PINOCCHIO (2019): arriva al cinema Collodi secondo Matteo Garrone

Recensione, poster e trailer di Pinocchio (2019), il nuovo film di Garrone con Roberto Benigni in sala dal 19 dicembre.

La locandina di Pinocchio (2019)

SCHEDA DEL FILM

REGIA: Matteo Garrone
CAST: Federico Ielapi, Roberto Benigni, Gigi Proietti
DURATA: 125 min.
DATA DI USCITA: 19 dicembre 2019
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution


RECENSIONE

Contando quello in uscita nel 2021 firmato Guillermo Del Toro e quello annunciato da Ron Howard sono otto gli adattamenti cinematografici o televisivi di Pinocchio, burattino che diventa bambino, nato fra le pagine del romanzo per ragazzi Le Avventure di Pinocchio di Carlo Lorenzini detto Collodi nel 1881.
Sintomo di una storia favolistica senza tempo, età o fine, ma anche e proprio per questo spremuta dal piccolo e grande schermo.

Roberto Benigni in una scena del film Pinocchio (2019) – Photo: courtesy of 01 Distribution

Ed era stato sorprendente, poco dopo l’uscita della reale e realistica storia “di nera” Dogman (2018), l’annuncio di Matteo Garrone della presa in carico di un suo Pinocchio, che già fu croce un decennio fa di un altro italiano fresco di consacrazione internazionale, ovvero Roberto Benigni.

Dato che i cerchi sono fatti per chiudersi, Garrone richiama proprio Benigni per il ruolo del falegname Geppetto, che trova e subito dopo perde l’adorato figlio nato da un ceppo di legno magico.

Da quel momento in poi, l’ingenuo e benevolo Pinocchio (Federico Ielapi, Quo Vado?) viene centrifugato nelle ben note peripezie, composte da saggi consigli ignorati, da biechi raggiri (il Gatto è Papaleo, la Volpe un ispirato Ceccherini, anche co-sceneggiatore), cattivi esempi, illusorie vie di fuga e una magica presenza che vigila (la fata turchina è l’attrice parigina Marine Vacth).

Una scena del film Pinocchio (2019) – Photo: courtesy of 01 Distribution

Garrone sceglie la strada della fedeltà al romanzo, mentre restituisce all’occhio uno stridente ibrido tra il fantasy un po’ grottesco alla Il Racconto dei Racconti (2015) e un realismo paesano.
Una strada che, con la complicità di un cast mediamente poco a suo agio, si fa rettilinea e grigiastra come la Milano-Torino. Soprattutto per chi non è universamente e incondizionatamente fomentato dal coming-of-age del protagonista.

L’evocativo terreno collodiano non si discute, ma la necessità di un nuovo “take” non sembrava riempire l’aria, ancor meno di uno integralisticamente tradizionale. E ora ne abbiamo la conferma.

Voto: 5/10

Luca Zanovello


TRAILER UFFICIALE

 

View Comments (2)

  • Coraggiosa recensione: non celebrare il"santo" Benigni in Italia è difficile!
    Qualunque cosa faccia(cinema,tv, teatro) orde di Mollica & c. lo beatificano a prescindere!
    Per non parlare delle coperture tv sul flm: Garrone e Benigni onnipresenti.

    • Gentile lettore, grazie del passaggio su MaSeDomani e del messaggio. Crediamo ci sia sempre spazio per una recensione controcorrente se non urta chi ha collaborato ad un progetto e/o ha un'opinione differente. Contenti di esserci riusciti :) Torna a trovarci!

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