Fino al 3 novembre nel capoluogo lombardo, la Triennale ospiterà la mostra La Fotografia come differenza. Un’esposizione di 40 scatti di Paolo Novelli che si concentrano sulla ricerca artistica del fotografo durante gli anni dal 2002 al 2013.
Aperta da ieri, venerdì 4 ottobre, la mostra La Fotografia come differenza sarà visitabile per un solo mese. Ospitata dalla Triennale di Milano, la personale di Paolo Novelli è curata da Giovanni Battista Martini e organizzata in collaborazione con AFIP (Associazione Fotografi Italiani Professionisti). Fino al 3 novembre, potrete vedere 40 scatti del fotografo che si concentrano su cinque progetti svoltisi dal 2002 al 2013.
Paolo Novelli
Classe ’76, Paolo Novelli è un fotografo italiano. La sua carriera è iniziata nel ’99 con uno stage presso Fabrica, quando già fotografava da due anni. Lavorando per l’agenzia di comunicazione di Benetton diretta da Oliviero Toscani, inizia la sua personale ricerca sull’incomunicabilità. Ha pubblicato sei monografie e partecipato a oltre 30 mostre, tra personali e di gruppo dal 2000 a oggi. Tra queste annovera musei come Palazzo Grillo e Palazzo Ducale di Genova, Triennale Milano, Palazzo d’Accursio di Bologna e Palazzo del Governatore di Parma. All’estero ha esposto ad Amsterdam, Lugano, Parigi e Seoul.
Alcuni sui lavori sono stati pubblicati su riviste nostrane e non, come The Sun Magazine, Zoom, Artforum, AD Architectural Digest, Fool Magazine e Twiggy Fashion Magazine. Nel 2017, inoltre, è stato nominato Socio ad Honorem dell’AFIP in occasione di una Lectio Magistralis presso Triennale Milano.
La Fotografia come differenza
Le opere della mostra La Fotografia come differenza raccontano al visitatore il percorso artistico di Novelli, dalla nascita all’affermazione di uno stile personale. Dal 2002 al 2013, il fotografo ha affinato la sua tecnica, distintasi per essere inusuale, almeno quanto i contenuti trattati. Nell’attuale era digitale, l’artista va controtendenza, lavorando con un linguaggio visivo essenziale, senza tempo o luogo. Sotto l’aspetto tecnico, invece, particolare la scelta di usare la fotografia analogica, sottolineando il proprio carattere atemporale. Tutti gli scatti presenti sono stati prodotti su pellicola in bianco e nero, negando all’immagine flash o filtri e stampando il tutto a mano.
Il tema che accomuna i cinque progetti da cui i 40 scatti sono stati presi è lo stesso che lo ha interessato fin dal principio. Così, porte chiuse, tunnel, finestre, nebbie e morte diventano il volto dell’incomunicabilità. Allo stesso modo, i cinque lavori rispecchiano gli oggetti ritratti. Grigio notte accomuna la solitudine alla nebbia; Interiors, invece, presenta gli scatti nei tunnel regolarmente aperti al traffico. Vita brevis, Ars long riprende il tema dei camposanti tra Venezia e Roma; mentre Niente più del necessario mette in sequenza una serie di porte. Infine, La notte non basta riflette nelle finestre l’ambiguità e il mistero della fotografia.
Avete tempo fino al 3 novembre per non perdere questa mostra, nient’affatto incomunicabile. Gli scatti di Paolo Novelli vi aspettano alla Triennale di Milano, di cui vi parliamo poco, ma sempre con grande interesse.
Simone Bonaccorso
INFORMAZIONI UTILI
LA FOTOGRAFIA COME DIFFERENZA
DAL 4 OTTOBRE AL 3 NOVEMBRE 2019
Indirizzo: Triennale Milano, viale Alemagna 6, Milano
Orari: da martedì a domenica: 10:30 – 20:30. Lunedì chiuso
Ingresso libero
Informazioni: 02 724341 | www.triennale.org
Foto: ufficio stampa
Diplomato all’aeronautico, laureato in Scienze della Comunicazione a Pisa, cerca una specializzazione nel settore dei media digitali con un Master presso Il Sole 24 ORE Business School ed Eventi. Regista radiofonico per quattro anni a Radioeco.it, collabora con il sito amico FantasyMagazine.it di cui dal 2016 è anche Social Media Manager.
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