Joker, il film con Joaquin Phoenix vincitore a Venezia 76, arriva nei cinema il 3 ottobre 2019!
SCHEDA DEL FILM
TITOLO ORIGINALE: Joker
REGIA: Todd Phillips
CAST: Joaquin Phoenix, Robert De Niro, Frances Conroy
DURATA: 121 min.
DATA DI USCITA: 3 ottobre 2019
DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Italia
RECENSIONE
Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) è l’uomo sbagliato nella città sbagliata: mentre Gotham/New York City ribolle di disparità sociale e criminalità di strada, Arthur langue al largo della vita, tra velleità di comico, un frustrante lavoro da clown e una madre delirante con cui condivide un sudicio appartamento.
Quando la goccia fa traboccare il suo vaso psicotico, Arthur diventa Joker, la ribellione diventa rivoluzione, e il Caos a Gotham trova improvvisamente un nome, una maschera distorta e il testimonial perfetto.
Todd Phillips, un regista nato con un documentario studentesco sul “pittoresco” punk rocker G.G. Allin (Hated, 1993) e incoronato a Venezia con Joker, epica biografia del personaggio più psichiatrico ed iconico dell’immaginario fumettistico e non solo.
Un cerchio cinepatologico che si chiude, con in mezzo un bel po’ di commedia di successo (Road Trip, Una Notte Da Leoni, Parto Col Folle), ed un successo al Festival lagunare che offende per partito preso il cinéfilo altolocato.
Joker è in realtà un’opera che di ispirazione – o tratteggiature da – comics non ha nulla, e che invece attinge dai subbugli Scorsesiani sintetizzando una dose di Taxi Driver ed una di Re Per Una Notte.
Il chimico Phillips usa come provetta il provetto Joaquin Phoenix, dentro al quale miscela un disperato e sguaiato ritratto di uomo idiosincratico alla società e alle sue regole di sopravvivenza.
Phoenix indossa in modo stupefacente i panni di un Joker che è un mosaico estetico delle precedenti rappresentazioni ma un’inedita e verosimile declinazione insana ed introspezione individuale, con un’aderenza alla realtà che fa impressione e paura, ed un contorno pieno di suggestioni affascinanti e radicali (dalla città in insostenibile pressione ad una televisione asservita, in cui De Niro si fa profeta dell’istituzione americana del talk show alla Letterman).
Radicale è anche il modo in cui la scrittura di Joker mette a fuoco l’uomo folle e squilibrato, come lo elegga a portavoce delle sue personalissime verità e delle reazioni criminali, in una cavalcata senza compromessi che non ristabilisce mai l’etica, la moralità e la supremazia del bene.
Anzi, l’ode immorale all’ascesa del Joker è epica e travolgente proprio perché non ha (ancora) un oppositore. Libera come la scelta di sposare la causa peggiore, se è l’unica che permette di avere una rivalsa ai soprusi.
Dalle visioni sudicie ai suoni stridenti (la risata isterica di Phoenix eguaglia il risucchio di Ledger), Joker è un simposio del proibito e del corrotto. E ci mette di fronte a un senso di empatia ingombrante e scomodo, con cui convivere per tutta la visione. E anche dopo.
Luca Zanovello
TRAILER FINALE ITALIANO
Responsabile della sezione Cinema e del neonato esperimento di MaSeDomaniTV (il nostro canale Youtube) Luca, con grazia e un tocco ironico sempre calibrato, ci ha fatto appassionare al genere horror, rendendo speciali le chiacchiere del lunedì sulle novità in home video, prima di diventare il nostro inviato dai Festival internazionali e una delle figure di riferimento di MaSeDomani. Lo potete seguire anche su Outside The Black Hole
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