Lo spettacolo Variazioni Furiose in scena ai Chiostri del Teatro Fontana dal 6 al 12 settembre 2021.
La mia conoscenza con Orlando è davvero di vecchia data.
Mi è impossibile dimenticare la prima volta che lo incontrai.
Era l’estate della prima media e come sempre trascorrevo le vacanze in un paesino sperduto sulle prealpi, in cui abitavano al massimo venti anime. Il luogo ideale per chi è alla ricerca di pace e tranquillità. Non di certo per un’adolescente.
Le serate trascorrevano tutte uguali e si dividevano tra infinite sfide a nascondino con i pochi ragazzi e bambini che venivano in villeggiatura lì – per la cronaca: tra di essi figuravano mia sorella e mia cugina – e partite a carte a casa dei nonni.
Ecco perché qualunque attività alternativa era accolta come un evento. Un po’ come l’arrivo degli zingari a Macondo in Cent’anni di Solitudine di Màrquez.
Una sera due giovani universitari organizzarono la lettura di un brano della Chanson de Roland. Quello in cui il paladino Orlando ormai ferito a morte dai musulmani che hanno attaccato la retroguardia dell’esercito di Carlo Magno suona il suo corno, l’olifante, affinché il suo signore possa tornare indietro con il grosso dell’esercito a sconfiggere gli infedeli.
È un passo molto commovente in cui Orlando dimostra di incarnare tutti i valori del cavaliere medievale modello e si sacrifica per il bene dell’umanità cristiana.
Non lo dimenticai. Anche perché poi Orlando lo rincontrai parecchie volte nella mia vita.
Fortunatamente in modalità un po’ meno perfette e virtuose. Prima innamorato, poi furioso.
(Non sono mai stata una grande amante della perfezione e della virtù, e ho sempre preferito quei personaggi in preda a passioni travolgenti e dirompenti follie.)
Finì che mi appassionai alla lettura dell’Orlando Furioso di Ariosto. Ma non per Orlando. Anche se da folle mi è sempre piaciuto più che da agnello mandato al macello.
Ho amato il Furioso per la leggerezza della narrazione, ma soprattutto per Bradamante, il personaggio più moderno della storia. Una che si rifiuta di fuggire, ma combatte e con determinazione sormonta ogni ostacolo per stare con l’uomo che ama. Ahimè, sì, con quell’omuncolo di Ruggiero.
Ecco perché non potevo non pubblicizzare lo spettacolo Variazioni Furiose in scena ai Chiostri del Teatro Fontana da lunedì 6 a domenica 12 settembre 2021 alle ore 20.30.
Variazioni Furiose, diretto da Renzo Martinelli e prodotto da Teatro i, è un progetto di Federica Fracassi, la quale in collaborazione con Massimo Luconi, si è occupata dell’elaborazione drammaturgica del Furioso.
Impresa davvero improba, perché come diceva il mio professore di letteratura italiana sintetizzare la trama dell’Orlando Furioso è pressoché impossibile, perché troppo aggrovigliata.
Sul palco troviamo la stessa Fracassi (sostituita da Valeria Perdonò nelle repliche del 7 e del 12 settembre), affiancata da Alessia Spinelli, Woody Neri, (cui subentra Francesco Martucci nelle repliche del 6 e del 7 settembre) e il violinista Daniele Richiedei che eseguirà dal vivo musiche elaborate da Piercarlo Sacco (in scena il 9-10-11), liberamente ispirate ad opere di J.S. Bach, C. Boccadoro, F. Fiorillo, P. Glass, I. Mishchenkov, S. Reich.
Ovviamente, data la vastità del poema ariosteo, Variazioni Furiose si concentra solo su alcuni filoni narrativi dell’opera, trattandoli come fossero degli episodi, ciascuno dei quali con protagonista un eroe o un’eroina.
Lo spettacolo non si appoggia solo al poema originale, ma attinge a piene mani alla rilettura guidata di Calvino, appunto L’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto raccontato da Italo Calvino, per rappresentare i sei episodi selezionati.
Ecco che quindi sul palco di volta in volta assistiamo a una trasfigurazione del poema: da opera rock, a fumetto, a romanzo di fantascienza, a romanzo d’amore, a fantasmagoria.
Variazioni Furiose racconta soprattutto una storia lontana di un grande paladino di nome Orlando, innamorato della bella Angelica fino a smarrire il senno, una volta scoperto di non essere corrisposto; di armate cristiane che rischiarono di venir sconfitte a causa dell’assenza del loro guerriero migliore; di una ragione finita sulla luna fortunatamente ritrovata.
Malgrado la veste fantastica e la lontananza temporale, l’Orlando Furioso è una storia moderna raccontata con leggerezza e ironia, con cui l’uomo contemporaneo può ancora confrontarsi.
Sul palco si susseguono passioni dalle tinte così vivaci da non poterle non paragonare a quel crogiuolo di emozioni che si contorcono nella pancia di qualunque adolescente. Emozioni che forse abbiamo dimenticato, ma che giacciono sopite in ognuno di noi.
Riuscirà Variazioni Furiose a calarci nella vera atmosfera del Furioso?
Per rispondere alla domanda non ci resta altro da fare che alzarci dal divano e… venire a teatro.
Francesca Meraviglia
INFO E CONTATTI
Indirizzo: Teatro Fontana, via G. A. Boltraffio 21, Milano
Contatti: 0269015733 | teatrofontana.it | biglietteria@teatrofontana.it
Orari: da lunedì 6 settembre a domenica 12 settembre 2021, ore 20.30
Biglietti: Intero 21,00€ (17€ giovedì sera); convenzioni 17€; over 65/under 14 10€; under 26 15€; teatro in bici 15€; gruppi scuola 9€ (per prenotazione gruppi scuola scrivere a ragazzi.fontana@elsinor.net); prevendita e prenotazione 1€
Si ricorda che l’accesso agli spazi del teatro è consentito solo al pubblico munito di Green Pass, come previsto dal decreto legge n. 105 dal 23 luglio 2021, dal 6 agosto 2021. Inoltre, lo spettacolo si terrà all’aperto e sarà riservato a un numero massimo di 50 visitatori.
Fonte e foto: ufficio stampa, che si ringrazia.
Francesca è un’insegnante e un’appassionata di cultura in generale. Si emoziona di fronte a un testo ben scritto e versa sincere e calde lacrime quando un’opera d’arte le comunica emozioni. Canta a livello amatoriale e crede che la lettura sia il modo migliore per stringere legami forti.
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