Recensione e trailer del film LA TIGRE BIANCA, in streaming su Netflix dal 22 gennaio 2021.
SCHEDA DEL FILM
TITOLO ORIGINALE: The White Tiger
REGISTA: Ramin Bahrani
CAST: Priyanka Chopra, Rajkummar Rao, Mahesh Manjrekar, Adarsh Gourav
DURATA: 125 min.
DATA DI USCITA: 22 gennaio 2021
PIATTAFORMA: Netflix
RECENSIONE
Balram Halwai (Adarsh Gourav), detto la Tigre Bianca, è un imprenditore di successo dell’India moderna, ma la sua ascesa non è stata di quelle convenzionali. Cresciuto in un poverissimo villaggio sulle rive del Gange, riesce a farsi assumere come autista dai ricchi e potenti Ashok (Rajkummar Rao) e Pinky (Priyanka Chopra Jonas), due neosposi appena tornati dall’America. Appartenendo a una delle caste più basse della società, Balram sa di non avere prospettive migliori nella vita, quindi cerca di diventare indispensabile agli occhi dei padroni. Quando capisce che quelle persone sono disposte a tutto pur di salvare se stesse, ne studia la mentalità per crearsi un futuro altrove.
Tratto dall’omonimo romanzo di debutto scritto da Aravind Adiga, divenuto best-seller del New York Times e vincitore del Booker Prize 2008, The White Tiger è un dramma sulle iniquità e le ingiustizie della società, carico di umorismo nero che ci porta nel cuore dell’India d’inizio anni Duemila al fianco di un invisibile che riesce a compiere una scalata sociale ai limiti dell’impossibile.
Il racconto è narrato in prima persona. E a vestire i panni del giovane autista è Adarsh Gourav, attore e cantante indiano, classe 1994, qui alla sua prima esperienza da protagonista. La reazione della critica internazionale alla sua interpretazione è stata univoca e talmente positiva da conferirgli immediata notorietà planetaria. E a ragion veduta: senza di lui il film non sarebbe stato lo stesso. L’attore riesce a far emergere nel suo Balram tutta la fragilità e lo spirito di sopportazione tipici degli ultimi; e a trasformarlo nell’arco di due ore nella nemesi di quello che era. Tenace e fiero. Unico, proprio come una tigre bianca.
A parte la presenza di due star come la modella, cantante e attrice Priyanka Chopra Jonas e Rajkummar Rao, quest’ultimo forse meno noto da noi ma pluripremiato in patria, molti dei volti che vediamo nel film, sono di attori non professionisti – piccolo fil rouge con le opere precedenti del regista Ramin Bahrani (99 Homes). Difatti il lungometraggio è stato girato davvero in India con una crew ridotta all’osso, il cui compito è stato, tra l’altro, quello di evitare di mostrare scorci del Paese in modo artefatto.
Passando dalla commedia al dramma e viceversa senza mai sbilanciarsi, la narrazione corre veloce insieme ai suoi personaggi sulle strade di Dehli e ci porta a un epilogo che sarà anche una rivincita, ma lascia l’amaro in bocca. Malgrado qualche cliché e un io narrante che avrebbe potuto essere meno presente, la storia è godibilissima, regala sorrisi, ma l’immagine ultima che lascia dell’India è quella di una nazione ben poco interessata a raddrizzare le proprie storture. Le porte sono ermeticamente chiuse. Il destino deciderà da quale parte farti nascere. Da un lato ti sarà permesso essere cinico e brutale. Dall’altro sarai un servo. Le tigri bianche saranno sempre troppo poche. Reale. Desolante. E di una tristezza infinita.
Vissia Menza
TRAILER UFFICIALE
Foto: courtesy of Netflix.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
Leave a Comment