Recensione di CRESCENDO, il film di Dror Zahavi al cinema dal 27 agosto 2020.
SCHEDA DEL FILM
TITOLO ORIGINALE: Crescendo
REGISTA: Dror Zahavi
CAST: Peter Simonischek, Mehdi Meskar, Sabrina Amali
DURATA: 102 min.
DATA DI USCITA: 27 agosto 2020
DISTRIBUZIONE: Satine Film
RECENSIONE
Layla suona il violino con impeto per non sentire gli scontri in strada. Omar col suo clarinetto accompagna il padre ai matrimoni, rari momenti in un cui la gioia regna sovrana. Layla e Omar sono amici ed entrambi vivono in Cisgiordania. Quando si presenta loro l’opportunità di suonare in una nuova orchestra, composta di ragazzi sia israeliani sia palestinesi, diretta dal musicista di fama mondiale Eduard Sporck, all’alba sono già al check-point per raggiungere in tempo Tel Aviv, dove si tiene l’audizione. L’occasione è un concerto per la Pace, à côté di un nuovo tentativo di trovare un accordo che ponga fine allo scontro israelo-palestinese.
Riuscirà la musica a tendere una mano e a creare armonia laddove la diplomazia è in difficoltà?
CRESCENDO #makemusicnotwar è liberamente ispirato a una storia vera, quella della West-Eastern Divan Orchestra creata dal maestro Daniel Barenboim (direttore musicale del Teatro alla Scala di Milano dal 2011 al 2014) e dallo studioso Eduard Said, che da 1999 unisce talenti provenienti da terre storicamente nemiche con l’intento di favorirne il dialogo. Perché la musica è davvero in grado di far superare barriere apparentemente insormontabili e avvicinare le persone laddove la politica fatica ad ottenere risultati.
Nel lungometraggio diretto da Dror Zahavi un gruppo di giovanissimi accomunati dall’odio reciproco, e dall’amore per la musica, si ritrova a convivere sulle montagne italiane nel nome della propria passione. Lontano da tutti, con un moderatore/direttore che arriva dalla Germania (nazione non scelta a caso), devono imparare ad ascoltarsi e diventare una squadra, devono conoscere l’altro per perseguire lo scopo comune di suonare insieme e, prima di tutto, devono credere di poter superare ogni ostacolo.
Inutile dire che il percorso sarà accidentato e il finale amarissimo, nonostante lasci aperta la porta alla speranza.
CRESCENDO è un film tanto doloroso quanto delicato. Affronta un tema spinoso mostrandocelo attraverso gli occhi di chi non sa più se gli sia concesso un angolo di felicità. Parla di pregiudizi, ma rimane distante dall’ideologia e dai luoghi comuni. Nasconde nei dialoghi semplici, tipici di ragazzini che non hanno ancora raggiunto l’età adulta, la cruda realtà, il disincanto, ma anche la determinazione grazie alla quale il futuro potrebbe essere migliore.
Il ruolo del moderatore è affidato all’attore austriaco Peter Simonischek, l’istrionico protagonista di Vi Presento Toni Erdmann. È lui l’esigente direttore d’orchestra col compito di creare una comunità (di musicisti) che vada oltre il personale background e il comune pensiero. Ancora una volta la scelta si rivela azzeccata. Al suo fianco troviamo alcuni giovani attori che con le loro performance sigillano il successo del progetto. Sono Mehdi Meskar (apprezzato Dans La Maison di Ozon e recentemente nella serie Netflix Skam Italia), qui nei panni del fragile Omar che tutti vorremmo proteggere; Sabrina Amali (vista in Das Missen Massaker), la cui passione sappiamo le darà la forza di fare la cosa giusta; e un gruppo di musicisti che davvero hanno suonato nell’orchestra di Barenboim.
L’opera, sebbene sin dal titolo possa riportare alla memoria pellicole come L’Orchestra o La Mélodie, imbocca da subito un sentiero tutto proprio per infondere la speranza che non oggi, né domani ma, magari, dopodomani anche palestinesi e israeliani potranno convivere in armonia. E detto da un regista nato a Tel Aviv che vive in Germania, forse dovremmo credergli.
La gentilezza CRESCENDO ti cattura in un attimo, ti fa appassionare e tifare per questi giovani e ti fa tanto sorridere quanto sospirare, sospirare sino alle lacrime. Perché là fuori, di sorrisi spezzati in nome di un odio antico e profondo ce ne sono troppi. E molti di loro tutti i giorni soccombono. In quest’epoca di cultura della paura, probabilmente è davvero arrivata l’ora di fermarsi a riflettere.
Film consigliato a tutti. Da proiettare nelle scuole.
Vissia Menza
TRAILER UFFICIALE
Immagini: si ringrazia l’ufficio stampa.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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