Recensione del film Die Herbstzeitlosen (Late Bloomers) della regista svizzera Bettina Oberli visto sul sito della Cineteca Milano.
SCHEDA DEL FILM
TITOLO ORIGINALE: Die Herbstzeitlosen
REGISTA: Bettina Oberli
CAST: Stephanie Glaser, Hanspeter Müller-Drooaart, Heidi Maria Glössner
DURATA: 86 min.
PIATTAFORMA: Cineteca Milano
RECENSIONE
La Cineteca di Milano non si è mai fermata. Avrà temporaneamente chiuso i battenti delle proprie sale ma online il suo sito qualche mese fa si è addirittura rifatto il look. Chi ci segue lo sa, a cadenza regolare ci piace segnalare le sue rassegne, perché sono un bel mix di perle rare e di film d’autore, rimasti troppo poco nelle sale o addirittura mai arrivati dalle nostre parti. L’altra cosa davvero carina è che offre sempre contenuti a pagamento a fianco di altri gratuiti. E questi ultimi non sono per nulla di serie B!
Ne è un esempio proprio Die Herbstzeitlosen (Late Bloomers), il lungometraggio del 2006 della regista svizzera Bettina Oberli compreso in #DonneFrauenDunnasFemmes – Cinema, la raccolta dedicata all’emancipazione femminile organizzata dall’8 al 14 marzo. Ahinoi, è stato in streaming libero solo per 48 ore e l’abbiamo scoperto troppo tardi, ma ci piace segnalarlo perché non è improbabile che si ripresenti l’occasione di vederlo – è un film stra-applaudito in patria e la versione sottotitolata in italiano esiste in home video, quindi mai perdere la speranza che passi anche sui canali in chiaro.
Die Herbstzeitlosen è la storia dell’anziana Martha (Stephanie Glaser) che, dopo la morte del marito, si trova a gestire da sola la drogheria di Truber, il tranquillo paesino nella campagna Bernese in cui ha vissuto negli ultimi 50 anni. Su pressione del figlio Walter, decide sia giunto il momento di chiudere il negozio… per trasformarlo in una boutique di lingerie ricamata a mano!
Martha è sostenuta in questo suo progetto da tre care amiche, ma i concittadini non ne condividono l’entusiasmo anzi, rimangono talmente scombussolati da un simile cambiamento da spingere il pastore della chiesa locale ad intervenire per “ripristinare l’ordine”.
La commedia confezionata dalla Oberli è garbata, divertente ed efficace. Parla con grazia di donne e di terza/ quarta età, di una società che, in generale, invecchia e di gente che pur essendo agée non perde la voglia di fare e di avere uno scopo. Se fosse per me, ne imporrei la visione a tutti quelli che hanno affrontato gli ultimi dodici mesi con sfrontato cinismo dimenticandosi che raggiungere una “certa età” sia un privilegio da non sottovalutare.
Martha è fisicamente fragile ma ha un bagaglio di conoscenza e uno spirito indomito che non è giusto mortificare per un “senso del dovere” che pare soprattutto un’abitudine alla monotonia della quotidianità. Perché mai dovrebbe smettere di sognare ed essere parcheggiata in una casa di riposo in attesa che sopraggiunga l’eterno riposo?
Non sono ovviamente da meno le sue amiche, tutte che ben incarnano figure di donna differenti tra loro, accomunate dalla medesima determinazione a non finire i proprio giorni annoiate e/o relegate in un angolo.
Certo, qualche scena sfiora l’improbabilità ma altre sono quasi certa che vi ricorderanno situazioni già vissute. Ed è proprio questo il punto di forza del film: ognuno di noi può riconoscere un pezzo di vita reale in quelle simpatiche signore. E il merito è sicuramente del cast ben assortito e di una sceneggiatura attenta ai dialoghi, pensati per strapparci più di un sorriso senza mai far scivolare le protagoniste nel ridicolo.
Die Herbstzeitlosen è la dimostrazione di come talvolta anche una piccola e frizzante opera sia sufficiente per inviare con successo un messaggio importante al destinatario.
Vissia Menza
Foto: ufficio stampa Cineteca Milano, che si ringrazia.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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