THEY TALK: “sento la gente morta” nell’horror firmato da Giorgio Bruno

Recensione di THEY TALK, il film di Giorgio Bruno al cinema dal 28 luglio 2021.

La locandina del film THEY TALK.

SCHEDA DEL FILM

REGIA: Giorgio Bruno
CAST: Jonathan Tufvesson, Margaux Billard, Rocío Munoz
DURATA: 90 min.
DISTRIBUTORE: Vision Distribution
DATA DI USCITA: 28 luglio 2021


RECENSIONE

Alex (Jonathan Tufvesson), tecnico del suono su un set cinematografico, regista accidentalmente delle voci misteriose che gli sussurrano parole apparentemente sconnesse. Indagando sul fenomeno insieme ad un professore di comunicazione paranormale (Hal Yamanouchi, Wolverine – L’Immortale), ritroverà tracce e minacce provenienti dal suo passato di orfano…

A dispetto della solita latitanza di titoli horror italiani, l’estate 2021 regala addirittura un trittico di storie da brivido nostrane. Tra A Classic Horror Story di De Feo e Strippoli, distribuito direttamente su Netflix, e Il Mostro Della Cripta di Daniele Misischia pronto all’esordio al Festival di Locarno, fa capolino in sala They Talk di Giorgio Bruno, autore catanese classe 1985.

Quello che sapevamo prima della visione: Bruno, quattro lunghi di nicchia alle spalle, raduna un cast internazionale, dal ruvido protagonista svedese Tufvesson alla madrilena Rocío Munoz ed ancora la britannica Sydney White, star della serie Misfits, spingendoli in un film anglofono che suona come un Sesto Senso uditivo, ambientato in un Missouri montanaro innevato che in realtà è l’altopiano della Sila in Calabria. Sembra Giochi Senza Frontiere, ma non è.

Quello che sappiamo dopo la visione è che gli affascinanti presupposti di respiro internazionale di They Talk, insieme ad un primo atto piuttosto promettente che getta le basi per un horror spiritico scolastico ma ordinato, vengono sconfessati e martoriati da un progredire incerto, confusionario e di rara instabilità narrativa.

Bruno apre un miliardo di parentesi e non ne chiude mezza, suggerisce sfumature che si smarriscono la scena dopo, la sceneggiatura collassa tragicamente su se stessa, complicando inspiegabilmente la precedente linearità, ambendo a qualcosa che sfugge sicuramente a chi guarda, ma ancor prima a chi fa.
Il problema centrale e insormontabile dello sfilacciatissimo They Talk è poi l’assenza di un elemento di paura concreto e definito, mentre le voci dall’aldilà parlano di cose che non sappiamo, il protagonista cerca pezzi di un puzzle che in realtà non c’è, accostato da donne piene di drammi che non si integrano con la storia. Fino a un tardivo guizzo di violenza, anche lei lanciata pretestuosamente nella mischia di spunti narrativi di una bozza che tale rimane.

They Talk è un indecifrabile naufragio, che non trova voce nemmeno nel già asfittico tavolo dell’horror tricolore a cui siede.
Stellina di merito alla fotografia cupa e avvolgente di Rocco Marra, che però proprio non basta.

Luca Zanovello


TRAILER UFFICIALE

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