Justine de Gasquet è una giovane regista svizzera. Arriva a Locarno nel Concorso Nazionale dei Pardi di Domani con il corto The De Facto Martyr Suite.
Justine de Gasquet è una studentessa, è nata a Parigi e ha viaggiato molto nella sua vita. Ha fatto la traduttrice per anni prima di decidere di studiare cinema a Ginevra, così da riuscire a condividere col mondo la sua visione. Ecco cosa ci ha raccontato del suo primo film.
The De Facto Martyr Suite ci fa conoscere un carcerato con cui corrisponde da tre anni, attualmente detenuto nello stato di New York in seguito ad una colluttazione con un poliziotto. E’ venuta a conoscenza della sua storia perché la moglie era del medesimo quartiere in cui viveva lei mentre si trovava negli States. Mentre le insegnava francese la donna le ha raccontato dell’uomo che supportava da oltre quarant’anni.
Sinossi ufficiale:
ibn Kenyatta è in prigione dal 1974. Nel 2019 riflette sul suo rifiuto di richiedere la libertà condizionata al tribunale di New York. Le parole risuonano nella sua cella insieme alle immagini della grande migrazione afroamericana. L’invocazione di una vita precedente alle sbarre. Il racconto ci conduce dall’Alabama, suo paese natale, alla metropolitana di New York dove è stato arrestato e picchiato. Prima di giungere al mondo spirituale haitiano le sue parole passano per campi di cotone e fabbriche. In prigione incontriamo poi Bobby Seale, giovane che incarna la sua eredità culturale africana mentre infuria la guerra in Vietnam e i loro padri vengono trucidati negli Stati Uniti.
Il prossimo lavoro di Justine verrà girato a Dakar, in Senegal, un paese che sta scoprendo grazie ai racconti delle giovani donne con cui è venuta in contatto. Speriamo quindi di rivederla il prossimo anno a Locarno 74, magari con il suo secondo corto!
Intervista e foto: Paolo Tosi
n.d.r vi ricordiamo che potete scoprire i nostri incontri locarnesi su questa pagina, mentre per approfondire l’edizione 2020 del Festival vi rinviamo al sito ufficiale.
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