Recensione di GREENLAND, il disaster movie di Ric Roman Waugh in prima TV su Sky Cinema.
SCHEDA DEL FILM
REGISTA: Ric Roman Waugh
CAST: Gerard Butler, Morena Baccarin, Joshua Mikel, Gary Weeks
DURATA: 120 min.
DATA DI USCITA: 8 ottobre 2020 (cinema); 29 marzo 2021 (televisione)
DISTRIBUTORE: Lucky Red, Universal Pictures
RECENSIONE
Nella notte di venerdì scorso una sciame di luci simili a comete ha solcato i cieli americani. In un batter d’occhio le ipotesi si sono moltiplicate. Dalle stelle cadenti agli alieni, in molti erano convinti di conoscere la verità. In realtà, all’indomani la causa era già di dominio pubblico: erano i detriti del razzo Falcon 9 che durante il rientro sulla Terra si è, come da piani, disintegrato. Niente complotto né fine del mondo, quindi. Sullo schermo invece, neanche 48 ore dopo, quasi a farlo apposta, si è dispiegato un nuovo Armageddon, quello raccontato da Greenland, l’ultimo disaster movie con protagonista Gerard Butler, in programmazione su Sky Cinema da lunedì 29 marzo.
Greenland è la storia d John, Allison e il piccolo Nathan Garrity, che intraprendono una corsa contro il tempo per riuscire a salvarsi dalla fine del mondo. Un’apocalisse improvvisa, causata da una violenta pioggia di frammenti di una cometa che si abbatte sul nostro pianeta radendo al suolo una dopo l’altra le città che incontra sul suo cammino. Per un apparente colpo di fortuna, i tre sembrano destinati alla salvezza, ma la strada verso un rifugio sicuro, con poche ore a disposizione, è piena di ostacoli a dir poco insormontabili.
Ric Roman Waugh (Attacco al Potere – Angel Has Fallen) per il suo nuovo lungometraggio richiama sul set Gerard Butler e gli fa ri-indossare i panni di un uomo che, seppur cosciente di non poter salvare il mondo, fa di tutto per proteggere i propri cari. Con la sicurezza di avere l’attore migliore nel ruolo giusto, e avvalendosi di un importante direttore della fotografia, Dana Gonzales (La Fratellanza, le serie Fargo e Legion), il regista statunitense si prefigge l’obiettivo di incollarci alla poltrona per due ore con un’avvincente sfida contro un nemico imbattibile.
E, in effetti, in Greenland gli ingredienti principali dell’Apocalisse a stelle e strisce ci sono tutti: la famiglia che scricchiola; il malato; il burbero che si immola; una serie di personaggi secondari che incarnano i lati peggior dell’attuale società; e un protagonista imperfetto che, ovviamente, durante il percorso si redime e per la prima volta non ha dubbi su quale sia la cosa giusta da fare. Dulcis in fundo gli effetti speciali sono affidati ai produttori di John Wick. Insomma, nulla è lasciato al caso e la sorpresa è molta.
Greenland non è il film dell’anno, sia chiaro, e malgrado la presenza di Butler si gioca la carta del B-movie ben confezionato. Ma, come ogni volta in cui le aspettative sono pari a zero, alla fine ci stupisce. Certo, i flashback melensi sul finale ce li saremmo anche risparmiati, che poco aggiungono alla narrazione; ma il resto del tempo gli eventi si susseguono veloci sino all’epilogo. Poche esplosioni e nessun eccesso di computer grafica, gli esseri umani rimangono al centro del racconto e forse è proprio questo l’elemento più inatteso – e vincente – della pellicola.
Vissia Menza
TRAILER ITALIANO
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
Leave a Comment