BORAT – SEGUITO DI FILM CINEMA: Trump, influencer, negazionismi e pandemie nel glorioso ritorno di Sacha Baron Cohen

Recensione, poster e trailer di Borat 2, il film con Sacha Baron Cohen in streaming dal 23 ottobre 2020. 

La locandina di Borat 2.

SCHEDA DEL FILM

TITOLO ORIGINALE: Borat Subsequent Moviefilm: Delivery of Prodigious Bribe to American Regime for Make Benefit Once Glorious Nation of Kazakhstan
REGIA: Jason Woliner
CAST: Sacha Baron Cohen, Maria Bakalova, Dani Popescu
DURATA: 95 min.
DATA DI USCITA: 23 ottobre 2020
DISTRIBUZIONE: Amazon Prime Video


RECENSIONE

Dopo i disastri combinati durante la sua prima visita negli Stati Uniti, il giornalista kazako Borat (Sacha Baron Cohen) è stato condannato ai lavori forzati per aver umiliato la propria nazione agli occhi del mondo occidentale.
La possibilità di riscatto è però dietro l’angolo, sotto forma di un incarico speciale: fare in modo che il Kazakistan riconquisti la stima americana attraverso la consegna di una “bustarella” molto particolare al vice-presidente degli U.S.A…

Sacha Baron Cohen è il protagonista di Borat 2: Subsequent Moviefilm. Photo: courtesy of Amazon Studios.

A 14 anni dal suo esordio cinematografico nell’epocale finto documentario Borat: Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan, Sacha Baron Cohen torna a mettere sottosopra l’autorità, la società e il politicamente corretto americani con il personaggio più celebre della sua folta scuderia di alter ego.
Nell’anno più nero della storia recente, l’attore e comico britannico torna a vestire i panni dell’inadeguato reporter televisivo Borat, sguinzagliato per le strade americane alla ricerca di un improbabile denominatore comune culturale o, perlomeno, di uno scambio proficuo diplomatico col governo americano.

Fin dalle prime battute il sequel di Borat manda in frantumi due pregiudizi sul film: quello di non poter superare la scorrettezza e i “WTF” del predecessore, e poi quello di essere pretestuoso.

Certo manca l’effetto sorpresa che fu. Ma Borat – Seguito di film cinema gronda di significato e di tempismo, aggiunge alle vecchie “battaglie” nuove idiosincrasie di sogni ed incubi americani (e filoamericani), rimette la bandiera di fronte alle vergogne.

Una scena di Borat 2 Subsequent Moviefilm. Photo: courtesy of Amazon Studios.

Borat – Seguito di film cinema sfodera nuovamente la spietata artiglieria satirica, che avrà pure svariati bersagli (dal vice-presidente Mike Pence ad un Rudolph Giuliani messo nei guai da una scena-trappola memorabile, dalla pandemia alla genitorialità, dagli eccessi tecnologici all’aborto) ma un solo acerrimo nemico, quell’ironia compassata ed inoffensiva che non smuove né un film né una coscienza.

E Baron Cohen – ultimo genio di autorialità comica insieme a Ricky Gervais – fa ancora una volta il virtuoso dell’arma satirica, il Frank Zappa della commedia, unendo precisione teorica e insania pratica, rischiando sulla sua pelle (è stato costretto a indossare il giubbotto antiproiettile per tutta la durata delle riprese) per un bene superiore.

L’emblema dell’ottima riuscita della ripresa di Borat è il vivido incontro con la superstite dell’olocausto Judith Dim Evans (scomparsa di recente e alla cui memoria è dedicato il film), protagonista di un siparietto in leggiadro equilibro tra il sacro e il profano, complice forse volontaria forse no delle strategie. Testimone meravigliosa dei missili, camuffati da giocattolini, che Baron Cohen lancia senza risparmi.

Imperdibili, ancora una volta. Su Amazon Prime Video, ora.

Luca Zanovello


TRAILER UFFICIALE

 

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