Recensione di Buio Omega, il film di Joe D’Amato in home video dal 22 luglio 2021.
SCHEDA DEL FILM
REGIA: Joe D’Amato
CAST: Kieran Canter, Cinzia Monreale, Franca Stoppi
DURATA: 94 minuti
USCITA HOME VIDEO: 22 luglio 2021
DISTRIBUTORE: Mustang Entertainment
RECENSIONE
Frank (Kieran Canter) è un giovane tassidermista che vive in una villa di campagna, con la sola compagnia dell’ambigua governante Iris (Franca Stoppi). Quando Anna (Cinzia Monreale), la fidanzata di Frank, muore precocemente per una grave malattia, l’equilibrio psichico del ragazzo crolla e, con la complicità di Iris, riesuma il corpo della compagna e lo porta a casa per imbalsamarlo…
Mustang Entertainment porta in dvd con un nuovo master in alta definizione Buio Omega di Joe D’Amato, uno dei capisaldi dell’horror italiano anni settanta e cult riconosciuto e venerato dai fan di tutto il mondo.
Un anno prima dell’altro zenit di puro horror di D’Amato, Antropophagus (1980), il regista romano adotta la sceneggiatura di Ottavio Fabbri e realizza quella che è probabilmente la miglior masterclass di necrofilia cinematografica di sempre (scusi, sig. Buttgereit), figlia anche di un approccio meno indirizzato allo shock estemporaneo e più alla creazione di un’atmosfera di aberrazione romantica che permea il film e la villa, teatro delle vicende dal primo all’ultimo fotogramma.
A spezzare i cliché contribuisce l’apparentemente idilliaco setting montanaro di Buio Omega, con le riprese esterne effettuate in Alto Adige, ben distante dalle oscurità urbane e metropolitane, ma anche dalle “sporche” e degradate campagne dove solitamente si celavano le perversioni italhorror della decade d’oro.
Se fuori dalle mura lo scenario è da cartolina però, al loro interno si annida ogni sorta di devianza, dall’omicidio alla necrofilia, fino ad una tensione erotica quasi incestuosa tra i due bravissimi, “psychiani” protagonisti (soprattutto la Stoppi, diabolica).
Il gore irrompe a folate in una storia di abominio quasi nobile, quasi sentimentale, quasi (si fa per dire) innocente. E ogni scena è viscerale, in tutti i sensi.
Pietre angolari del film sono le musiche dei Goblin, più ipnotiche e cadenzate delle cavalcate argentiane, perfette per lo stordimento che avvolge le vicende e il protagonista, narcotizzato dalle psicosi in cui il suo ossessivo amore si è andato ad infilare irreversibilmente.
Un’ora e trenta di tunnel dell’orrore, genuino, crudo e grottesco come era abitudine nell’età dell’oro tricolore.
Luca Zanovello
Foto: ufficio stampa Cecchi Gori Entertainment, che si ringrazia.
Responsabile della sezione Cinema e del neonato esperimento di MaSeDomaniTV (il nostro canale Youtube) Luca, con grazia e un tocco ironico sempre calibrato, ci ha fatto appassionare al genere horror, rendendo speciali le chiacchiere del lunedì sulle novità in home video, prima di diventare il nostro inviato dai Festival internazionali e una delle figure di riferimento di MaSeDomani. Lo potete seguire anche su Outside The Black Hole
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