Un commento alle prime due puntate della serie THE NEW POPE, in onda ogni venerdì sera su SKY Atlantic e in streaming su NOW TV.
Provocatorio, sensuale e spudorato. Con battute taglienti e inquadrature seducenti. I primi due episodi di The New Pope, la serie creata e diretta da Paolo Sorrentino, hanno debuttato su Sky e l’attesa non è stata vana.
È come ce l’aspettavamo, anzi meglio.
Quelle di ieri sera sono state due puntate introduttive che non hanno risparmiato piccoli e mirati colpi di scena. Ci ricordiamo chi c’era (Silvio Orlando e il suo Cardinal Voiello se non ci fossero dovremmo inventarli), incontriamo chi s’è appena affacciato a palazzo e scopriamo che genere di guerra stia per iniziare.
E intorno c’è tantissima bellezza.
Sculture, pavimenti, drappi e abiti superlativi. Persino i giardini strabiliano. Ogni volto è una maschera, ogni fotogramma un quadro, ogni ombra una sorpresa. E i dialoghi son sempre pungenti al punto giusto.
L’ingresso in scena di John Makovich, poi, è ancora più teatrale del previsto. L’attore è “come il velluto” e il suo mascara accentuato ci fa pregustare l’arrivo di un altro personaggio che punterà sul make-up: Marilyn Manson.
“Chi conosce il segreto inconfessabile di un Papa diventa egli stesso Papa,” si sente dire.
E l’aria della magione in cui vive Sir Brannox è intrisa di segreti!
Ecco allora che ci ritroviamo a sognare il momento in cui Sir John arriverà a Roma e cercherà di far dimenticare l’ingombrante presenza di Lenny Belardo (Jude Law), il papa giovane, americano, che con il suo coma irreversibile è venerato quanto un Santo.
Papa Pio XIII compare in sogno a tutti, cardinali compresi, e anche dal limbo in cui si trova, non risparmia i tiri mancini. Tra una battuta e una frecciata a chi il potere ce l’ha davvero da questa parte dello schermo The New Pope ha già le carte in regola per tenerci incollati al divano sino alla nona ed ultima puntata.
Foto: ufficio stampa
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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