Recensione di CALEB, l’horror di Roberto D’Antona in home video dall’1 dicembre 2020.

caleb cover blu ray CG Entertainment

La cover della versione blu-ray del film CALEB.

SCHEDA DEL FILM

REGIA: Roberto D’Antona
CAST: Annamaria Lorusso, Roberto D’Antona, Francesco Emulo
DURATA: 152 min.
DATA DI USCITA HOME VIDEO: 1 dicembre 2020
DISTRIBUZIONE: CG Entertainment


RECENSIONE

Rebecca (Annamaria Lorusso) si mette alla ricerca della sorella, giornalista scomparsa tempo prima durante un’indagine segreta.
Le tracce conducono a Timere, villaggio sperduto su cui incombono leggende oscure, superstizioni e la presenza di Caleb (Roberto D’Antona), un “signore delle tenebre” carismatico ed affamato di nuovi visitatori.

Tra le uscite in home video di CG Entertainment segnaliamo questo mese la presenza di Caleb, nuovo lungometraggio firmato dal prolifico regista e attore pugliese Roberto D’Antona.

Nelle edizioni dvd e bluray oltre al film troverete un buon pacchetto di extra, composto da backstage, bloopers, scene eliminate, il finale alternativo, l’analisi del film ad opera di Luna&Fabio di Nocturno Cinema e il videoclip “Don’t Go Away” di Marco S. Poletti feat. Aurora Rochez.

Passando a Caleb, l’entusiasmo per l’insolita comparsa di un titolo horror italiano nell’alta quota della “grande” distribuzione lascia presto spazio al rammarico per il delinearsi, ancora una volta, di un prodotto scadente sia dal punto di vista artistico che tecnico.

La vampire story di D’Antona, lontana dall’horror puro ed ibridata da incursioni nell’action, nel romanticismo e addirittura in parentesi melodrammatiche, palesa le grandi difficoltà che ultimamente (ma ormai si parla di decenni) affliggono il nostro cinema di paura su tutti i livelli.

Nel caso di Caleb, alcuni fattori fuori fuoco aggravano il bilancio: dall’esagerata, caricatissima interpretazione del tenebroso essere soprannaturale da parte di D’Antona, lontano dall’aura seducente e minacciosa del relativo archetipo, ad un cast a basso regime che gli gira attorno, non agevolato da effetti visivi, trucchi e costumi più da festa a tema che da grande schermo, passando per qualche snodo di sceneggiatura contorto ed un montaggio audio sballato.

L’esito dell’equazione non può che essere deficitario, purtroppo neppure accostabile agli standard qualitativi del cinema d’orrore oltreconfine.
L’ultimo chiodo è la durata XXL, che eccede le due ore e trenta, diventando di fatto uno degli horror più lunghi a memoria di sottoscritto.

Luca Zanovello


TRAILER UFFICIALE