Eravamo Canzoni, una commedia Netflix al femminile che ci insegna a essere felici.
SCHEDA DEL FILM
TITOLO ORIGINALE: Fuimos Canciones
REGIA:Juana Macías
CAST: María Valverde, Álex González, Carlo Costanzia, Artur Busquets
DURATA: 110 min.
DATA DI USCITA (streaming): 29 settembre 2021
PIATTAFORMA: Netflix
RECENSIONE
La nostra vita è fatta di continue scelte. Dalle più piccole alle più grandi. E tuttavia, malgrado la scala meritocratica sulla quale inevitabilmente esse si vanno a posizionare, anche le più piccole conservano la loro dose di valore. E talvolta anche sorprese e piaceri inaspettati.
Ieri, dopo una giornata non proprio entusiasmante, mi sono misurata col solito muro del terrore: il palinsesto di Netflix.
Io non lo so, ma l’homepage di Netflix mi sembra come quella gigantesca trousse che mi ha regalato mia sorella al compleanno e alla quale costantemente preferisco le palette con al massimo sei nuance.
Per evitare quindi di passare la serata alla ricerca di qualcosa da vedere che sia affine al mio mood del momento, ho deciso di facilitarmi la vita imponendomi qualche piccola regola.
1) Decido il genere.
2) Mi do un massimo di dieci titoli non visti.
3) Scelgo quello che mi fa brillare gli occhi (o che per lo meno non mi faccia gridare nella testa “oddio, che banale!”).
Ieri sera la scelta è caduta su Eravamo Canzoni, film spagnolo diretto da Juana Macias.
Il titolo mi ha immediatamente ispirata, anche se ero molto preoccupata per quel “canzoni” – ho controllato più volte che non si trattasse di un musical.
Mi ha ricordato quella poesia di Hikmet che Stefano Accorsi e Margherita Buy recitano assieme nel film Le Fate Ignoranti:
Erano tristi, amare
erano allegre, piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole
erano uomini.
Non sono rimasta delusa dalla visione di Eravamo Canzoni. Anzi, è stata un’esperienza molto migliore di quanto mi aspettassi.
Dalla sinossi pareva una normale commedia romantica.
Maca (Maria Valverde), diminutivo di Macarena, è una giovane di trent’anni che passa la sua vita a lavorare per la dispotica influencer Pipa che la tratta come una schiava e la paga una miseria. Ha il cuore spezzato da Leo, il suo storico ex, che l’ha lasciata senza dire una parola. Unico faro nella sua esistenza sono le due amiche, Jmena e Adriana. Ma ecco che Leo riappare all’orizzonte, riaprendo una ferita che il tempo non è riuscito a guarire.
Fin dalle prime scene ho subito pensato: Non si può dire che non sia un film spagnolo!
Infatti, la regista non si fa problemi a cominciare la sua narrazione con varie scene erotiche che mi hanno ricordato una serie sempre spagnola, sempre targata Netflix, Valeria, con cui Eravamo Canzoni condivide anche l’affiancamento alla storia della protagonista di quelle delle amiche, anch’esse alla ricerca della propria realizzazione personale.
A Eravamo Canzoni non manca il senso dell’umorismo, che spesso viene in aiuto a Maca per ridere non solo delle situazioni paradossali in cui spesso si viene a trovare, ma anche di sé stessa e delle sue reazioni.
Un punto di forza sono sicuramente le numerose apostrofi allo spettatore da parte del personaggio principale che si apre man mano che si srotola la sua vicenda. Come se colui che sta dietro lo schermo fosse un amico di vecchia data.
Bello anche il continuo parallelismo tra passato e presente. Gli eventi passati da pensieri nella mente della protagonista si concretizzano in apparizioni che fanno il paio con le sue due personalità, quella aggressiva e sicura di sé e quella insicura e accondiscendente, le quali durante le decisioni più difficili prendono forma per dialogare con lei.
Se ci mettiamo anche le storie dell’amica sposata, Adriana, che le tenta tutte per risvegliare l’appetito sessuale suo e del marito, o di Ymena alla disperata ricerca dello spirito reincarnato del fidanzato defunto, il cocktail che ci troviamo davanti diventa ancora più invitante da bere.
E allora lasciatevi trascinare dalla follia di Maca e il mondo che la circonda e scoprite cosa conta davvero per essere felici.
Buona visione!
Francesca Meraviglia
TRAILER ORIGINALE
Francesca è un’insegnante e un’appassionata di cultura in generale. Si emoziona di fronte a un testo ben scritto e versa sincere e calde lacrime quando un’opera d’arte le comunica emozioni. Canta a livello amatoriale e crede che la lettura sia il modo migliore per stringere legami forti.
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