Tutto quello che c’è da sapere sulla 49a edizione dell’IFFR, l’International Film Festival di Rotterdam in svolgimento dal 22 gennaio al 2 febbraio 2020.
Si è aperto il sipario sulla quarantanovesima edizione dell’International Film Festival di Rotterdam, il festival che ogni inverno anima la cultura olandese e si fa vetrina dei migliori talenti emergenti. L’evento è in particolare dedicato alle produzioni indipendenti di eccellenza e ai registi di opere prime o seconde. Al vincitore fra costoro sarà infatti destinato il Tiger Award durante la cerimonia di chiusura, presentata tra l’altro per l’ultima volta da Bero Beyer.
Dall’anno prossimo la direzione artistica passerà infatti nelle mani di Vanja Kaludjercic, fondamentale collaboratrice di MUBI, nonché esperta programmer di altri festival europei e già da ora presenza centrale di Rotterdam per l’intera durata del festival. In particolare, le date di questa edizione vanno dal 22 gennaio al 2 febbraio 2020 e ospiteranno anche eventi concentrati in pochi giorni, come quelli dell’IFFR PRO Days. Rivolti soprattutto al mondo della stampa, della regia, della produzione e della musica, questi workshop hanno l’obiettivo di creare il più possibile una sinergia fra gli oltre 2000 professionisti attesi al festival.
GLI OSPITI
Per quanto riguarda gli artisti troviamo invece nomi da quasi ogni parte del mondo. A iniziare coi grandi della cinematografia portoghese: Pedro Costa, già vincitore a Locarno con Vitalina Varela, e João Nuno Pinto, regista dell’opening film Mosquito. Per finire coi molti nomi della scuola nostrana, soprattutto nella sezione Perspectives, legata all’indagine delle questioni sociali e politiche più rilevanti. Tra questi Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli con Due scatole dimenticate – Viaggio in Vietnam e Gaia Formenti e Marco Piccareda con Creatura dove vai?
In tutto le sezioni del festival sono quattro. Oltre a Perspectives, abbiamo anche: Voices, Deep Focus e Bright Future. In particolare, Voices è pensata per quei soggetti più intensi e autoriali, come Les Misérables di Ladj Ly, già premio della giuria a Cannes. Deep Focus per i formati più innovativi e inaspettati, come Love me Not di Lluís Miñarro, capace di saldare insieme parabola biblica e vicenda sentimental-militare. Infine Bright Future tra corti e lungometraggi ospita anche i dieci film della vera competizione in lizza per il Tiger Award.
Ma ovviamente gli eventi del festival non si fermano qui. Saranno previste anche numerose Masterclass & Talks, installazioni di VR e molto altro di cui vi aggiorneremo giorno per giorno. Intanto qui sotto il trailer del film d’apertura!
Alessandra del Forno
ndr trovate molti più articoli dall’IFFR 2020 nel nostro diario!
Amante del cinema documentario e di tutto ciò che riesca a sublimare in immagini la poeticità del quotidiano, Alessandra è una giovane laureata che vede in Wenders, Tarkovskij (e Aldo, Giovanni e Giacomo) la strada verso la felicità. La potete trovare ogni due lunedì del mese tra i cinefili del LatoB e tutte le altre sere tra gli studenti di documentario della Luchino Visconti a Milano.
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