Raccapriccio. Un Anno Dopo porta sul palco del Teatro della Contraddizione i Fiori del Male di Baudelaire.
Se c’è un autore in cui mi sono sempre riconosciuta, quello è Charles Baudelaire.
Di frequente mi sono sentita come lui, incastrata in quella vacua terra di mezzo tra lo spleen e l’idéal.
Penso che sia il sentire quotidiano di molti. Sempre sull’orlo del precipizio, ma mai in fondo a esso, e tuttavia continuamente protesi verso un ideale – che sia un assoluto, un infinito o la perfezione – che non raggiungerà mai.
Non si può non amare Baudelaire. Come non si può dimenticare lui e i suoi Fiori del Male, un’opera che ha dato il via a un nuovo modo di fare poesia.
Un po’ come Impression Solei Levant di Monet, stroncato senza pietà dal critico Louis Leroy nel suo articolo pubblicato su Le Charivari il 25 aprile 1874, allo stesso modo Les Fleurs Du Mal furono giudicati un vero e proprio scandalo.
Uno scandalo tale da portarli in tribunale, proprio come accadde nel medesimo anno, il 1857, a un’altra opera destinata a un successo senza precedenti: Madame Bovary di Gustave Flaubert.
Tuttavia, Les Fleurs Du Mal non ebbero la stessa fortuna del romanzo di Flaubert che fu assolto. Ben sei poesie della raccolta subirono la potatura del perfido Pinard. Per non parlare della multa che il poeta fu costretto a pagare per quest’opera di cui già il titolo veniva criticato come provocatorio e oltraggioso.
Ma Baudelaire non si perse d’animo e aggiunse altre 35 poesie alla sua opera, pubblicandone una seconda edizione nel 1861.
I Fiori del Male sono un manifesto dell’umanità contemporanea e come tali non smettono mai di parlarci e rappresentarci.
Per questo motivo e per la tormentata storia redazionale non stupisce che siano stati scelti come ispirazione per creare uno spettacolo sulla censura da parte della Compagnia Astorritintinelli, in coproduzione con l’Associazione Gli scarti e il Teatro della Contraddizione.
Raccapriccio. Un Anno Dopo, questo il titolo dello spettacolo, in scena dall’1 al 10 ottobre presso il Teatro della Contraddizione, riprende le atmosfere oppiacee e sognanti dei versi di Baudelaire, insieme ai suoi rimorsi, ai suoi rimpianti, a un senso irreparabile dell’esistenza, ad un’attrazione verso il vizio e la noia.
A Venezia lo spettacolo, in scena al teatro Goldoni per una sera soltanto, si avvaleva delle collaborazioni di Lugi Biondi al disegno luci e di Francesco Traverso alle musiche originali, tuttavia a causa delle difficoltà, economiche e non, i due non potranno arricchire anche questa versione.
Sul palco, quindi, solo i due attori, Alberto Astorri e Paola Tintinelli, nelle vesti di pennuti – impossibile non sentire riecheggiare i versi della celebre lirica baudelairiana L’Albatros.
In una narrazione delirante, in cui un uovo misterioso diviene il feticcio nel quale riporre la propria fede e speranza di essere salvati da un nuovo messia, viene da chiedere se ciò di cui si parla sia una verità rivelata o un a più o meno riuscita allucinazione.
In questo clima tra speranza e illusione si prega, si aspetta e ci si demolisce in una sorta di rito pubblico dentro questa commedia dai toni sinistri.
Ma come ogni rito, alla fine, sia che tutto si riveli follia sia che si giunga a una quadra, ci si sente più leggeri e meno soli.
Raccapriccio. Un Anno Dopo ci guida a raccogliere i fiori di un’opera intramontabile che la censura non solo non ha fatto appassire, ma che ha reso ancora più profumati e variopinti.
Scopriamo assieme alla Compagnia Astorritintinelli l’eredità senza tempo di Charles Baudelaire.
Francesca Meraviglia
INFO E CONTATTI
Indirizzo: Teatro della Contraddizione, via della Braida, 6 – Milano
Contatti: 025462155 | prenotazioni@teatrodellacontraddizione.it | teatrodellacontraddizione.it
Orari: venerdì 1, sabato 2, domenica 3, giovedì 7, venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 ottobre, ore 20.45
Biglietti: intero 15€; ridotto 12€ (prenotazione obbligatoria)
N.B. Per accedere agli spettacoli è necessario avere la tessera associativa del Teatro della Contraddizione. La tessera è gratuita e va richiesta QUI 24 ore prima dell’evento cui si vuole partecipare.
Fonte e foto: ufficio stampa, che si ringrazia.
Francesca è un’insegnante e un’appassionata di cultura in generale. Si emoziona di fronte a un testo ben scritto e versa sincere e calde lacrime quando un’opera d’arte le comunica emozioni. Canta a livello amatoriale e crede che la lettura sia il modo migliore per stringere legami forti.
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