Recensione di THE SADNESS, l’horror presentato fuori concorso al Locarno Film Festival 2021.
Un virus che colpisce il sistema limbico trasforma la popolazione dell’isola di Taiwan in un’orda di esseri infetti e succubi di istinti abominevoli. Tra i pochi a salvarsi, una giovane coppia costretta a separarsi per sopravvivere e poi a ricercarsi nei gironi infernali che sono ormai le strade della città.
Il film fuori concorso “di mezzanotte” che chiude la ricca edizione 2021 del Festival di Locarno è The Sadness, opera d’esordio di Rob Jabbaz, regista canadese stanziato a Taipei.
E’ la prima internazionale di un film sorprendentemente estremo, un grande horror d’azione che unisce le migliori peculiarità della tradizione gore di Sam Raimi ed i palpitanti inseguimenti urbani di 28 Giorni Dopo. Un’esagerazione? Per niente.
L’omaggio di Jabbaz al suo cinema del cuore è un debutto di straordinaria maturità e senza compromessi, che scardina le mandibole del pubblico locarnese, che dalla sinossi si aspettava certamente una declinazione selvaggia e sanguinolenta del mondo pandemico, ma non certo uno sganassone simile.
Mentre i due giovani protagonisti fanno lo slalom tra l’ondata di caos e di depravazione che contagia gran parte dei loro concittadini, lui con le randellate e lei con scaltrezza e spirito di squadra, Jabbaz trova il modo di catapultarli in una sfilza di situazioni spaventose ed assurde, tutte accomunate da memorabili e creativi momenti splatter sostenuti da effetti visivi da urlo, una masterclass di brandelli e budella per i giovani registi che cercano di cimentarsi oggi nel genere.
Scene insistite e ributtanti come richiede il feticcio dell’horror più truculento, ma stilisticamente ineccepibili e mai gratuite, perché Rob Jabbaz non fa che estremizzare le pulsioni violente e le frustrazioni passivo-aggressive del mondo, una volta che la ragione e i freni inibitori sono irreversibilmente compromessi.
E poi nel grottesco, diabolico survival horror di The Sadness c’è pure la storia d’amore dei due personaggi principali, che trova il suo modo di evolversi anche a distanza, anche se forse non si ritroverà mai più, anche se deve difendersi da stupratori cannibali e sadiche gang infette di un “Planet Terror” senza più speranza.
Un tramonto dell’era della civiltà e dell’ordine che, a dispetto del titolo lapidario, è folle divertimento dal principio alla fine. Ne risentiremo parlare.
Luca Zanovello
n.d.r. Per scoprire gli eventi a cui abbiamo partecipato, gli ospiti incontrati e i film visti, potete seguire la nostra pagina dedicata a #Locarno74 con un clic QUI.
Responsabile della sezione Cinema e del neonato esperimento di MaSeDomaniTV (il nostro canale Youtube) Luca, con grazia e un tocco ironico sempre calibrato, ci ha fatto appassionare al genere horror, rendendo speciali le chiacchiere del lunedì sulle novità in home video, prima di diventare il nostro inviato dai Festival internazionali e una delle figure di riferimento di MaSeDomani. Lo potete seguire anche su Outside The Black Hole
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