Al Pirelli Hangar Bicocca, fino al 19 gennaio, sarà ospitata la personale di Daniel Steegmann Mangrané, A Leaf-Shaped Animal Draws The Hand. Per la prima volta in Italia.

Daniel Steegmann Mangrané, Phasmides, 2012 (still da film). Film 16mm, trasferito su video HD, colore, silenzioso, 22 min 41 sec. Courtesy dell’artista

Daniel Steegmann Mangrané, Phasmides, 2012 (still da film). Film 16mm, trasferito su video HD, colore, silenzioso, 22 min 41 sec.
Courtesy dell’artista

Curata da Lucia Aspesi e Fiammetta Griccioli, A Leaf-Shaped Animal Draws The Hand è la prima personale di Daniel Steegmann Mangrané in Italia. Organizzata da Pirelli HangarBicocca, che la ospita nei propri spazi di Milano, la mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 19 gennaio 2020.

A Leaf-Shaped Animal Draws The Hand

L’esposizione dedicata all’artista spagnolo che viva a Rio de Janeiro presenta oltre 20 opere realizzate dal 1998 a oggi. Steegmann Mangrané indaga i temi dell’ecologia, della sua complessità e del dialogo tra uomo e natura. Grazie a diversi media, i suoi lavori integrano elementi naturali e tecnologici, realizzando disegni, installazioni, fotografie, sculture, ma anche film, video, olografie e arrivando persino alla realtà virtuale.

Daniel Steegmann Mangrané, Mano con hojas, 2013. Ologramma. Courtesy dell’artista, KADIST collection

Daniel Steegmann Mangrané, Mano con hojas, 2013. Ologramma.
Courtesy dell’artista, KADIST collection

Affascinato dalla foresta pluviale brasiliana, l’artista riflette sulla fragilità di questo ecosistema e sulla sua possibile scomparsa, creando un percorso che possa coinvolgere lo spettatore in un confronto intimo. Ma, allo stesso tempo, indaga le relazioni tra gli individui e la società, ponendo la dimensione sensoriale al centro delle proprie opere. Ne risulta un’esperienza fisica, oltre che di meditazione.

Tra le opere esposte anche uno dei primi lavori di Daniel Steegmann Mangrané, Lichtzwang (1998–in corso), una serie composta da 256 acquerelli. Disegni geometrici e astratti sono l’inizio della sua intera produzione, che unisce elementi organici e caotici con forme regolari, nette. Ne è un chiaro esempio Phasmides (2012), un film in cui l’artista esplora le connessioni tra biologia e artificio grazie all’osservazione di un insetto stecco in un ambiente artificiale.

Daniel Steegmann Mangrané, Rotating Table / Speculative Device, 2018. Superfice rotante in acciaio specchiato, treppiede, ramo diviso. Courtesy l’artista e Mendes Wood DM, San Paolo, New York, Bruxelles.

Daniel Steegmann Mangrané, Rotating Table / Speculative Device, 2018. Superfice rotante in acciaio specchiato, treppiede, ramo diviso.
Courtesy l’artista e Mendes Wood DM, San Paolo, New York, Bruxelles.

Creata ad hoc per la mostra è Phantom Architecture (2019). L’istallazione site-specific ridefinisce il carattere industriale della struttura ospitante, grazie alle partizioni in tessuto bianco. Questi teli semi trasparenti permettono di separare gli spazi in diverse sezioni, ma lasciano all’occhio la possibilità di vedere attraverso.

La personale A Leaf-Shaped Animal Draws The Hand vi aspetta a Milano e va a unirsi a tutte quelle mostre che in questo periodo parlano di ecologia, del rapporto uomo-natura e del futuro del pianeta, come Planet or Plastic?, Green eArth e After Leonardo.

Simone Bonaccorso


INFORMAZIONI UTILI
A LEAF-SHAPED ANIMAL DRAWS THE HAND
DAL 12 SETTEMBRE 2019 AL 19 GENNAIO 2020

Indirizzo: Pirelli HangarBicocca, Via Chiese 2, Milano.
Orari: da giovedì a domenica: 10 – 22.
Ingresso gratuito.
Informazioni: 02 66111573 | info@hangarbicocca.org | www.pirellihangarbicocca.org

Catalogo: Skira Editore

Daniel Steegmann Mangrané, A Transparent Leaf Instead Of The Mouth, 2016-17. Vetro, metallo, ecosistema con insetti stecco e insetti foglia. Veduta dell’installazione: Fundação de Serralves, Porto, 2017. Courtesy dell’artista e Esther Schipper, Berlin. Foto: Andrea Rossetti

Daniel Steegmann Mangrané, A Transparent Leaf Instead Of The Mouth, 2016-17. Vetro, metallo, ecosistema con insetti stecco e insetti foglia. Veduta dell’installazione: Fundação de Serralves, Porto, 2017. Courtesy dell’artista e Esther Schipper, Berlin.
Foto: Andrea Rossetti

Foto: si ringrazia l’ufficio stampa