Recensione di Due Donne – Passing, il film con Tessa Thompson e Ruth Negga in streaming dal 10 novembre 2021.
SCEHDA DEL FILM
TITOLO ORIGINALE: Passing
REGIA: Rebecca Hall
CAST: Tessa Thompson, Ruth Negga, Andre Holland, Bill Camp, Alexander Skarsgård
DURATA: 98 min.
DATA DI USCITA: 10 novembre 2021
DISTRUBUTORE (streaming): Netflix
RECENSIONE
Irene e Clare dopo l’infanzia si sono perse di vista. Si rivedono un pomeriggio di un’afosissima estate, in una lussuosa sala da tè. Non dovrebbero essere lì, ne sono coscienti. Sono nere e siamo nella New York degli anni ’20. Ma la loro pelle è chiara e nessuno pare accorgersi della cosa. Irene osa per il caldo e la curiosità. Clare invece ha deciso di vivere senza rinunce (forse). Da quel momento le due donne torneranno a frequentarsi e le vite di entrambe vireranno irrimediabilmente.
Secondo il Cambridge Dictionary, passing è quella situazione in cui una persona è creduta dagli altri appartenente ad un gruppo diverso dal proprio, per esempio con riguardo alla razza, l’etnia, la classe sociale o la religione.
Nella storia americana, di questi “passaggi” ce ne sono stati molti, soprattutto legati al colore della pelle. Alcuni racconti sono stati enfatizzati, altri probabilmente inventati, ma tutti poggiano su un fondo di verità. Talune persone di colore riuscirono a farsi passare per bianche. Questo concesse loro sicuramente dei privilegi e non di rado diede vita a situazioni familiari alquanto bizzarre.
Dato il clima di insofferenza di quest’ultimo periodo, un film come Due Donne – Passing, dal 10 novembre su Netflix (dopo l’anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2021), non poteva passare inosservato.
Con il suo elegantissimo bianco e nero, con le sue splendide protagoniste e con una trama raffinata, in cui il gioco di sguardi e i sussulti dell’anima hanno un ruolo fondamentale nel narrarci una tanto delicata quanto efficace storia di sliding doors, Passing ci mostra come le vite di Irene e Clare siano uguali ed opposte, una potrebbe essere stata quella dell’altra. Entrambe fragili, audaci, colte e a loro modo determinate.
La pellicola segna l’esordio alla regia di Rebecca Hall (The Prestige, Iron Man 3, Vicky Cristina Barcelona) e attinge, a suo modo, anche dal passato della stessa attrice. Difatti, è stata l’immedesimazione a legarla subito al romanzo dell’autrice americana Nella Larsen, pubblicato per la prima volta nel 1929, e a indurla a lavorare sulla sceneggiatura, senza che vi fosse la reale possibilità di approdare al cinema o, tanto meno, di debuttare dietro la macchina da presa. Ma si sa, la vita è bizzarra, e alla fine due chiacchiere fortuite con il carismatico David Bowie pare l’abbiano convinta a concretizzare il progetto.
Il successo di Passing è dovuto sicuramente anche alla bravura delle sue interpreti femminili, Tessa Thompson (Irene) e Ruth Negga (Clare). La loro alchimia è semplicemente perfetta. La loro evidente intercambiabilità, pure. Sono loro l’anima di questa storia di donne sicure ma fragili, che fanno scelte diametralmente opposte e il cui riavvicinamento le nutre tanto quanto le distrugge. In sottofondo, tanta splendida musica, simbolo di un’epoca ricca di contraddizioni e di fervore culturale.
La parabola di queste due donne è narrata senza alcun eccesso, in un crescendo di tensione e dubbi che ci rammenta i noir della Hollywood che non c’è più. Femme fatale, sicuramente di sé stesse, Clare e Irene sono splendide nel rivelarci molto di più di una tragedia personale o la discriminazione che avveniva un secolo fa. I loro personaggi ne approfittano per ricordarci il potere delle menzogne con cui illudiamo noi stessi ogni giorno, di quanto possano corrodersi e corroderci sino a farci scoprire cosa saremmo disposti a fare pur di perseguire i nostri intenti.
In ultima analisi, il lungometraggio della Hall ci regala in soli 98 conturbanti minuti, un racconto carico di fascino e insidie. Senza tempo. Da non perdere.
Vissia Menza
TRAILER ORIGINALE UFFICIALE
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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