Alla GALLERIA D’ARTE MODERNA DI MILANO sino al 6 marzo 2022 si possono ammirare le opere di alcuni dei più significativi esponenti del Divisionismo.
Milano e suoi palazzi, spesso custodi di collezioni d’arte preziose che abbracciano le più varie epoche; Milano e la sua offerta culturale sempre in espansione; e la bella Milano che, con la sua voglia di ripresa, ci stimola a tornare in sicurezza nei musei. Ecco allora che in questo inizio 2022 non potevamo che andare alla scoperta di DIVISIONISMO. 2 COLLEZIONI, la mostra – gioiello ospitata sino al prossimo marzo all’interno della Villa Reale di via Palestro 16, sede della nota GAM.
Curata da Giovanna Ginex in collaborazione con GAM, l’esposizione propone una trentina di opere dell’epoca divisionista, disposte in cinque sale al pianterreno della Villa, provenienti dalle collezioni della stessa Galleria d’arte Moderna di Milano e della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona.
Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Tranquillo Cremona, Paolo Troubetzkoy, sono solo alcuni dei protagonisti di questo viaggio attraverso quel fenomeno tutto italiano nato alla fine dell‘800 che, seppure sprovvisto di un manifesto, ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte di casa nostra.
E la mostra di oggi si propone di indagare il Divisionismo dal suo interno, mettendo in luce le diverse evoluzioni tecniche dei suoi rappresentanti.
Milano è stata fondamentale per il Divisionismo: molti suoi esponenti vi studiarono, lavorarono ed esposero per la prima volta (a Brera nel 1891). Perché era una città in evoluzione, all’avanguardia, il luogo migliore in cui essere per indagare la contemporaneità.
Non è quindi un caso che l’epocale mostra sul Divisionismo del 1970 fu allestita nel capoluogo lombardo e che ora la GAM decida di avviare proprio con questa esposizione il primo di una serie di dialoghi a tema. L’attuale porrà l’accento sull’uso del colore e gli effetti della luce tra gli alfieri del Divisionismo, mentre il prossimo sarà dedicato alla materia, mettendo a confronto artisti anche di epoche diverse.
LE SEZIONI DELLA MOSTRA
DIVISIONISMO. 2 COLLEZIONI è suddivisa in cinque sezioni. La prima si concentra sulla Scapigliatura e sulle nuove sperimentazioni tecniche. Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni fanno, infatti, da apripista ad un nuovo corso dell’arte in Italia: le loro libertà cromatiche, riprese Luigi Conconi e Gaetano Previati, gettano le basi delle sperimentazioni divisioniste.
Nella seconda sezione sono invece i paesaggi e la natura ad essere protagonisti, in quanto ideali per far emergere tutta la potenza e la luminosità della c.d. tecnica complementare. E’ così che, ad esempio, Giovanni Segantini recandosi in montagna riesce a imprimere su tela l’armonia tra uomo e natura, andando ben oltre la ricerca sulla luce, e Giuseppe Pellizza col suo Ponte coniuga la tecnica divisionista con la forza della natura.
Sulla Pittura sociale e i Realismi è incentrata la terza sezione. Una sezione che pone l’accento sull’emarginazione sociale e il mondo del lavoro di fine Ottocento. Sono tele come il capolavoro di Nomellini, Piazza Caricamento a Genova (del 1891), l’en plein air di Emilio Longoni sul lavoro minorile e quelle di Attilio Pusterla e Angelo Morbelli sulla vecchiaia a toccare l’anima del visitatore.
Il pastello si prende la scena della quarta sezione. Tale tecnica si presta alla ricerca cromatica divisionista e non stupisce ritrovi slancio in questo periodo. I dipinti Maria Maddalena ai piedi della croce di Emilio Longoni e Lagrime di Giuseppe Mentessi, con la loro interpretazione del dolore, ne sono un folgorante esempio.
La nuova generazione è il titolo dell’ultima sezione del percorso, che si chiude con Il Profumo di Leonardo Bistolfi. Siamo oramai entrati nel Novecento e sempre più artisti, non solo milanesi, applicano il Divisionismo alle proprie sperimentazioni. Le opere di Giacomo Balla, Umberto Boccioni e Plinio Nomellini arrivano a sfiorare il futurismo… è solo l’inizio di una nuova epoca.
IN CONCLUSIONE
La mostra ospite in questi mesi alla GAM ci offre quindi la possibilità di ripercorrere le tappe fondamentali del Divisionismo e di ammirare capolavori dei suoi esponenti. Tanti nomi noti, tante tele e sculture entrate nell’immaginario collettivo, ma anche alcune chicche che sapranno stupire il pubblico.
Vissia Menza
(Continua sotto il video)
INFORMAZIONI UTILI
DIVISIONISMO. 2 COLLEZIONI
19 novembre 2021 – 6 marzo 2022
Indirizzo: GAM | Galleria d’Arte Moderna di Milano, via Palestro 16 – 20121 Milano
Orari: martedì – domenica 10.00 – 17.30 | Lunedì chiuso
Biglietti: Intero 5 euro, ridotto 3 euro (incluso nel biglietto di ingresso al museo) | Ingresso gratuito il primo e il terzo martedì del mese dalle ore 14.00 e con Abbonamento Musei Lombardia
Contatti: www.gam-milano.com | c.gam@comune.milano.it | Ph. +39 02 884 45943
NB L’esposizione è curata da Giovanna Ginex / in collaborazione con GAM | Galleria d’Arte Moderna di Milano
Si ringrazia l’ufficio stampa per l’opportunità e le foto
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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