Recensione, poster e trailer di ROGUE CITY, il nuovo film di Olivier Marshal su Netflix dal 30 ottobre 2020.
SCHEDA DEL FILM
TITOLO ORIGINALE: Bronx
REGIA: Olivier Marchal
CAST: Jean Reno, Lannick Gautry, Stanislas Merhar, Moussa Maaskri, Kaaris
DURATA: 116 minuti
DATA DI USCITA: 30 ottobre 2020
DISTRIBUTORE: Netflix
RECENSIONE
Nella cinematografia francese Marsiglia è stata più di una volta sfondo a storie di criminalità e violenza per il suo essere città portuale (è il primo porto di Francia) e la seconda municipalità per grandezza dopo Parigi. Con quest’ultimo lungometraggio il regista Olivier Marchal si insinua nei suoi vicoli più bui e nascosti delle guerre tra bande.
E come nelle migliori crime stories, l’autore non dimentica un riferimento politico. Anche qui c’è chi dovrebbe rappresentare lo Stato e garantire il rispetto della legge ma si trova immischiato nel crimine senza poterne più uscire.
Rogue City comincia facendoci entrare subito nell’azione. Una sparatoria è l’evento che ci da subito la misura del clima in cui vive la città. I Bastiani, una dei clan principali del nord di Marsiglia, hanno dato il via ad una mattanza in un bar pieno di delinquenti. A questo punto la squadra anticrimine si fa protagonista ed è decisa a trovare il mandante di tale spargimento di sangue.
Facciamo quindi la conoscenza di Richard Vronski, poliziotto a capo delle operazioni con metodi fuori dalle righe come la sopravvivenza in città richiede.
Come se non bastassero le lotte tra gang, anche quelle tra diverse squadre della polizia si prendono la loro fetta di storia. Per cercare di venire a capo della matassa Vronski si ritrova a dover collaborare con il capitano Mario Costa (Moussa Maaskri) e dei membri della sua brigata, con i quali non corre buon sangue. Come ciliegina su una torta dal sapore decisamente agre arriva il nuovo commissario, Ange Leonetti (Jean Reno), con l’ingrato compito di mettere ordine all’interno di un dipartimento in cui le regole sono saltate già da tempo.
Di fronte ad una violenza senza eguali a rischio di esplosione fino ad un punto di non ritorno, tutti si ritrovano a dover collaborare per il bene superiore. Come da migliore tradizione poliziesca non esiste risultato senza sporcarsi le mani entrando nel giro di quei stessi criminali che devono sgominare.
I punti forti del film sono sicuramente una sceneggiatura che lascia senza fiato e che spicca per la sua accuratezza di dettagli. Il passato di poliziotto del regista aiuta non poco a dipingere tutte le sfumature di questa città e a scoperchiare le crudeli dinamiche di un sottobosco senza scrupoli. E la scelta degli attori è senz’altro una nota positiva. Il cast è bene assemblato e tutti lavorano al meglio nel portare suolo schermo un realismo estremo altrimenti difficilmente raggiungibile.
Lannoick Gauntry veste i panni di Vronski, David Belle interpreta Zach Damato e non passa inosservato il ritorno sugli schermi del rapper francese Kaaris.
Gli inferi cui sono costretti a scendere i poliziotti sono anche quelli più cupi dell’anima umana. Sono quelle situazioni con cui ci si interroga su quanto in là ci si possa spingere e se il fine giustifichi sempre i mezzi. I dubbi esistenziali, le paure, la rabbia mista all’istinto di sopravvivenza sono la colonna portante di un racconto scandito dalla violenza quanto dai realismo più crudo.
Marchal continua quindi con efficace convinzione il suo percorso cinematografico in questa pellicola a tratti troppo cruenta ma che merita una visione.
Anna Falciasecca
TRAILER UFFICIALE
Foto: courtesy of Netflix.
Bionda, sarcastica, appassionata di regia e di viaggi cerca di unire le sue passioni scrivendo un blog di viaggi, sceneggiature (che stanno comode nei cassetti) e recensioni. Il suo motto è “Blond is a state of mind”, modifica continuamente idea e tiene i piedi in diverse scarpe, tutte rigorosamente tacco 12. Le uniche cose che non cambierà mai sono: Woody Allen e Star Trek, di cui è incallita fan.
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