Un commento alle puntate 5 e 6 di THE NEW POPE, la serie in onda ogni venerdì su Sky Atlantic e in streaming su NOW TV.
Prosegue il viaggio di Paolo Sorrentino tra le mura secolari del Vaticano. Dove tutto è immanente e impermeabile all’aggiornamento. D’altro canto, pare proprio sia questa inclinazione alla staticità il segreto del suo successo, con la Bibbia che, a differenza dei nostri iPhone, non è soggetta a pericolosi upgrade.
E allora, senza la possibilità di una revisione dei testi di riferimento, come risolvere i problemi che affliggono l’odierna Chiesa di Roma?
Specialmente adesso, che Pio XIII° ha iniziato a sospirare nel suo sonno profondo, c’è bisogno di un segno dirompente che dimostri quanto l’Istituzione sia solida -e il suo Papa (che cita Nietzsche) sia pronto a gesti importanti.
Mentre si vaglia una strategia di comunicazione efficace, si mandano i cardinali in missione sino a Kabul e si continuano a ordire trame ben lontane dall’essere virtuose. Gli episodi 5 e 6 di The New Pope ci conducono in un inferno dantesco, in cui si muovono indisturbati i protagonisti della nostra storia. Uomini alla deriva, a loro agio nel girone loro assegnato dal Deus ex machina in cabina di regia.
Ovunque c’è lussuria e avidità. Nei sotterranei si tengono incontri in cui il vizio è moneta di scambio (e oggetto di futuro ricatto). Nei corridoi dei piani superiori si sente echeggiare il respiro di Lenny Belardo (Jude Law), il Papa in coma che ogni giorno incute maggior timore ai vivi, o presunti tali.
L’attesa del suo risveglio è lunga, sfiancante, quasi una via crucis. Il tempo si dilata, la telecamera ha un lento incedere, le inquadrature sono tutte un’allegoria. Noi, ci aggiriamo invisibili in quei corridoi sino a quando raggiungiamo la posizione ideale da cui goderci l’imminente colpo di scena.
La neonata tradizione delle udienze di Sir Brannox (John Malkovich) con personaggi dello star system dalla forte personalità – e con quoziente intellettivo sopra la media (ieri è stata la volta di un’elegante Sharon Stone) – per ottenere spunti di riflessione, è una delle abitudini di questo New Pope a cui difficilmente riusciremo a rinunciare.
Vissia Menza
ndr The New Pope è ogni venerdì in prima visione su SKY Atlantic alle 21:15, un clic qui per scoprire quando recuperalo. Per leggere i commenti alle puntate precedenti invece cliccate qui.
Foto: ufficio stampa
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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