Alla scoperta di OND’EVITAR TEGOLE IN TESTA! l’esposizione all’APE PARMA MUSEO fino a metà gennaio.

Mostra OND'EVITAR TEGOLE IN TESTA: Manifesto della compagnia italiana L'Ancora, ca. 1910

Avete già visto la mostra Ond’evitar tegole in testa? Nella foto: il manifesto della compagnia italiana L’Ancora, ca. 1910

Nelle ultime settimane siamo stati invasi dalle classifiche. Prima il “meglio del 2019”, subito dopo “i più attesi del 2020”. A noi di MaSeDomani piace imboccare la via del “sta per chiudere, accorrete”, quindi in questi ultimi giorni di festa, i più quieti, vi proponiamo OND’EVITAR TEGOLE IN TESTA!, la mostra in corso all’APE PARMA MUSEO.

Chiuderà il 15 gennaio 2020 e con un titolo così era ovvio attirasse la nostra attenzione. Come si fa a resistere ad una rassegna che riesce ad accomunare la penna di Hemigway, la divina Marilyn e papa Paolo VI?

OND’EVITAR TEGOLE IN TESTA! ripercorre la storia del fenomeno assicurativo, dal Medioevo ai nostri giorni, attraverso le polizze, i cartelloni pubblicitari e molto altro. In totale sono 280 gli oggetti che si possono scoprire durante il percorso, tutti provenienti dalla collezione, unica al mondo, della Fondazione Mansutti di Milano.
Mostra OND'EVITAR TEGOLE IN TESTA: Polizza del 1942 emessa dalla compagnia boema Slavia con il frontespizio inciso dall'artista Alfons Mucha.

Polizza del 1942 emessa dalla compagnia boema Slavia con il frontespizio inciso dall’artista Alfons Mucha.

Un percorso espositivo che si divide in due parti. La prima, dedicata allo sviluppo delle assicurazioni da metà Trecento in poi, ossia da quando nacque il “contratto di assicurazione” grazie ai mercanti genovesi e fiorentini. E la seconda, incentrata sulla grafica pubblicitaria e la sua evoluzione in tale particolare settore.

Nello specifico, si possono ammirare ben 94 manifesti, di istituti tanto italiani quanto stranieri, realizzati dalla seconda metà dell’Ottocento agli anni ’70 del Novecento dai grandi cartellonisti – Marcello Dudovich, Leopoldo Metlicovitz e Umberto Boccioni, tra gli altri; 120 targhe incendio; 40 testi antichi, tra cui il manoscritto in pergamena De contractibus et usuris di San Bernardino da Siena del 1470; e 26 preziose polizze assicurative che coprono 700 anni, come suggerito dal titolo. 

mostra OND'EVITAR TEGOLE IN TESTA: Targa-incendio spagnola in ceramica, sec. XIX

Targa-incendio spagnola in ceramica, sec. XIX

Tra questi documenti, impossibile non menzionare la polizza stilata da un notaio genovese in data 18 febbraio 1343, la più antica a noi nota; quella stipulata dallo scrittore de Il Vecchio e il Mare per la sua casa all’Havana; e quella di Marilyn Monroe contro il rischio d’incidenti automobilistici, sottoscritta poco prima di morire. Senza dimenticare quella, assai singolare, del cardinale Giovanni Battista Montini (il futuro papa!) che prevedeva un risarcimento di un milione di Lire, da corrispondere agli eredi in caso di morte in qualunque momento essa sopraggiungesse.

E ora diteci, vi abbiamo fatto venire voglia di una gita in Emilia?

Vissia Menza


INFORMAZIONI UTILI

OND’EVITAR TEGOLE IN TESTA! Sette secoli di assicurazione.
11 ottobre 2019 – 15 gennaio 2020

Indirizzo: APE PARMA MUSEO, Via Farini, 32/a, Parma
Orari: dal martedì alla domenica, dalle 10.30 alle 17.30
Biglietti: intero € 8,00; ridotto € 5,00. Il biglietto d’ingresso alla mostra permette di visitare gratuitamente le altre esposizioni in corso presso il museo. Per scoprire gli sconti e le altre agevolazioni, si consiglia di consultare il sito del museo
Approfondimentiwww.storiadelleassicurazioni.com

(Continua sotto la foto)

OND'EVITAR TEGOLE IN TESTA polizza Monroe

La polizza emessa nel 1962 dalla compagnia americana The Travelers a copertura dei danni arrecati a terzi, persone o cose, dall’uso di qualsiasi tipo di autovettura presa a noleggio dall’attrice Marilyn Monroe.

Nota: l’esposizione, inserita tra le iniziative di Parma 2020 – Capitale Italiana della Cultura, è curata da Marina Bonomelli e Claudia Di Battista. Ed è organizzata da Fondazione Mansutti in collaborazione con Fondazione Monteparma e Università di Parma (DSEA – Dipartimento Scienze Economiche e Aziendali), col patrocinio del Comune di Parma e della Regione Emilia Romagna.

 

Fonte e foto: ufficio stampa


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