UN’ARIDA STAGIONE BIANCA: alle radici del black lives matter col capolavoro di Euzhan Palcy

Recensione di Un’Arida Stagione Bianca, il film di Euzhan Palcy per la prima volta in dvd!

La copertina della versione home video del film Un’arida stagione bianca.

SCHEDA DEL FILM

REGIA: Euzhan Palcy
CAST: Donald Sutherland, Marlon Brando, Susan Sarandon
DURATA: 102 minuti
USCITA DVD: 30 giugno 2020
DISTRIBUTORE: Mustang Entertainment/ RTI


RECENSIONE

E’ il 1976 in Sudafrica, una nazione spaccata in due dall’apartheid, dalle rivolte dei neri e dalla brutale repressione delle autorità. Un professore di pelle bianca (Donald Sutherland) si mette alla ricerca della verità dietro alla scomparsa del figlio del suo giardiniere nero, trovandosi di fronte alla vertiginosa profondità delle violenze e delle torture che lo Stato riserva ad eversivi o presunti tali. Insieme a un celebre avvocato (Marlon Brando, candidato all’Oscar come attore non protagonista) ed una giornalista (Susan Sarandon), contro un sistema di (in)giustizia cinquantennale e tentacolare.

Mustang Entertainment porta in dvd per la prima volta Un’Arida Stagione Bianca, capolavoro del cinema di fine anni ottanta, tratto dal romanzo di André Brink e diretto dalla regista francese Euzhan Palcy (Leone d’argento a Venezia nel 1983 con Via Delle Capanne Negre).

Un film che a dispetto dei suoi trentun anni di età è di pulsante attualità, un documento di denuncia potentissimo ed avvincente sulle ingiustizie e i soprusi a sfondo razziale che misero (e stavano ancora mettendo ai tempi dell’uscita del film) in ginocchio lo stato del Sudafrica.

Una lunga, insanguinata epoca in cui, come dice il cruciale personaggio di Brando,legge e giustizia sono lontane cugine che non si rivolgono la parola”, dove la supremazia è ubi maior che non guarda in faccia ai diritti umani, figuriamoci ad affetti e famiglia.
Lo scopre a sue spese il protagonista col volto di Sutherland, realistico e contraddittorio benestante che coltiva idee democratiche ma non riesce o non vuole vedere ad un palmo dal suo naso e tra le pieghe del governo che lo rappresenta. La sua improvvisa assunzione di consapevolezza è tragicamente contemporanea, così come è intensa a livello di dramma ed intrigo cinematografico. La sua indagine privata un azzardo, missione dal sapore tragico, alla Don Chisciotte contro i mulini a omertà.

Un’Arida Stagione Bianca non rinuncia a ritrarre senza veli le oscenità di giudici corrotti, carcerieri sadici e politici schiavisti, non diluisce mai la sua missione di denuncia in nome di qualche compromesso narrativo. Dalla regia della Palcy e dal montaggio nervoso emerge l’opprimente necessità di gridare, in ogni luogo e tempo, anche senza hashtag, che black lives matter.

Consiglio per gli acquisti.

Luca Zanovello

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