Arrivato l’11 febbraio a Milano GHOST il musical. Quattro chiacchiere con la protagonista femminile Giulia Sol.
Partito da Bologna, passando per Roma, l’11 febbraio Ghost il Musical é arrivato agli Arcimboldi di Milano. Uno spettacolo che racconta il meraviglioso film del 1990 diretto da Jerry Zucker ed interpretato da Patrick Swayze, Demi Moore e Whoopi Goldberg.
Sul palco, per la regia di Federico Bellone, che ci ha abituato a show di grande impatto scenico, come la recente Fabbrica di Cioccolato, Mirko Ranù nei panni di Sam, Gloria Enchill che interpreta la medium Oda Mae e la giovane Giulia Sol, nel ruolo che fu di Demi Moore al cinema, con cui ho fatto quattro chiacchiere.
E già dire “nel ruolo che fu di Demi Moore” è emozionante… Come è stato il provino e la tua reazione quando ti hanno comunicato che saresti stata tu Molly?
Credo che il fatto di dover impersonare un personaggio che il mondo intero associa al volto di Demi Moore sia una responsabilità enorme. Per questo il processo di audizioni è stato molto lungo: la selezione è durata più di sei mesi. Si tratta di una produzione molto grande, perciò penso che sia stato un processo indispensabile e fisiologico.
Nel momento in cui mi hanno chiamata per dirmi che Molly sarei stata proprio io, la gioia è stata pari alla trepidazione vissuta fino ad allora. E adesso sono felicissima.
La storia d’amore tra Sam e Molly divenne il simbolo dell’amore eterno, di quello che si sogna quando ti leggono le fiabe da bambina. Il film vinse moltissimi premi tra cui l’ Oscar come miglior sceneggiatura originale (a Bruce Joel Rubin) e l’Oscar a Whoopi Goldberg per la miglior attrice non protagonista.
Come hai affrontato il personaggio di Molly? Quali responsabilità ti senti?
Non è affatto scontato riuscire a trovare il giusto equilibrio fra la libertà di poter fare delle scelte sul personaggio e il rispetto delle direttive molto chiare e definite dei creativi, soprattutto quando si parla di un titolo cult come Ghost.
Per questo mi ritengo molto fortunata ad aver avuto la possibilità di affrontare questo ruolo, sotto la guida del nostro regista, Federico Bellone, e di Chiara Vecchi. Hanno saputo da subito guidarmi in una direzione precisa, permettendomi, però, di sperimentare il più possibile e di farmi trovare la mia Molly, senza restare intrappolata nell’immagine stereotipata del film che tutti conosciamo.
Inoltre, si tratta di un ruolo che, in questo spettacolo, deve affrontare una partitura pop/rock davvero impegnativa, quindi necessita di una base tecnica vocale molto forte.
È stato difficile, ma spero di aver trovato la mia giusta chiave di lettura.
Qual è la tua formazione?
Ho sempre studiato molto la musica, da quando ero piccola (mi ricordo che alle elementari avevamo più ore di coro che di matematica).
Dopo i miei studi al Liceo Linguistico, ho fatto un’audizione per la SDM, la Scuola del Musical di Milano, che all’epoca era diretta dal nostro regista. Sono stata presa, e lì ho approfondito i miei studi in canto, danza e recitazione, diplomandomi nel 2016 al Teatro Nazionale con The Full Monty nel ruolo di Estelle.
Dopo il diploma sono entrata a far parte delle Vocisole, un gruppo vocale fondato da Claudia Campolongo e Paolo Ruffini, per poi entrare come Penny Pingleton nel cast di Hairspray, con Giampiero Ingrassia. Nel 2019 sono stata Elizabeth nella tournée di Dirty Dancing e alternate di Carmen Diaz in Fame, al Teatro San Babila di Milano. Ed ora, con estrema gioia, eccomi qui!
Forza, determinazione nonostante Molly viva una tragedia. Che cosa apprezzi di questo personaggio e in che cosa assomiglia a te?
L’aspetto che più apprezzo di Molly è il suo essere artista e, in quanto tale, una giovane donna umanamente molto vulnerabile, però allo stesso tempo forte, consapevole e padrona del proprio destino. Mi sono resa subito conto della complessità di questo personaggio, perché ciò che richiede, più di tutta la preparazione tecnica, è un’estrema sincerità, nella voce, ma soprattutto negli occhi: in scena mi sento spesso nuda.
Per questo diventare Molly è stata una vera e propria prova di coraggio, perché ho dovuto lavorare in primis su me stessa: per esprimere e reagire ad un dolore così grande, a volte bisogna arrivare in profondità per toccare corde molto delicate, e che a volte fa male pizzicare. Ecco perché, nonostante nella vita mi ritenga molto distante da lei, in realtà mi somigli più di quanto potessi immaginare.
In allestimento, io e Molly abbiamo discusso un bel po’, ma ora non posso che amarla.
Ci racconti qualche aneddoto divertente durante le prove?
Gli aneddoti simpatici in allestimento sono tantissimi, ma penso che i momenti più divertenti che ho vissuto siano le mie scene con Oda Mae (Gloria Enchill). Aver instaurato un bellissimo rapporto di amicizia fuori dal palco è un’enorme fortuna, ma anche una condanna, soprattutto quando si devono affrontare scene drammatiche e fondamentali nello sviluppo della storia. È capitato spesso che, nei momenti più clou durante i nostri filati tecnici, un piccolo errore o una sua espressione un po’ più marcata del solito, mi facessero scoppiare a riderle in faccia. Basta venire a vederla a teatro per capire a cosa mi riferisco.
Ci racconti come avete montato la famosa scena del vaso che hai interpretato con Mirko Ranù (Sam)?
Ovviamente, la scena più emblematica e – a detta di Patrick Swayze – erotica di Ghost, non poteva mancare. In generale tutto lo spettacolo rispecchia molto la pellicola, non a caso lo sceneggiatore è Bruce Joel Rubin, lo stesso del film.
L’unica aggiunta che è stata fatta, rispetto all’originale, è una versione di Unchained Melody suonata da Sam alla chitarra, mentre la scena del tornio, che tutti ricordano e attendono ogni sera con ansia, è stata collocata nel secondo atto. Molly, provata dall’ennesima delusione, si rifugia nella sua comfort zone e si sfoga iniziando a modellare la creta, fino a quando non cominciano a riaffiorare i ricordi… Però, ho già fatto troppi spoiler! Per saperne di più, basta venire a vederci a teatro!
Certamente. Il nostro live motive è proprio #alzatevidaldivano e andate a teatro!
Sarah Pellizzari Rabolini
INFO E BIGLIETTI
GHOST IL MUSICAL (Show Bees in collaborazione con Colin Ingram e Hello Entertainment)
tratto dall’omonimo film della Paramount Pictures
autori David Stewart, Glen Ballard e Bruce Joel Rubin
libretto e testi Bruce Joel Rubin
musica e testi Dave Stewart e Glen Ballard
traduzione e adattamento Franco Travaglio
effetti speciali Paolo Carta
regia associata e coreografia Chiara Vecchi
regia Federico Bellone
scenografia Federico Bellone
disegno luci Valerio Tiberi
con
Mirko Ranù (Sam),
Giulia Sol (Molly),
Gloria Enchill (Oda Mae),
Thomas Santu (Carl),
Ronnie Jones (Fantasma dell’ospedale),
Luca Gaudiano (Fantasma della metropolitana),
Salvatore Maio (Willy Lopez),
Cristina Benedetti (Louise, sorella di Oda Mae) e Mitsio Silvia Paladino Florio (Clare, sorella di Oda Mae)
ensemble : Roberto Torri, Clara Maselli, Manuel Mercuri , Carolina Sisto, Alex Botta
Swing on stage Francesco Alimonti e Martina Peruzzi
IL TOUR
Dall’ 11 febbraio 2020 al 1 marzo 2020 a Milano Teatro degli Arcimboldi
Dal 6 al 7 marzo 2020 a Lugano (Svizzera) LAC
L’8 marzo 2020 Bergamo Teatro Creberg
Il 10 marzo 2020 Cassano Magnago Teatro Auditorium
Il 13 marzo 2020 a Varese Teatro Apollonio
Il 14 marzo Padova Gran Teatro Geox
Il 20 e 21 marzo Torino Teatro Colosseo
Il 24 e 25 marzo Parma Teatro Regio
Il 27 marzo 2020 a Como Teatro Sociale
Il 28 marzo 2020 a Legnano Teatro Galleria
Il 30 e 31 marzo 2020 Forlì Teatro Diego Fabbri
Il 2 aprile 2020 a Fermo Teatro dell’Aquila
Dal 4 al 5 aprile 2020 a Bari Teatroteam
Il 6 aprile 2020 a Brindisi Teatro Verdi
Il 18 aprile 2020 Catanzaro Teatro Politeama
Il 2 maggio 2020 a Montecatini Terme Teatro Verdi
Dal 7 al 10 maggio 2020 a Firenze Teatro Verdi
Dal 14 al 16 maggio 2020 a Genova Politeama Genovese
Biglietti su www.vivaticket.it e www.ticketone.it
Si ringrazia l’ufficio stampa per l’opportunità
Sarah è un’insegnante e una scrittrice. Ha pubblicato poesie, racconti e romanzi (l’ultimo è R come Infinito). Ha partecipato a diverse antologie tra cui La Vita vista da Qui (Morellini Editore), è stata finalista di concorsi e premi letterari. Pratica la mindfulness ogni giorno e crede che scrivere sia una vera terapia per l’anima.
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