delle truffe, dei raggiri e delle disonestà di chi si arrangia per non finire – o tornare – nella fogna da cui è partito.
E’ questa la traiettoria circolare del film, vestito di lucida tenebra da del Toro e dal direttore della fotografia Dan Lausten (suo sodale da Mimic in poi) ed affollato di personaggi perlopiù riprovevoli eppure mai preclusi da un pizzico di compassione. In mezzo, il candido personaggio della candida Rooney Mara, il fiore che sopravvive alla voracità, simbolo di chi non approfitta di debolezza e vulnerabilità altrui. Vincente, per modo di dire, perché capisce che il crimine non paga mai, anche quando è sottile, quasi innocuo e quasi necessario.
Tra Browning, i Coen di Barton Fink e i suoi stessi mostri antropomorfi, del Toro prende in prestito un po’ dei trucchetti dalla storia, incanta, distrae e affabula. Con stile, ed un paio di scene che ci ricordano perché il suo nome è impresso su tutti i manuali recenti.
Nel cast rigoglioso ci sono anche Toni Collette, Willem Dafoe, Richard Jenkins, Ron Perlman e Tim Blake Nelson.
Voto: 7/10
Luca Zanovello
TRAILER UFFICIALE
Foto: ufficio stampa Disney Italia.
Responsabile della sezione Cinema e del neonato esperimento di MaSeDomaniTV (il nostro canale Youtube) Luca, con grazia e un tocco ironico sempre calibrato, ci ha fatto appassionare al genere horror, rendendo speciali le chiacchiere del lunedì sulle novità in home video, prima di diventare il nostro inviato dai Festival internazionali e una delle figure di riferimento di MaSeDomani. Lo potete seguire anche su Outside The Black Hole
Leave a Comment