Recensione, poster e trailer del film La vita straordinaria di David Copperfield, al cinema dal 16 ottobre 2020.
SCHEDA DEL FILM
TITOLO ORIGINALE: The Personal History of David Copperfield
REGIA: Armando Iannucci
CAST: Dev Patel, Hugh Laurie, Tilda Swinton
DURATA: 119 min.
DATA DI USCITA: 16 ottobre 2020
DISTRIBUZIONE: Lucky Red
RECENSIONE
L’infanzia e la gioventù di David Copperfield, con alterne fortune nella Londra del milleottocento tra sventure e rivelazioni, per trasformare un piccolo prodigio in uno scrittore di successo: il capolavoro semi-autobiografico di Charles Dickens torna sullo schermo, nell’originale e movimentato adattamento dello scozzese Armando Iannucci (Morto Stalin, se ne fa un altro).
A scuola di classici, con la bravura e la fantasia che servono per rinfrescarli. Questa la missione riuscita di La Vita Straordinaria di David Copperfield e del suo autore Iannucci, spedizione britannica nel cuore della letteratura nazionale (l’ultimo Copperfield era un film tv del 2009) per celebrare il potere dell’immaginazione, la speranza che dal letame di una fanciullezza straziante nasca il fiore dell’uomo che David (Dev Patel) sarà e ovviamente della scrittura, il passe-partout anche per la gabbia più blindata e angusta.
Iannucci e il co-sceneggiatore Simon Blackwell fanno la loro parte, attingendo da Terry Gilliam e dal biopic moderno per spaccare la quarta parete e dare una fresca mano di colore alla storia che tutti conosciamo, dilatando notevolmente i metri quadri e dunque la profondità del film.
Così l’ottimo Patel è un David Copperfield che si riguarda da fuori, con l’affetto di un fratello maggiore, mentre attorno al piccolo se stesso ruotano gli improbabili, a volte salvifici a volte subdoli, personaggi di una Londra massacrata da povertà, inganni, sfruttamenti e sotterfugi.
Ed è proprio il sontuoso cast made in UK a dare una marcia in più a La Vita Straordinaria di David Copperfield: Tilda Swinton è come sempre eccezionale; Hugh Laurie si supera; Peter Capaldi e Ben Whishaw consegnano due affascinanti ambiguità nei panni, rispettivamente, del furbacchione Mr Micawber e del viscido Uriah Heep.
Iannucci bissa l’exploit di “Stalin”, facendo un ulteriore passo avanti nel percorso di maturità registica e narrativa: non era facile reidratare Dickens, era difficilissimo prendersi qualche licenza mantenendo la purezza delle emozioni tragicomiche e delle lezioni dolceamare insite nelle pagine, e tuttavia i conti alla fine del film (che cresce fino al finale intenso) tornano al millesimo.
Voto: 7,5/10
Luca Zanovello
TRAILER UFFICIALE
Responsabile della sezione Cinema e del neonato esperimento di MaSeDomaniTV (il nostro canale Youtube) Luca, con grazia e un tocco ironico sempre calibrato, ci ha fatto appassionare al genere horror, rendendo speciali le chiacchiere del lunedì sulle novità in home video, prima di diventare il nostro inviato dai Festival internazionali e una delle figure di riferimento di MaSeDomani. Lo potete seguire anche su Outside The Black Hole
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