DOV’E’ LA TUA CASA (THE OCCUPANT): tu casa es mi casa

Recensione di Dov’è la tua Casa (The Occupant), il thriller dei fratelli Pastor in streaming su Netflix.

La locandina del film Dov’è la tua casa.

 SCHEDA DEL FILM

TITOLO ORIGINALE: Hogar
REGIA: David Pastor, Àlex Pastor
CAST: Javier Gutiérrez, Mario Casas, Bruna Cusí
DURATA: 103 min.
DATA DI USCITA: 25 marzo 2020
DISTRIBUZIONE: Netflix


RECENSIONE

La vita di Javier (Javier Gutiérrez) sta precipitando: da pubblicitario di successo si ritrova disoccupato, indigente e costretto a ridimensionare lo status di se stesso e della sua famiglia perfetta.
Il sacrificio più doloroso è lo stupendo appartamento nel cuore di Barcellona, dalla cui perdita Javier non riesce proprio ad abituarsi. Fino ad optare per un inquietante, calcolato piano per insinuarcisi nuovamente…

Una scena del film Dov’è la tua casa. Photo: courtesy of Netflix.

Nuovo giro su Netflix, nuova corsa: e la corsa di Dov’è La Tua Casa è sorprendentemente elettrizzante.

Si tratta dell’esistenza in picchiata di un padre di famiglia di lusso, che anziché accettare la crisi decide di ingegnarsi. Fino a quando l’ingegno diventa psicotico, e il desiderio di “tornare a casa” un’ossessione.
Lo scopriranno i nuovi inquilini, mentre quello vecchio orchestra una subdola e invasiva partita a scacchi.

Il re della scacchiera è il fenomenale attore spagnolo Javier Gutiérrez, già ammirato in La Isla Minima (2014), bravissimo a vestire i panni ambigui di uno squilibrato dotato di umanità e di una sua certa etica, criminale sì ma con asterisco.
Proprio come nell’indimenticabile Bed Time (2011) del loro connazionale Balagueró, i fratelli Pastor scrivono le gesta di un uomo tormentato dal fallimento, dall’inquietudine domestica e dall’abilità nel rovinare la vita al prossimo.

Nel caso di Dov’è La Tua Casa la chiave è la debolezza umana, quella che porta il protagonista a giocarsi tutto pur di sentirsi nuovamente all’altezza, e anche quella che porta i suoi sfortunati successori a prestare il fianco, cedere e cadere nel trabocchetto.

Il protagonista del film Dov’è la tua casa. Photo: courtesy of Netflix.

Una trappola allestita con vera suspence ed eccellente precisione dalle quattro mani dei Pastor (già sceneggiatori per Tarsem Singh in Self/Less), che ci regalano un paio di momenti in apnea, e truffe e ricatti tremendamente credibili.

La home invasion strategica di Dov’è La Tua Casa è un piccolo brivido, un manuale di tecnica “piede nella porta”, riconferma dell’ispirata vena del thriller psicologico di Spagna.

Abbastanza cattivo da far lievitare idee di cambio serratura.

Voto: 7/10

Luca Zanovello

 

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