Casa degli Atellani e la Vigna di Leonardo tornano ad accogliere i visitatori dal 23 maggio 2020.
L’allentamento delle misure per contenere il Covid-19 ha visto negli ultimi giorni la riapertura dei luoghi di arte e cultura. Un’apertura quieta, graduale, man mano che le strutture riescono ad adattare i percorsi alle nuove norme d’igiene e distanziamento. E ogni newsletter con scritto “siamo tornati e pronti a riaccogliervi” ammettiamo sia una gioia. Lo scorso weekend è toccato anche alla meravigliosa Vigna di Leonardo, nel cuore di Milano.
Solo due giorni alla settimana, il mercoledì e il sabato, ma dal 23 maggio è di nuovo possibile visitare uno degli angoli più magici del capoluogo lombardo: la Casa degli Atellani e il suo giardino, in fondo al quale si trova la Vigna.
LA STORIA
Correva l’anno 1482 quando il giovane Ludovico il Moro chiamò a Milano il coetaneo Leonardo da Vinci, per realizzare una serie di opere alla sua corte, tra queste l’Ultima Cena nel refettorio di Santa Maria delle Grazie. Ed è proprio mentre tale capolavoro vedeva la luce che, nel 1498, quale segno di riconoscenza, il Duca donò al genio da Vinci una vigna. Un terreno di 16 pertiche che si trovava sul retro di Casa degli Atellani, luogo in cui l’artista risiedeva.
Sappiamo che il regalo fu molto apprezzato: la famiglia di Leonardo era di vignaioli e gli aveva trasmesso tale passione. Purtroppo però non riuscì a godersela a lungo. Nel 1500, infatti, con l’invasione della città da parte dei francesi, l’artista lasciò Milano alla volta di Mantova. Tuttavia non smise mai di occuparsene e prima di andarsene l’affittò a messer Pietro di Giovanni da Oppreno, padre del suo allievo prediletto Gian Giacomo Caprotti detto il Salaì. Quando nel 1507 gli venne chiesto di tornare in città per concludere alcune opere, una delle condizioni poste al governatore francese fu proprio di riavere questa vigna.
La storia non si ferma qui. Facendo un balzo in avanti di quattro secoli si arriva al Novecento dove si intreccia prima con gli studi di Luca Beltrami, grazie ai quali abbiamo oggi tante informazioni sul periodo milanese di Leonardo, poi con l’architetto Piero Portaluppi e infine con EXPO 2015.
LE VISITE
Se volete scoprire i tanti aneddoti legati alla Casa e il suo giardino, nel quale si trova una vigna che credevamo persa per sempre, il suggerimento è di prenotare la vostra visita che è possibile il mercoledì e sabato, dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 18.30 alle 20.30.
Vi ricordiamo che l’ingresso al museo è contingentato e scaglionato a piccoli gruppi. Tra le novità di quest’anno, nel mesi estivi è possibile acquistare il solo ingresso al giardino e, all’ombra della vigna, pranzare o fare un aperitivo al Bistrot, magari assaporando un calice del “vino di Leonardo”.
INFO UTILI
La Vigna di Leonardo
Indirizzo: corso Magenta 65, Milano
Prenotazioni: scrivendo a info@vignadileonardo.com oppure telefonando al numero 02 4816150
Mappe e approfondimenti sul sito: www.vignadileonardo.com
Fonte e foto: si ringrazia l’ufficio stampa.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
Scrivi un commento