Recensione di Oxygène, il film con una splendida Mélanie Laurent in streaming dal 12 maggio.
SCHEDA DEL FILM
TITOLO INTERNAZIONALE: Oxygen
REGIA: Alexandre Aja
CAST: Mélanie Laurent, Mathieu Amalric, Malik Zidi
DURATA: 101 min.
DATA DI USCITA: 12 maggio 2021
PIATTAFORMA: Netflix
RECENSIONE
Elizabeth un giorno si sveglia di soprassalto. Non sa dove si trovi. Pare in un letto d’ospedale, ma in pochi minuti si rende conto di essere in una capsula criogenica. E’ disorientata, non ha idea di come sia finita in una simile situazione. A fornirle le prime risposte e ad aiutarla con l’amnesia c’è solo un computer, MILO. Inizia così una corsa contro il tempo in cui dovrà ricordarsi chi sia e attingere alle proprie conoscenze per riuscire a salvarsi da un destino che sembra ineluttabile.
Il regista francese Alexandre Aja, amato dal pubblico per i suoi film dalla trama tesissima con inclinazioni horror (Alta tensione, Piranha 3D, per fare qualche esempio), torna dietro la macchina da presa per dirigere Mélanie Laurent (Bastardi senza gloria) in un one-woman show. Su le di lei spalle pesa un claustrofobico lungometraggio che impiega meno di 10 secondi a ricordarci Buried, mentre a un asettico e rinfrancante (è la voce di una AI) Matthieu Amalric viene affidato il ruolo di virtual-Caronte che deve accompagnare la nostra eroina durante la sua traversata infernale verso l’agognata salvezza. Traversata, che avviene quasi in tempo reale.
Oxygène arriva su Netflix al termine di un periodo psicologicamente pesante su scala globale, in cui molti di noi si sono sentiti deprivati dell’ossigeno, a lungo chiusi in casa e dissuasi in ogni modo dal poter uscire. E forse proprio per questo motivo durante la visione proviamo subito vicinanza con le evoluzioni emotive di Liz, seppur senza i suoi vuoti di memoria. Un’immedesimazione che ci permette di immergerci nella pellicola, gustarla sino ai titoli di coda e formulare un giudizio meno tagliente rispetto a quello che probabilmente avremmo espresso nel 2019.
La Laurent ci regala una performance inattesa e molto convincente.
L’attrice riesce a imporre ad ogni muscolo del proprio volto di passare da un’emozione all’altra senza sosta (dal disorientamento alla rabbia, dalla negazione all’accettazione) ed è sempre più credibile man mano che i minuti scorrono, a differenza del plot che sfocia, soprattutto sul finale, in situazioni meno coerenti e ci offre una soluzione – negli ultimissimi fotogrammi – di cui avremmo volentieri fatto a meno.
La sceneggiatura, inoltre, ci lascia la sensazione di non aver voluto osare rompere le righe, perdendo in originalità e distinguendosi dalle opere precedenti per l’ambientazione e poco altro. Rimanendo entro una sorta di comfort zone, oltretutto, finisce col provocare nello spettatore un controproducente esercizio di comparazione tra Oxygène e gli altri lungometraggi che in passato si sono distinti per le interpretazioni dei propri protagonisti.
Non è quindi un caso se, una volta superata la parte più intrigante del film, come immaginabile la prima in cui il mistero principale si svela, è merito della Laurent se rimaniamo vigili e carichi di speranza.
Malgrado tutto, Oxygène segna il piacevole passaggio di Aja ad un cinema meno rumoroso e più autoriale, dopo Crawl – Intrappolati che nel 2019 non ci aveva del tutto convinti; sicuramente garantirà alla brava attrice francese nuovi ruoli importanti (una bella soddisfazione, sapendo di essere stata la terza scelta dopo Anne Hathaway e Noomi Rapace); e regala a quel pubblico della piattaforma di cinema in streaming che non teme gli spazi stretti e angusti, un piacevole e raffinato thriller.
Vissia Menza
TRAILER UFFICIALE ITALIANO
Fonte e foto: ufficio stampa Netflix.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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