Recensione di NOSE, il documentario di Arthur de Kersauson e Clément Beauvais dal 22 febbraio su Amazon Prime.
Nel racconto Il nome, il naso, Italo Calvino esplora il mondo dell’olfatto attraverso la romantica ricerca di un uomo innamorato di una donna sconosciuta, di cui conosce solo il suo profumo, legando a doppio filo il più misterioso dei sensi all’enigma infinito dell’amore.
Il documentario Nose, diretto da Arthur de Kersauson e Clément Beauvais, selezionato dal Tribeca Film Festival nella sezione Tribeca X Award 2020, sceglie visivamente la medesima strada, accompagnando in giro per il mondo François Demachy, uno dei più apprezzati Nasi profumieri della Maison Dior e autore di grandi classici della profumeria.
I registi lo hanno inseguito per due anni dall’Indonesia al Giappone, dal Festival di Cannes alle coltivazioni di bergamotto in Calabria per concludere il viaggio a Grasse, dove tutto è nato e dove tutto continua, tra radicata tradizione e inaspettate chiavi tecnologiche. Monsieur Demachy racconta e si racconta, con la sua presenza discreta e una straordinaria cultura olfattiva di come un profumo, da voluttuario accessorio di lusso, possa trasformarsi in un’autentica opera d’arte, in mirabile equilibrio tra gusto contemporaneo, alto artigianato e autentica passione.
Il documentario, che sceglie un taglio narrativo classico e una fotografia volutamente patinata, alterna le parole pacate del suo protagonista ad altre voci e altre testimonianze, tentando di delineare l’anima materica del profumo.
Al di sopra dei brevi e fin troppo convenzionali racconti dei professionisti del settore – beauty editor internazionali, giornalisti di costume, attrici, testimonial – che rivelano la natura commerciale dell’operazione si stagliano, potenti e ben più autentici, quelli dei coltivatori di fiori, frutti e distillatori di essenze. Si crea così un piacevole cortocircuito in cui lo straordinario e il concreto, la natura e la filosofia dell’uomo riescono a scalfire la superficie del glamour di rito e ridimensionare certi fastidiosi stereotipi da cartolina.
Creare profumi è un’arte, un difficile equilibrio tra esperienza, creatività e intuizione.
Si comprende, ora, quanto la formazione di un Naso sia difficile e a tratti frustrante, lontano da un quadro mondano e molto più vicino agli estenuanti esercizi quotidiani di un ballerino professionista. Il senso dell’olfatto non può rimanere mai a riposo e il talento che si eleva dalla massa è quello in grado di memorizzare le infinite sfumature di una rosa quando è bagnata dalla pioggia, inondata dal sole e accarezzata dal vento.
“Il profumo è un linguaggio che tutti capiscono ma pochi sanno parlare”.
Credo che un profumo sia come l’amore, non puoi spiegarlo”.
Ciò che distingue un professionista di talento da un impostore è la perfetta consapevolezza di non poter sapere tutto e che ogni giorno sia necessario rimettersi in gioco, ascoltare con spirito rinnovato le corolle di gelsomino appena raccolte, le terrose radici di patchouli, la luminosa tridimensionalità dell’ambra grigia.
Il segreto, inafferrabile, è che l’olfatto non mente mai e il profumo è la rappresentazione più vicina a un frammento di verità.
Nose è disponibile su Amazon Prime dal 22 Febbraio 2021.
Silvia Levanti
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