Recensione, poster e trailer del film I Miserabili, al cinema dal 12 marzo 2020 e ora in proiezione all’International Film Festival di Rotterdam.
SCHEDA DEL FILM
TITOLO ORIGINALE: Les Misérables
REGIA: Ladj Ly
CAST: Damien Bonnard, Djibril Zonga, Alexis Manenti
DURATA: 103 min.
DISTRIBUTORE: Lucky Red
DATA DI USCITA: 12 marzo 2020
RECENSIONE
Stéphane è appena entrato nella squadra anticrimine di Montfermeil. Al suo fianco ci sono i colleghi Chris e Gwanda, che non temono l’uso delle maniere forti nelle guerre fra bande. Il primo giorno di Stéphane assumerà così i tratti di un battesimo del fuoco, tra degrado, violenze e abusi di potere… sotto gli occhi di un drone indiscreto.
Dichiaratamente ispirato a La haine (1995), l’esordio al lungometraggio di Ladj Ly riattualizza il tema della violenza nelle banlieue dove è cresciuta. Ambientato a Montfermeil, e più precisamente nel quartiere di Les Bosquets, il film è anche in qualche modo l’approfondimento e l’estensione narrativa dell’omonimo cortometraggio documentaristico con cui Ly si era fatto conoscere dal pubblico nel 2017.
Il titolo è un omaggio al romanzo di Victor Hugo sia nei temi che nei luoghi: la drammatica eppure epica battaglia tra poveri è ambientata in parte dei luoghi del romanzo. Inoltre, proprio come il piccolo Gavroche, anche i giovani protagonisti di questo film sono tutti monelli di strada più o meno trascurati dalle proprie famiglie. Mentre uno impara autonomamente a pilotare un drone, un altro riesce infatti nel furto di un cucciolo di leone dal circo, segnando così l’inizio di una vera e propria faida fra gang e polizia locale.
Il film, che solo apparentemente sembra riecheggiare nel titolo la disperazione della gang di quartiere, i paranzini, chiama in realtà in causa anche la miseria delle istituzioni coinvolte. Dallo Stato, complice nell’abbandono delle periferie, alle singole pattuglie, forti dei privilegi acquisiti negli anni, e perciò arbitrariamente “al di là del bene e del male”. Il risultato è la lucida fotografia di un (non) luogo in cui i confini fra bene e male sono sfumati, in cui la nozione di legalità stessa ci appare anticamente inquinata da favoritismi e abusi di potere.
Eppure una speranza sembra ancora esserci in Stéphane. Tutta la vicenda può infatti quasi leggersi come un suo rite of passage nella realtà delle banlieue. Ma non suo solamente, anche degli spettatori. Tra le cui fila pare ci sia stato anche lo stesso Macron, poi pronunciatosi in progetti di miglioramento delle periferie. Per la sua critica feroce ma elegante, capace di dialogare con l’attualità, I Miserabili è dunque un film che farà molto parlare di sé. Già Premio della Giuria a Cannes, ora in programmazione all’IFFR, e da poco selezionato per rappresentare la Francia agli Oscar, I Miserabili sarà dal 12 marzo disponibile anche nelle sale!
TRAILER UFFICIALE
ndr molti più articoli dall’IFFR 2020 nel nostro diario!
Amante del cinema documentario e di tutto ciò che riesca a sublimare in immagini la poeticità del quotidiano, Alessandra è una giovane laureata che vede in Wenders, Tarkovskij (e Aldo, Giovanni e Giacomo) la strada verso la felicità. La potete trovare ogni due lunedì del mese tra i cinefili del LatoB e tutte le altre sere tra gli studenti di documentario della Luchino Visconti a Milano.
Scrivi un commento