Recensione di LUCA, il film d’animazione su Disney+ dal 18 giugno 2021.
SCHEDA DEL FILM
REGIA: Enrico Casarosa
CAST: Luca Argentero, Giacomo Gianniotti, Marina Massironi, Saverio Raimondo, Fabio Fazio
DURATA: 97 min.
DATA DI USCITA: 18 giugno 2021
PIATTAFORMA: Disney+
RECENSIONE
Attesissimo e amatissimo ancora prima di uscire, è finalmente sbarcato sulla piattaforma Disney+ l’ultimo film Pixar in co-produzione Walt Disney, diretto da Enrico Casarosa (il regista del bellissimo corto La luna) e interamente ambientato in Italia, fra gli anni Cinquanta e Sessanta.
Portorosso, un borgo inventato nelle Cinque Terre, fa da sfondo fiabesco a una storia di formazione, crescita e amicizia. Alberto e Luca vengono dallo stesso mondo, quello del mare, ma entrambi sognano qualcosa di grande per il loro futuro: un viaggio in Vespa in giro per il mondo, ma soprattutto la libertà, non di andare, ma di essere. Essere se stessi e urlarlo al mondo, di terra e di acqua.
Chi trova un amico trova un tesoro: Luca è una celebrazione dell’amicizia al di là di ogni differenza, anche caratteriale. Quell’amicizia che ti fa crescere, che ti fa svoltare, che ti fa trovare il coraggio di mettere a tacere la vocina interiore che ti dice di non rischiare. “Silenzio Bruno”, sorta di formula magica che Alberto insegna a Luca, è come lo “Yawp” de L’attimo fuggente, un grido liberatorio per essere meno impauriti e più sbandati.
Potrebbe sembrare amore quello che lega Alberto a Luca, ma il regista in realtà ha dichiarato che la sua attenzione è volta alla ricchezza della “diversità” e che il messaggio del film è quello di “accettare sé stessi e di non nascondersi”, senza alcun particolare sottotesto. In ogni caso la magia del cinema è anche questa: ognuno di noi è libero vedere le cose dalla prospettiva che più lo emoziona.
Forse questo film è l’ennesima dimostrazione che a volte fra amore e amicizia non c’è molta differenza: sono entrambi sentimenti profondissimi capaci di muovere e spostare le energie del cosmo.
E sempre su questa ambiguità, infinitamente emozionante – senza fare spoiler – la sequenza in cui scopriamo che in paese ci sono alcuni “intrusi”, mostri marini che si sono adattati alla vita umana, si sono omologati, ma nella loro genuina pelle da “mostri” si trovano molto più a loro agio, anzi: sono più felici. Perché la felicità non può non passare dall’essere se stessi, e siamo noi che dobbiamo accettarci, non gli altri.
Nonostante l’emozione e la magia, Luca non va mai davvero in profondità, non si inabissa nei meandri dei fondali marini, ma rimane un po’ in superficie. E non è certo un film innovativo, dentro ci si può trovare La Sirenetta, Ponyo sulla scogliera, Pinocchio, Il mostro della laguna nera. Ma si sa: se si continua a raccontare una storia, è perché ha ancora del potenziale, e la dimostrazione è il fatto che Luca sicuramente entrerà nel cuore degli spettatori, grandi e piccini, come qualcosa sì di già un po’ visto, ma così familiare e catartico da non poter lasciare indifferenti.
Il film trasuda profumi e scorci della nostra meravigliosa terra mediterranea, in un tripudio di cultura italiana che Enrico Casarosa tratteggia con grazia e visionarietà, anche e soprattutto grazie all’aiuto della musica, con una colonna sonora incredibile che spazia da Gianni Morandi a Rita Pavone, passando per Mina e Edoardo Bennato.
Forse è stato un peccato, vista l’ambientazione marina, ignorare del tutto la tematica ambientalista: non mi sarei aspettata una redenzione dai pescatori, ma di certo neanche che i due “pesci” diventassero alleati degli umani nello sterminio della fauna ittica. Nel 2021, arrivati ormai a un punto di non ritorno, credo davvero che il mondo dell’arte debba prendere una posizione forte e iniziare a fornire delle strade alternative, dei modelli, delle possibilità per un futuro migliore per tutti. Perché questo è il compito dell’arte: rendere migliore la vita.
Impossibile non citare Machiavelli, il delizioso e sempre arrabbiato gattone di Giulia, amica umana di Luca e Alberto, ispirato al vero gatto simbolo di Boccadasse. Nella realtà si chiama Seppia, ha davvero uno sguardo imbronciato e ha anche un profilo Instagram con tantissimi follower! Insomma: è già una star e il suo broncio e odio contro tutto e tutti ha decisamente conquistato il nostro cuore.
Margherita Giusti Hazon
TRAILER UFFICIALE
Foto: ufficio stampa
Laureata in Lettere Moderne, Margherita lavora alla Fondazione Cineteca Italiana, collabora con la rivista Fabrique du Cinéma, ha in corso alcuni progetti come sceneggiatrice e ha pubblicato il suo primo romanzo, CTRL + Z, con la casa editrice L’Erudita.
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