Recensione di OLD, il film con Gael García Bernal e Vicky Krieps al cinema dal 21 luglio 2021.
SCHEDA DEL FILM
REGIA: M. Night Shyamalan
CAST: Gael García Bernal, Vicky Krieps, Thomasin McKenzie
DURATA: 108 min.
DISTRIBUTORE: Universal Pictures
DATA DI USCITA: 21 luglio 2021
RECENSIONE
Guy (Gael García Bernal) e la moglie Prisca (Vicky Krieps) provano a rinsaldare il loro matrimonio in crisi con una vacanza da sogno in un resort tropicale. La loro giornata su una spiaggia isolata e deserta diventa un incubo però quando qualcosa in quel luogo misterioso comincia a velocizzare all’inverosimile il processo di invecchiamento di tutti i presenti.
Ricordate quando a scuola, durante le lezioni di fisica un minuto sembrava un’ora? Immaginate che sembrasse un anno e che gli effetti dell’alterazione del flusso temporale non fossero solo immaginari, bensì andassero a riflettersi tragicamente sul vostro stato fisico e mentale.
Vi ritrovereste nella situazione surreale, e ben poco attinente alle leggi della fisica stessa, che capita ad un manipolo di turisti in Old, ritorno al thriller impregnato di illogico mistero di M. Night Shyamalan.
Su una spiaggia da sogno a combattere un atavico incubo: quello di invecchiare, decadere, deperire. Poi morire. Qui però tutto avviene nel giro di qualche ora, aggiungendo alla lista dei tragici effetti il rimescolamento repentino dei rapporti, degli affetti e dei giochi di poteri tra le famiglie protagoniste, in particolare di quella dell’ottimo duo Bernal–Krieps, su cui si concentrano le vicende e il carico emotivo della storia di Old.
Già perché il ritorno di Shyamalan, che pure mantiene le promesse di quella sana tensione surreale ed “innaturale” di altri episodi (Unbreakable o il sottovalutato E Venne Il Giorno), si ritaglia con sapienza e furbizia anche lo spazio per una riflessione sulla famiglia e sulla relatività delle scaramucce passeggere, così come sulla crescita e i tempi fisiologici di esperienze percettive e fisiche.
Shyamalan adatta e rimpolpa il graphic novel Castello Di Sabbia di Pierre Oscar Lévy e Frederik Peeters (edito da Coconino Press) con la stessa ritrovata creatività di The Visit e Split, nascosta dietro ad un velo più o meno pianificato di estratto naïf, che si traduce anche in un’efficace regia camaleontico, senza ombra di guinzaglio o punti fermi.
Probabilmente l’assenza in Old di twist apocalittici o risoluzioni celestiali non soddisferà qualcuno, ma prima della fine c’è stato tanto: un thriller paranoico e scorrevole, un teso rompicapo balneare con un timer avarissimo ed opprimente, sfidato da un gruppo di grandi attori (si rivede anche il meritevole Rufus Sewell).
Old certifica la seconda giovinezza del regista americano dopo l’opulenta ma arida parentesi della fase coi grandi budget: probabilmente Shyamalan sa ormai in che playground mantenersi e ci si aggira con padronanza totale. Un’ottima notizia per tutti.
Luca Zanovello
TRAILER UFFICIALE
Responsabile della sezione Cinema e del neonato esperimento di MaSeDomaniTV (il nostro canale Youtube) Luca, con grazia e un tocco ironico sempre calibrato, ci ha fatto appassionare al genere horror, rendendo speciali le chiacchiere del lunedì sulle novità in home video, prima di diventare il nostro inviato dai Festival internazionali e una delle figure di riferimento di MaSeDomani. Lo potete seguire anche su Outside The Black Hole
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