UPLOAD, la serie Amazon che ci porta nel futuro… dell’Aldilà

Recensione, poster e trailer di UPLOAD, la serie in esclusiva su Prime Video dal 1° maggio 2020.

La locandina della prima stagione di UPLOAD.

SCHEDA DELLA SERIE

TITOLO ORIGINALE: Upload
CAST: Robbie Amell, Andy Allo, Allegra Edwards
NUMERO EPISODI: 10
DATA DI USCITA: 1 maggio 2020
PIATTAFORMA: Amazon Prime Video


RECENSIONE

In un futuro non troppo lontano, le persone potranno decidere se prenotare una vita virtuale dopo la morte, grazie all’estrazione della propria coscienza, oppure optare per il caro e vecchio posto al campo santo. Nel 2030, in molti sceglieranno l’eternità in un paradiso 3D da cui continuare a interagire con chi rimarrà nell’al-di-qua. Tra questi c’è il festaiolo Nathan (Robbie Amell), all’improvviso finito nel lussuoso resort virtuale “Lakeview” in cui vive la nonna della bionda, ricchissima e un po’ asfissiante, fidanzata Ingrid (Allegra Edwards). Da tale nuova prospettiva il ragazzo scoprirà molto sulle persone che conosceva, si affezionerà al suo “angelo” dell’assistenza clienti Nora (Andy Allo) e troverà uno scopo per andare avanti.

Robbie Amell e Andy Allo sono i protagonisti di UPLOAD. Photo:: courtesy of Amazon.

La nuova serie Amazon Original creata dal pluripremiato scrittore, regista e produttore Greg Daniels, noto ai più per il suo lavoro in diverse serie dall’eco planetaria – The Office, Saturday Night Live, I Simpsons e il recente Space Force, solo per citarne alcune – è un piacevolissimo mix di ironia, romance e suspense in salsa sci-fi. Anche se la componente futuristica romanza il nostro futuro molto meno di quanto si creda. 

Sarà per questo che ci angoscia quando tocca argomenti come la solitudine e la spietata distinzione di classe (che non ci mollerà neppure una volta trapassati); ci solleva quando si fa spazio un tocco di romanticismo (tra vivi e morti); e ci diverte quando irrompono sulla scena gli eclettici compagni di aldilà del protagonista o quando si prende gioco delle pubblicità, invadenti persino durante l’eterno riposo.

Robbie Amell e Allegra Edwards in una scena di UPLOAD. Photo:: courtesy of Amazon.

Ciò che sorprende è l’equilibrio tra i generi, la precisione delle battute, la capacità di mantenere un ritmo incalzante in pochi episodi, di soli 25/30 minuti ciascuno. Una bravura di scrittura che non può lasciare indifferenti, in particolar modo dato il giovane e semi-sconosciuto cast che popola Upload. E qui un plauso va anche a chi ha diretto il set.

La stravaganza con cui affronta temi delicati come la morte, il libero arbitrio, le spietate leggi del mercato, la modifica delle interazioni sociali dopo che la tecnologia si è impossessata delle nostre vite, ci fa comprendere come Upload sia riuscita in una sola settimana dal suo debutto a convincere la produzione a proseguire con una seconda stagione. E probabilmente, questo è il motivo per cui verso la fine il racconto decelera.

In generale, la serie ci piace perché si presta a due chiavi di lettura: una sbarazzina, che ci permette di prenderla con leggerezza, grazie alla sua storia un po’ cinica e molto bizzarra; e una più profonda, che ci porta a riflettere sulla terribile somiglianza della realtà del 2030 con l’attuale – e probabilmente dovrebbe indurci a prendere provvedimenti prima che sia troppo tardi. 

Vissia Menza


TRAILER ORIGINALE

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