Invitro ci propone 7 imperdibili spettacoli in streaming allestiti in alcuni Teatri Cooperativi lombardi.
Per questo articolo avevo in mente grandi giochi di prestigio, proprio perché un progetto come quello di Invitro merita un incipit da bocca spalancata e occhi che divorano correndo una per una le parole sgorgate con entusiasmo e soddisfazione dalla mia penna virtuale.
Già mi immaginavo di un bel volo pindarico nel genere di Ursula Le Guin e Isaac Asimov. Avevo quasi ideato una piccola ambientazione fantascientifica in stile Interstellar con annesse lacrime di commozione, ma poi…
Poi sono stata folgorata da un episodio della mia vita dietro la cattedra e ho deciso che parlarne era il modo migliore per preparare i miei lettori all’iniziativa di cui parlerò in seguito.
Proprio ieri ho proposto a una mia classe a maggioranza femminile la visione del pluripremiato Shakespeare in love, assai apprezzato dalle mie ragazze. Soprattutto per il cast maschile – l’occhio vuole la sua parte.
Di questo film c’è una scena che mi commuove sempre. Non la storia d’amore tra Viola De Lesseps (Gwyneth Paltrow) e William Shakepeare (Joseph Fiennes) che, rimanga tra noi, dopo un po’ è più nauseante di un’intera barretta di cioccolato. La scena che preferisco è il momento in cui messer Wabash (Mark Williams), il sarto balbuziente di Henslowe (Geoffrey Rush), dopo i primi balbettii comincia a raccontare con voce ferma e sicura il prologo di Romeo e Giulietta.
È una scena che mi emoziona ogni volta che la vedo, ma questa volta oltre a emozionarmi mi ha spinto a riflettere su quanto sarebbe stato più entusiasmante assistervi di persona.
L’esperienza a teatro o al cinema è e resta qualcosa di unico dove lo spettatore si sente completamente sommerso nella contemplazione artistica. E anche se dovesse perdersi dei pezzi o distrarsi, tale situazione di immersione e concentrazione non sarà mai eguagliabile dalla visione degli stessi spettacoli a casa propria.
Lo streaming è un’immagine sbiadita dell’esperienza dal vivo. Ma sta a noi essere in grado di mettere a fuoco il più possibile questa immagine.
È proprio per questo che il teatro che non molla, il teatro che non si arrende neanche di fronte a una pandemia sta battendo con il coraggio, e magari anche con un po’ dell’avventatezza, del neofita la strada dello streaming.
Dall’intrepida risolutezza di non affondare nasce il progetto Invitro, la prima stagione teatrale on demand composta da sette spettacoli messi in scena in alcuni teatri lombardi, tra cui cinque teatri milanesi, Teatro dell’Elfo, Teatro del Buratto, MTM Manifatture Teatrali Milanesi, Teatro Menotti, Teatro della Cooperativa, il Teatro Magro di Mantova e l’Industria Scenica di Vimodrone.
Uniti nella lotta contro l’estinzione degli eventi sul palcoscenico questi teatri ci propongono una stagione di sette spettacoli fruibili sulla piattaforma www.invitro.coop dal 14 aprile al 30 settembre 2021.
Invitro, coordinato da Coopservizi, nasce da una serie di iniziative legate all’innovazione digitale promosse da Fondazione Pico, Digital Innovation Hub di Legacoop, e in particolare da Pico Lombardia assieme a Legacoop Lombardia che hanno collaborato con altri partner come Gnucoop, Hagam, Multimagine, Genera e Smart.
L’iniziativa, come sottolineano sia il Presidente di Legacoop Lombardia, Attilio D’Adda, e il presidente Coopservizi, Luca Conte, si pone il duplice obiettivo di sostenere il teatro e i lavoratori a esso legati e, allo stesso tempo, di proporre una modalità diversa di fare cultura, non solo mantenendo vivi i legami con gli affezionati del teatro, ma cercando di avvicinare nuovi spettatori.
Invitro, oltre a offrire un sostegno ai Teatri Cooperativi Lombardi, le cui difficoltà economiche sono state ulteriormente acuite dall’emergenza sanitaria, desidera essere uno strumento utile per affrontare il presente, ma anche per aprire nuovi orizzonti futuri.
Proprio per questo alla piattaforma è abbinata una raccolta fondi a favore dei lavoratori del teatro.
Nonostante gli spettacoli siano stati realizzati in maniera indipendente, tra di essi si creano come per magia – la magia dell’arte che è per sua natura imitativa – delle assonanze tematiche.
Tra i temi da essi affrontati vi sono il bullismo o cyberbullismo (Janis, Cyrano, WEBulli), la scoperta dello spazio (Cyrano, SN 1604), il teatro nel teatro (Janis, Mary, Cyrano), musica live (Janis, Far finta) e tanti altri.
Invitro è davvero un’iniziativa volta a ritrovare e mantenere lo spirito di un teatro che non deve sparire, perché imago dell’umanità stessa, ma anche tesa ad aprire nuovi orizzonti e nuovi modi per divertirsi per chi il teatro non l’ha neanche sfiorato con un dito.
Gli stessi prezzi degli spettacoli sono volti a favorire questo contatto. Il singolo spettacolo è fruibile a 8 euro, mentre l’abbonamento a tutti e 7 costa solo 30 euro.
Ci state ancora pensando?
Regalatevi dei momenti di emozione e riflessione sostenendo il teatro, ma allo stesso tempo sostenendo il vostro essere persone che perseguono virtù e conoscenza.
Francesca Meraviglia
(Continua sotto il video)
GLI SPETTACOLI
- Far finta di essere sani di G. Gaber e S. Luporini (Teatro Menotti)
- Janis – Take Another Little Piece of My Heart (Teatro del Buratto)
- Nome di Battaglia Lia (Teatro della Cooperativa)
- Cyrano sulla Luna MTM Manifatture Teatrali Milanesi)
- Mary, una sarta per Shakespeare (Teatro dell’Elfo)
- SN|1604 – Corpo Celeste (Teatro Magro)
- WEBulli (Industria Scenica)
INFO E CONTATTI
Date: dal 14 aprile al 30 settembre 2021
Biglietti: 8€ spettacolo singolo; 30€ abbonamento ai 7 spettacoli; convenzioni a Scuole (secondarie), Enti e Istituti Universitari, Associazioni / Enti e Fondazioni Culturali
Per informazioni: visitate il sito sito ufficiale oppure inviate una mail a: info@invitro.coop
Fonte e foto: ufficio stampa, che si ringrazia.
Francesca è un’insegnante e un’appassionata di cultura in generale. Si emoziona di fronte a un testo ben scritto e versa sincere e calde lacrime quando un’opera d’arte le comunica emozioni. Canta a livello amatoriale e crede che la lettura sia il modo migliore per stringere legami forti.
Leave a Comment