Una delle sue ultime opere si chiama “Social distancing”, due volti che si fondono in un bacio e un cuore, impressi su un (vero) cartello stradale di divieto. E’ la prospettiva sui tempi di quarantena e di intime proibizioni del giovane artista potentino Mr Marr, tra le firme più interessanti e versatili nel panorama delle arti visive.
I suoi colori sgargianti, ritratti e linee discordi, a formare dei collage seducenti e isterici esplorano la pittura, la scultura, costruzione e decorazione di oggetti da arredamento.
Lo abbiamo incontrato, a rigorosa distanza, per sapere qualcosa di più di lui e delle sue opere, partendo proprio da un’iniziativa benefica in periodo di Covid che lo ha coinvolto.
MASEDOMANI: Iorestoacasa Artisti Uniti ha raccolto a sé opere di giovani artisti italiani, le ha trasformate in t-shirt e felpe, destinando i proventi alla Croce Rossa Italiana. Ci parli del progetto e di come sei entrato a farne parte?
MR MARR: Erano i primi giorni di marzo e stavamo prendendo ormai coscienza della gravità della situazione in cui ci trovavamo, tant’è che di lì a poco sarebbe iniziato il lockdown: l’angoscia di quei momenti fu in qualche modo messa temporaneamente da parte quando mi imbattei in un post su Instagram di Sten & Lex, street artists tra i miei preferiti in assoluto, in cui comunicavano la loro adesione a questo progetto. L’idea di poter dare concretamente una mano alla Croce Rossa Italiana, mettendo a disposizione una mia opera, Everything’s a Canvas, da stampare su t-shirt, canotte e felpe ha fatto sì che nel giro pochi giorni anche il mio progetto fosse disponibile sul sito dell’iniziativa che fortunatamente sta continuando ad avere un grande successo.
MASEDOMANI: Ci parli di come è nato il tuo percorso artistico e delle influenze fondamentali?
MR MARR: Sono sempre stato attratto dall’arte in ogni sua forma, ma non “nasco” artista, né i miei studi sono stati in questo campo. Ho avuto la fortuna, fin da bambino, di viaggiare molto e visitare musei e mostre in giro per il mondo. L’immagazzinare dentro di me tutte queste bellezze e informazioni probabilmente mi ha fatto sviluppare negli ultimi anni, forse anche inconsapevolmente, la voglia di sporcarmi le mani per provare in prima persona a comunicare con i miei colori e le mie forme.
Le mie influenze sono tutte riconducibili a movimenti artistici del ‘900: dal cubismo, al futurismo fino alla pop art: tra i miei artisti preferiti c’è sicuramente Lichtenstein che mi piace spesso citare in qualche modo nei miei lavori. Penso però che anche parlando di ispirazioni un ruolo fondamentale è da attribuire all’inconscio e tal proposito ti cito un episodio: un amico a cui feci vedere in anteprima un quadro appena ultimato mi fece notare che un dettaglio in particolare sembrava quasi uscito fuori da un quadro di Domenico Gnoli; riguardandolo effettivamente era così, diversi mesi prima avevo letto un bel libro su di lui, ma mentre dipingevo non ci avevo minimamente pensato!
MASEDOMANI: Qualche mese fa sei stato protagonista di una mostra nella tua città, Potenza. Ce ne parli?
MR MARR: Ho avuto la possibilità di esporre per diverse settimane alcune opere nel Parco Fluviale del Basento, una zona verde della mia città che è stata di recente riqualificata e che attira un gran numero di persone soprattutto quando le temperature a Potenza, generalmente rigide, si fanno più miti.
È stata una bella esperienza, anche perché esporre in un ambiente, se vogliamo, “poco convenzionale” è interessante e permette un approccio con il pubblico più diretto e meno formale.
MASEDOMANI: La tua città e la tua regione hanno influenzato la tua arte e il modo di veicolarla?
MR MARR: Dal punto di vista del processo creativo non mi sento di dire che il luogo in cui mi trovo fisicamente abbia una particolare influenza su ciò che dipingo, senza nulla togliere alla mia terra. La Basilicata, infatti, è una regione piccola e ancora piuttosto isolata per cui ci si potrebbe aspettare una certa chiusura rispetto al mondo dell’arte, ma in realtà non è così. Il movimento c’è ed è anche piuttosto vivace, alimentato anche dal lavoro di diverse associazioni culturali che, anche in questo periodo difficile, non hanno spento i riflettori su tutto ciò che riguarda il mondo dell’arte organizzando eventi virtuali con un buon numero di adesioni.
Spero poi che quanto di buono fatto in tutta la regione in occasione di Matera 2019 (nel 2019 Matera è stata capitale europea della cultura) possa essere un’ottima base su cui lavorare per il futuro non appena la situazione ritornerà alla normalità.
MASEDOMANI: Tra gli elementi presenti nelle tue opere, spesso spicca l’occhio umano. Anche il motto “Mr Marr ti vede”, presente anche nei tuoi adesivi apparsi sui muri di molte città. E’ come se ci fosse uno sguardo che i tuoi personaggi “ricambiano” su di te e su chi le osserva?
MR MARR: Motto forse è un po’ esagerato (ride ndr)! “Mr Marr ti vede” è stata una sorta di campagna di guerrilla marketing che ho fatto un paio di anni fa anche con la collaborazione di alcuni amici: in diverse località italiane sono “comparsi” questi miei adesivi con la riproduzione di un frammento di una mia opera che è diventato un po’ il mio logo, con quel testo e i miei contatti social. La cosa simpatica è che ancora oggi capita che qualcuno mi invii una foto di questo adesivo trovato nei posti più impensabili!
Per quanto riguarda gli occhi e il modo in cui li rappresento, sì, direi che hai colto il punto. Alcuni miei personaggi con un occhio guardano in una direzione innaturale: è un espediente che utilizzo per tenerli in qualche modo legati a me, immaginandomi proprio in quella direzione, anche quando il quadro o l’oggetto sul quale sono dipinti o stampati cambiano luogo e non sono più fisicamente con me.
MASEDOMANI: Altri frequenti protagonisti delle tue opere sono gli oggetti del quotidiano: è stata una scelta di necessità o la volontà di ricondurre parzialmente l’arte al mondo “comune”?
MR MARR: Ho iniziato a disegnare e a dipingere su vecchi oggetti tra i più disparati ritrovati in soffitta, il passaggio sulla tela e in generale su supporti piani è stato successivo. Anche in virtù di questo, utilizzare oggetti del quotidiano come vasi, bottiglie o oggetti di arredo è stato per me molto naturale.
Credo che progettare e lavorare su oggetti di uso comune possa portare l’arte in un’altra dimensione, anche più accessibile e la cosa mi stimola molto. Certo, lavorare su una forma già impostata e in tre dimensioni può richiedere uno sforzo maggiore nell’immaginare una storia o un messaggio da trasmettere, ma è una piccola sfida che mi piace affrontare ogni volta.
MASEDOMANI: A proposito di accessibilità dell’arte… Come artista sei disposto a spiegare i significati sottostanti ai tuoi lavori, o pensi che l’arte sia più un’esperienza visiva e percettiva che concettuale?
MR MARR: Mi piace inserire nei miei lavori alcuni messaggi che possono risultare anche contrastanti tra loro a seconda della chiave di lettura scelta da chi li osserva. Questo fa sì che rispondere a chi mi chiede il significato ad esempio di un quadro o di un suo dettaglio diventi un’esperienza interessante e talvolta anche divertente, perché mi fa rendere conto che oltre alla fantasia dell’artista anche quella di chi osserva, spesso, non conosce limiti.
MASEDOMANI: Un tuo quadro che mi ha colpito particolarmente è Furo, che ritrae un viso per metà bianco e per metà nero…
MR MARR: “Furo” è uno dei quadri a cui sono più affezionato. L’ho dipinto dopo aver letto “Culo Nero”, bellissimo romanzo di A. Igoni Barrett, in cui il protagonista Furo, un giovane nigeriano di etnia kalabari, subisce una strana metamorfosi che lo fa risvegliare improvvisamente bianco. Il mio lavoro è piaciuto a Barrett con il quale sono stato felicissimo di scambiare qualche battuta oltre che reciproci complimenti. È stata una bellissima soddisfazione.
MASEDOMANI: Chi è “Geanina” invece?
MR MARR: “Geanina” è un’altra opera a cui sono molto legato. Partendo da una vecchia bombola del gas, dipinta e usata come base, ho creato un tavolino dallo stile fortemente pop che è stato molto apprezzato tanto da vincere nel 2019 il “Premio Nettuno” organizzato dall’Atelier De Santis di Pontecagnano (SA).
MASEDOMANI: Realizzi molte opere su commissione?
MR MARR: Sì, il lavoro su commissione è parte integrante della carriera di un artista. Personalmente mi sento più libero nell’avere carta bianca su quello che voglio rappresentare, ma devo dire che finora tutte le opere commissionate che ho realizzato sono state molto apprezzate e sono state per me il giusto compromesso tra il soggetto che mi è stato chiesto di rappresentare e la mia fantasia e di questo sono soddisfatto.
MASEDOMANI: C’è stato qualche episodio bizzarro, nel relazionarti con i tuoi committenti?
MR MARR: L’aneddoto più divertente che mi è capitato riguarda una persona che mi contattò su Facebook per chiedermi di realizzare un nudo partendo da una foto di pessima qualità della donna in questione, vestita, che mi inviò. Mi sembrò fin da subito una richiesta alquanto bizzarra e mentre cercavo di capirne di più per fortuna, mi viene da dire, lo strano signore decise di non rispondere più alle mie domande e quindi non se ne fece più nulla.
MASEDOMANI: Una tua opera si chiama “Summer on a solitary beach”, come un celebre brano di Battiato. So che hai anche trascorsi come musicista, in particolare nell’ambito dell’elettronica. Qual è la colonna sonora che manderesti in diffusione ad una tua mostra?
MR MARR: Vero, Battiato è uno dei miei cantautori preferiti e dare ad un mio quadro il titolo di una sua bellissima canzone è stato un modo per ringraziarlo per tutte le emozioni che ci regala.
I miei trascorsi musicali sono legati come hai detto alla musica elettronica e alla techno in particolare: è vero che nei miei lavori mi piace osare, ma immaginare una mia mostra con quel tipo di musica forse sarebbe eccessivo anche per me (ride ndr).
Pensandoci bene però non vedrei male la musica della band congolese KOKOKO! in una mia mostra: anche loro hanno fatto del riciclo dei materiali (nel loro caso per costruire strumenti musicali) il punto di partenza della loro arte.
MASEDOMANI: Il nostro sito si occupa spesso di cinema. Ti abbiamo “scovato” tra i collaboratori della festa del cinema di Potenza…
MR MARR: Sì, lo scorso dicembre si è svolta la prima edizione di Visioni Verticali, la festa del cinema della mia città. Sono stato molto orgoglioso di aver ideato e realizzato i premi consegnati ai vincitori per una kermesse giovane ma che ha attirato davvero un gran numero di persone e che sono sicuro nei prossimi anni crescerà ancora di più.
MASEDOMANI: Impossibile non segnalare il progetto YourIcon, a cavallo tra arte e sport, che ti vede proprio in questi giorni tra i protagonisti…
MR MARR: Nel progetto #YourIcon la Juventus ha chiesto ai tifosi di tutto il mondo di reinterpretare il proprio logo: la mia idea è risultata la più votata nella prima fase del contest che ha decretato i cinque finalisti che adesso si stanno sfidando su socios.com, partner di Juventus, per decidere quale progetto verrà stampato dalla Juventus su una t-shirt che verrà commercializzata poi in tutto il mondo. Già essere il più votato nella prima fase è stata una soddisfazione incredibile, ma spero di averne un’altra ancora più grande nei prossimi giorni.
MASEDOMANI: In bocca al lupo, allora! Non resta che chiederti cosa c’è nel futuro di Mr Marr…
MR MARR: Queste settimane di clausura forzata sono state per me abbastanza produttive e per questo non posso che reputarmi molto fortunato. Per quanto riguarda il futuro, rimanendo sempre comunque focalizzato sulla realizzazione di quadri e oggetti come fatto finora, mi piacerebbe cimentarmi con le stoffe e i tessuti, magari collaborando alla realizzazione di una piccola collezione di capi di abbigliamento. Le idee non mancano, vedremo quello che succederà.
Luca Zanovello
n.d.r. Trovate MR MARR su Facebook e Instagram
Responsabile della sezione Cinema e del neonato esperimento di MaSeDomaniTV (il nostro canale Youtube) Luca, con grazia e un tocco ironico sempre calibrato, ci ha fatto appassionare al genere horror, rendendo speciali le chiacchiere del lunedì sulle novità in home video, prima di diventare il nostro inviato dai Festival internazionali e una delle figure di riferimento di MaSeDomani. Lo potete seguire anche su Outside The Black Hole
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