La serie internazionale DIAVOLI arriva su SKY ATLANTIC e NOW TV, ogni venerdì alle 21.15 e on demand. Trama, cast e un commento.
Abbiamo scoperto stanze nascoste nei meravigliosi palazzi di Roma insieme a The New Pope, abbiamo fatto il giro dei continenti con ZeroZeroZero, ci siamo immersi nella natura del Montana di Yellowstone e ora, arrivati ad aprile, è tempo di conoscere i DIAVOLI.
Ha debuttato ieri sera, venerdì 17 aprile 2020, alle ore 21.15 su Sky Atlantic e Now Tv, la nuova serie Sky Original DIAVOLI. Thriller, in 10 puntate, tratto dall’omonimo best-seller di Guido Maria Brera (edito da Rizzoli), che vede in cabina di regia Nick Hurran (primi cinque episodi) e Jan Maria Michelini (ultimi cinque episodi).
Con un cast internazionale, in cui spiccano i nomi di Patrick Dempsey e Alessandro Borghi, la serie è destinata ad incollare molti di noi al divano nelle prossime settimane, data la sua (imprevista) aderenza agli eventi dell’ultimo mese. Durante questo lockdown, infatti, si è palesato lo stretto legame tra economia, politica e finanza. Un legame impossibile da sciogliere, che sembra ci porterà ad un periodo di crisi, secondo alcuni con conseguenze addirittura peggiori di quanto accadde nel 1929. Staremo a vedere… nel mentre evadiamo con la fiction prodotta da Sky e Lux Vide che promette mistero, cospirazioni e scandali per mano dei “nuovi padroni del mondo”.
LA TRAMA
La storia ruota attorno a due uomini potenti: l’italiano Massimo Ruggero (Borghi), un self-made man la cui costante ascesa l’ha portato oggi ad essere Head of Trading di una delle più importanti banche d’investimento; e l’americano Dominic Morgan (Dempsey), CEO della banca e mentore di Massimo, nonché una delle figure più influenti nella finanza su scala globale. Il loro sodalizio s’incrina il giorno in cui Massimo si ritrova coinvolto in uno scandalo.
Ecco i dettagli (gli unici da sapere) che ci svela la sinossi ufficiale:
Londra, 2011. Massimo Ruggero è lo spregiudicato Head of Trading della New York London Investment Bank, cresciuto nel mondo finanziario da Dominic Morgan, CEO della banca. Quando Massimo è a un passo dall’essere premiato con la carica di vice CEO, l’apparente suicidio di un collega e uno scandalo che coinvolge l’ex-moglie di Massimo portano Dominic a negargli la promozione. Massimo è determinato a scoprire la verità su quanto successo, ma realizzerà presto di essere al centro di una guerra finanziaria intercontinentale. Trovatosi a fronteggiare i Diavoli che governano nell’ombra i destini del mondo, Massimo dovrà scegliere se combatterli o unirsi a loro.
IL CAST
Oltre ai due protagonisti, fanno parte del cast: Kasia Smutniak (Perfetti Sconosciuti), nei panni della determinata moglie di Dominic; la spagnola Laia Costa (La vita in un attimo), qui un po’ blogger e un po’ attivista; il giovane Malachi Kirby (The Race – Corsa mortale); e il comico britannico Paul Chowdhry che, insieme all’attrice tedesca Pia Mechler e Harry Michell (Yesterday), vanno a formare i “Pirati”. Poi, ancora, Sallie Harmsen (Blade Runner 2049), Lars Mikkelsen (House of Cards) e Lorna Brown (Terminator – Destino oscuro).
UN COMMENTO (BREVE) AI PRIMI EPISODI
DIAVOLI ci conduce all’interno di una banca, in quelle stanze in cui si maneggiano così tanti soldi da poter far crollare un governo, e gettare nel caos ampie fette della popolazione, e prova a mostrarci i retroscena del mondo dell’alta finanza. Giochi di potere dalle conseguenze disastrose quanto quelle di una guerra, intrighi dettati dall’avidità, ma anche vendette del tutto personali spinte da un ego così ferito da non riuscire a controllarsi.
La nuova serie tv, che domina il venerdì sera, si presenta subito per quello che è: un conspiracy thriller che mescola fatti realmente accaduti (negli anni tra il 2009 e il 2011) a fiction, nel tentativo di essere il più possibile avvincente e ancorato al reale.
Complici una luce livida, sequenze girate come fossimo in un lungo videoclip, sguardi ambigui attraverso immense vetrate, e molte frasi mai iniziate, DIAVOLI vuole evidentemente sganciarsi dai canoni della fiction tv made in Italy e farci respirare una boccata d’aria fresca.
Non sappiamo se ce la farà. Per ora ci ha già servito dei cadaveri, ha ben dosato -col contagocce- i flashback e la consueta carrellata introduttiva dei personaggi non ci ha permesso di prenderne uno in odio. Tre buoni motivi per proseguire nella visione.
Vissia Menza
TRAILER UFFICIALE
Foto: ufficio stampa
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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