Vincitori del concorso indetto in occasione di Milano Leonardo 500, Ettore Favini ed Eugenio Tibaldi firmano le due installazioni della mostra After Leonardo, visitabile dal 20 settembre al Museo del Novecento del capoluogo lombardo.
Fino al 12 gennaio 2020, il Museo del Novecento ospiterà After Leonardo. Installazioni di Ettore Favini ed Eugenio Tibaldi, la mostra dedicata alle due installazioni vincitrici del concorso indetto dal Comune di Milano – Cultura in occasione di Milano Leonardo 500.
Ettore Favini ed Eugenio Tibaldi hanno realizzato delle opere che reinterpretano alcuni dei messaggi chiave del vinciano, come natura, scienza e arte, attraverso l’uso di linguaggi moderni e contemporanei. Con Atlantico e Giardino abusivo, rispettivamente di Favini e Tibaldi, i due propongono una riflessione su temi attuali, come la sostenibilità e il rapporto con la natura.
Atlantico di Ettore Favini
Al piano terra del Museo del Novecento troverete Atlantico, l’opera di Ettore Favini che si ispira al Codice leonardesco. La video-istallazione si compone di un vero e proprio film che è il risultato finale di un viaggio. Come fu per Leonardo da Vinci, quando venne a Milano con un progetto per gli Sforza, ma che solo dopo una ricerca avrebbe potuto attuare.
Ricerca e viaggio sono, dunque, le parole chiave di Atlantico, insieme a un’altra: acqua. Reinterpretando l’interesse leonardesco per lo scorrere dell’acqua, Favini si dedica a osservare con la sua macchina da presa il passare del tempo che rappresenta come il cambiamento di fase, lo stato di trasformazione dell’elemento. Da liquido a gassoso, allo stato solido. L’autore, inoltre, richiama la nebbia e le sue particelle che diedero a Leonardo l’idea dello sfumato.
Le immagini di Atlantico sono accompagnate da un audio suggestivo e montato in modo eccellente. L’opera di Favini crea un vero e proprio paesaggio sonoro, da ascoltare in silenzio nel buio della stanza dove il lavoro è collocato.
Giardino abusivo di Eugenio Tibaldi
L’acqua è l’elemento centrale anche in Giardino abusivo, la seconda opera di After Leonardo. Partendo dalla riflessione che l’acqua che usiamo per lavarci le mani nei bagni pubblici, spesso, è eccessiva e viene sprecata, Tibaldi ha collegato la sua opera a un lavandino del bagno dei dipendenti e a un depuratore. Al piano sotterraneo, infatti, sono collocati due frigoriferi (uno da bar e uno casalingo) e una vasca. All’interno dei vasi improvvisati si forma il primo livello del Giardino. Che si sviluppa ulteriormente al piano terra e al primo.
Subito si nota la particolarità dell’opera: cresce. Ma come cresce può anche morire. Le piante usate da Tibaldi sono vere, posizionate grazie a un botanico esperto, e nella vasca troviamo anche dei pesci. Come evidenziato dall’autore stesso durante la conferenza stampa di presentazione, la sua arte rimarrà nel tempo solo se lascerà un segno e se le persone se ne prenderanno cura. Ha anche invitato a tornare a vedere più volte l’esposizione per poterne confrontare la crescita.
Grazie a un sistema di pompe idrauliche, l’acqua depurata alimenta il Giardino abusivo di Tibaldi, che accompagna gli elementi della composizione con foto e riferimenti visivi di dove è nata l’ispirazione per questo o quel particolare.
After Leonardo l’acqua è ancora un bene prezioso
Anche se sono passati 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, l’acqua continua a essere un bene prezioso. Favini e Tibaldi toccano un punto molto attuale, come gli sprechi o la mancanza di riflessione sulle risorse ambientali e su come le usiamo.
Non stupisce che degli 83 progetti presentati al concorso proprio questi due siano spiccati sugli altri. Come sottolineato dalla dott.ssa Montaldo, direttrice del Museo del Novecento e Presidente di commissione al concorso, i due artisti non si sono limitati a coniugare Leonardo con tecniche moderne. Attingendo dal loro vissuto personale e dal loro percorso artistico, hanno creato opere indipendenti, ma che si riallacciano alla visione del vinciano.
L’esperienza che ne deriva è sconvolgente, sia in senso positivo che negativo. L’orrore di vedere crescere piante nel frigorifero (e non solo) è diametralmente opposta alle bellezze di Atlantico. Eppure, guardando il film di Favini viene naturale pensare a come stiamo distruggendo la natura, mentre Tibaldi ci ricorda che dalla spazzatura del genere umano la Terra continuerà a far fiorire la propria flora. Inconsciamente, i due premiati hanno dato vita a un’opera unica che sfrutta i linguaggi della modernità per una finalità congiunta.
Come vi avevamo promesso, parlando delle mostre attese per settembre a Milano, After Leonardo. Installazioni di Ettore Favini ed Eugenio Tibaldi è sicuramente tra le esposizioni che non possono mancare in questa seconda metà dell’anno.
Simone Bonaccorso
INFORMAZIONI UTILI
AFTER LEONARDO. INSTALLAZIONI DI ETTORE FAVINI ED EUGENIO TIBALDI
DAL 20 SETTEMBRE 2019 AL 12 GENNAIO 2020
Indirizzo: Museo del Novecento, Palazzo dell’Arengario, Piazza Duomo n.8 – Milano
Orari: lunedì: 14:30 – 19:30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9:30 – 19:30; giovedì e sabato: 9:30 – 22:30. Ultimo ingresso consentito un’ora prima della chiusura del museo
Ingresso alle installazioni: gratuito – Biglietti museo: intero 5€; ridotto 3€
Informazioni: 02 88444061 | c.museo900@comune.milano.it | www.museodelnovecento.org
Foto: si ringrazia l’ufficio stampa
Diplomato all’aeronautico, laureato in Scienze della Comunicazione a Pisa, cerca una specializzazione nel settore dei media digitali con un Master presso Il Sole 24 ORE Business School ed Eventi. Regista radiofonico per quattro anni a Radioeco.it, collabora con il sito amico FantasyMagazine.it di cui dal 2016 è anche Social Media Manager.
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