E in Vaticano s’iniziano a creare gli schieramenti…
Un commento a The New Pope episodi 7 e 8, la serie su SKY e NOW TV.
Abbiamo trattenuto il respiro per ore, giorni, settimane. Aspettavamo il miracolo. Bene, l’attesa è finita: Pio XII (Jude Law) ha aperto gli occhi. Possiamo smettere di contare i battiti al minuto e concentrarci sull’ultimo atto, quella dall’esito a questo punto difficile prevedere.
Perché mentre San Pietro viene violata, i due Papi sono alla ricerca della propria motivazione –e dell’occasione giusta- per tornare proteggere la loro Chiesa. Al momento però nessuno dei due si vuole far vedere, men che meno incontrare l’altro, sebbene entrambi siano coscienti che solo una mediazione potrà salvarli dalle trame che alcuni staranno ordendo alle loro spalle.
Non smette di stupire la seconda serie di Paolo Sorrentino. Questo New Pope riesce a superare il precedente – un’operazione che agli occhi di tutti pareva impossibile.
Il settimo episodio, in particolare, era stato proiettato in anteprima all’ultimo festival di Venezia e l’altro ieri ne abbiamo compreso il motivo: è oltre l’immaginazione. Il regista ci regala una pagina di grande cinema, un racconto inaspettato, delicatissimo, che vive di vita propria e introduce nuove – splendide – figure. Ci fa entrare in casa loro (un magnifico appartamento veneziano) e usa il dolore più intimo (quello di una madre) per accarezzare la Pietà. E quando ci riporta in Vaticano, nell’ottavo episodio, affida al Cardinal Voiello (Silvio Orlando) il compito di toglierci del tutto il respiro con un’omelia che merita di essere ricordata.
Ci sono state puntate in cui l’estetica ci ha inebriato, altre in cui sono state le parole ad emozionarci, la settimana e l’ottava sono state le più meditative -e le più difficili da commentare a caldo. Ma Sorrentino è più bravo di noi ad alternare sacro e profano, a strapparci sorrisi e applausi, a ripagarci con piccole e preziose sorprese. E anche in quest’occasione non rinuncia alle partite a scacchi col demonio, alle trasferte a Kabul e ai balli su note inattese (di una spensierata Cécile De France).
Ancora una settimana e raggiungeremo il capolinea. Sul nono episodio per ora abbiamo un’unica certezza: il formidabile quartetto Malkovich-De France-Orlando-Law ci regalerà un ultimo indimenticabile atto prima di lasciarci provare una profonda solitudine il venerdì sera.
Vissia Menza
ndr The New Pope è ogni venerdì in prima visione su SKY Atlantic alle 21:15, un clic qui per scoprire quando recuperalo. Per leggere i commenti alle puntate precedenti invece cliccate qui.
Foto: ufficio stampa
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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