Recensione, poster e trailer de L’ufficiale e la Spia, il film vincitore del Gran Premio della Giuria a Venezia 2019. Al cinema dal 21 novembre. 

L’ufficiale e la spia poster film

La locandina italiana del film L’ufficiale e la spia

SCHEDA DEL FILM

TITOLO ORIGINALE: J’accuse
REGIA: Roman Polanski
CAST: Jean Dujardin, Louis Garrel, Emmanuelle Seigner
DURATA: 132 min.
DATA DI USCITA: 21 novembre 2019
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution


RECENSIONE

Francia, anno 1895. Accusato di spionaggio per conto della Germania, il Capitano Alfred Dreyfus (Louis Garrel) viene condannato ad abbandonare l’esercito ed essere esiliato a vita sull’Isola del Diavolo.
Col passare del tempo però, numerose incongruenze emergono, e il processo a Dreyfus appare sempre più una montatura per trovare frettolosamente un capro espiatorio. Soprattutto agli occhi dell’integerrimo ufficiale Picquart (Jean Dujardin), che indagando sul caso scopre nuove inquietanti verità…

L’ufficiale e la spia, Jean Dujardin - Photo: courtesy of 01 Distribution

Jean Dujardin in una scena del film – Photo: courtesy of 01 Distribution

L’Ufficiale e la Spia regala a Roman Polanski il Gran Premio della Giuria a Venezia e porta sullo schermo una verissima storia di militare ingiustizia, di complotti e di spietati giochi di poteri giocati nell’ombra.

Il J’Accuse (titolo originale) del regista all’iniquità umana e gerarchica passa attraverso quello arcinoto di Émile Zola sul giornale socialista L’Aurore e la lotta per ristabilire meriti e condanne del protagonista Picquart. Che ha il volto rigoroso ed accigliato di un gran Dujardin, finalmente in un ruolo viscerale, solista di un’orchestra di interpreti senza sbavature.

Le polemiche tra Joker-isti e Roman-isti al Lido furono eccessive, ma comprensibili: L’Ufficiale E La Spia è l’estremo classicismo cinematografico, sangue blu di tecnica e narrazione, un film azzimato e impettito tanto quanto i suoi protagonisti.

Jean Dujardin e Emmanuelle Seigner in una scena del film - Photo: courtesy of 01 Distribution

Jean Dujardin e Emmanuelle Seigner in una scena del film – Photo: courtesy of 01 Distribution

Terribilmente preciso e terribilmente quadrato, talvolta pure compassato (soprattutto nella struttura e in alcune dinamiche, vedi la liaison Dujardin-Seigner), e poco dinamico: ma L’Ufficiale e la Spia è prima di tutto elevato rappresentante di un tipo di cinema che manifesta ancora senso e necessità.

E nelle scene chiave, quelle dei concitati processi, delle represse rivendicazioni dei sottoposti e del popolo inquieto, Polanski mette gli echi del furore del suo cinema: quello che incita ad adirarsi nei confronti del sopruso come concetto universale, e unirsi a coloro che hanno il coraggio di puntargli il dito contro.

Voto: 7/10

Luca Zanovello 


TRAILER UFFICIALE