City of Angels, secondo appuntamento di A Summer Musical Festival. La nostra intervista a Fabrizio Angelini.
E’ ripartita alla grande la Bernstein School of Musical Theater (BSMT) di Bologna, l’accademia per performer diretta da Shawna Farrell.
Dopo l’originalissimo Jeckyll&Hyde, il secondo appuntamento dell’VIII edizione di A Summer Musical Festival è City of Angels, diretto e coreografato da Fabrizio Angelini.
Sold out le tre serate del 16, 17 e 18 luglio nello spazio BSMT Open Air di via Nanni Costa 12/6 di Bologna.
La chiacchierata con Fabrizio Angelini è stata come si preannuncia il suo spettacolo: intesa ed emozionante seppur a distanza. A Bologna lui, a Milano io, come i personaggi che si muovono in scena, lontani per le misure di sicurezza anti Covid, profondamente vicini.
Ho realizzato una struttura che prevedesse più piani e ambienti: un ufficio, tre scrivanie che rappresentano tre ambienti diversi. Le misure obbligatorie hanno imposto agli artisti non pochi disagi. Difficoltà che hanno permesso di attivare la creatività. I tessuti in bianco e nero indicano il contesto noir degli anni Quaranta, quelli colorati la realtà.
In scena gli allievi del secondo e del terzo anno della BSMT, due cast e mezzo (i performer si alternano nelle tre sere), guidati da Fabrizio Angelini, che firma la regia e le coreografie, Francesca Taverni come regista collaboratore e la direzione musicale di Vincenzo Li Causi.
City of Angels è un musical del 1989 che non ha niente a che vedere con il film interpretato da Nicolas Cage. Racconta le vicende di uno scrittore di romanzi polizieschi e del suo eroe detective. I personaggi che crea l’autore diventano reali e sono tantissimi. Abbiamo dovuto rendere i cambi di scena di facile lettura e impatto, nonostante la distanza fisica. Senza contare che dietro le quinte nessuna persona può aiutare i performer nei cambi d’abito. Una sfida non da poco che i ragazzi hanno saputo sfruttare al massimo. Sono bravissimi, preparati e molto educati. Lavorare con loro per me è stato molto interessante.
Performer a sua volta, coreografo, registra e produttore (La Compagnia dell’Alba con la quale ha portato nei teatri italiani, nelle ultime due stagioni, A Christmas Carol) Fabrizio Angelini ha un lungo e strabiliante curriculum. Glielo dico al telefono, emozionata di chiacchierare con uno dei nomi più noti del teatro musicale.
Sono stato fortunato perché ho fatto il lavoro che desideravo: fatica, impegno, studio, ma anche fortuna. Come dico agli allievi, quando passano certi treni, bisogna essere pronti a prenderli. Per me è stato così. Questo mestiere non è ancora tutelato come dovrebbe delle istituzioni, ma ti rende libero di esprimerti e di raccontare le storie come vuoi tu. Anni fa, feci uno spettacolo Off, Trasteverini. Pochi soldi e tanta passione. Ci offrirono la sala di un ristorante per le prove. La scenografia è nata così, otto sedie e un tavolo! A volte i limiti sono occasioni per creare nuove idee.
Nello spazio Open Air della BSMT ci sarà posto anche per le musiche dal vivo.
Maria Galantino al pianoforte e direzione ensemble musicale, Claudio Bonora alla batteria, Camilla Missio al basso acustico ed elettrico, Alessio Alberghini al sax alto/tenore, flauto e clarinetto.
Vincenzo Li Causi è rimasto fedele alla partitura originale mantenendo, anche nella lingua italiana, lo stile jazzistico scritto da Cy Coleman. Mi sono trovato benissimo a lavorare con lui e con Francesca Taverni che conosco da una vita. Abbiamo fatto insieme il primo A Chorus Line, poi Rent e Mamma Mia. Stima reciproca e affetto: quando si lavora insieme c’è sinergia. Non servono tante parole, c’è intesa!
City of Angels è stato vincitore di sei Tony Awards fra cui quello per miglior musical, grazie al libretto di Larry Gelbart, le musiche del compositore e pianista Cy Coleman e testi di David Zippel.
Si potrebbe dire che questo musical sia il “Cinema nel Teatro” perché permette di scrutare il dietro le quinte di un set cinematografico nella Hollywood degli anni ’40, ma anche letteralmente di vedere le scene del film in questione mentre vengono scritte, raccontate e persino corrette. Una trama complessa da realizzare tenendo conto delle misure anti Covid: è stata una vera sfida. Ho rappresentato l’essenza estetica e interpretativa, sperando di suscitare emozioni importanti nello spettatore. Indizi, gestualità e colori: il pubblico segue le vicende e può immaginarne delle altre, le più intime e personali, frutto della fantasia dello scrittore protagonista. Andare in scena in questo periodo difficile è un segnale positivo, è guardare oltre, con ottimismo e determinazione. Devo ringraziare Shawna Farrell e la BSMT per avermi coinvolto in questo progetto e soprattutto per aver perseverato nel portarlo avanti.
Dunque, alle 21 appena il buio permetterà di mettere in risalto le splendide luci (gli allievi della BSMT sono coinvolti a 360 gradi: non solo sul palco, ma hanno collaborato per costumi, regia, attrezzeria, coreografie e gli effetti sonori, con i professionisti Antonio Tomacci per i costumi, Gabriele Moreschi per le scenografie, il light designer, Emanuele Agliati, il sound designer, Tommaso Macchi) non vediamo l’ora di catapultarci nella Hollywood degli anni Quaranta.
Prossimo appuntamento, che certamente seguiremo per i lettori di MaSeDomani, sarà con Oklahoma! in scena il 6, 7 e 8 agosto a conclusione della manifestazione.
Sarah Pellizzari Rabolini
INFO E BIGLIETTI
Indirizzo: BSMT Open Air – Via Paolo Nanni Costa 12/6
Prevendita su: vivaticket.com
Prezzo biglietti (posto unico): INTERO 10 € – RIDOTTO 5 € (under 12)
Fonte e foto: si ringrazia l’ufficio stampa.
Sarah è un’insegnante e una scrittrice. Ha pubblicato poesie, racconti e romanzi (l’ultimo è R come Infinito). Ha partecipato a diverse antologie tra cui La Vita vista da Qui (Morellini Editore), è stata finalista di concorsi e premi letterari. Pratica la mindfulness ogni giorno e crede che scrivere sia una vera terapia per l’anima.
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