Dal 12 settembre al cinema La vita invisibile di Euridice Gusmao, l’appassionata storia di due sorelle ribelli nel Brasile degli anni 50.
SCHEDA FILM
TITOLO ORIGINALE: A Vida Invisìvel de Eurídice Gusmão
REGISTA: Karim Ainouz
CAST: Carol Duarte, Julia Stockler, Gregorio Duvivier, Fernanda Montenegro, Barbara Santos
DURATA: 139 minuti
DISTRIBUTORE: Officine UBU
DATA DI USCITA: 12 settembre 2019
RECENSIONE
Rio De Janeiro, anni 50. Euridice e Guida sono due sorelle inseparabili e diversissime che condividono, oltre alla natura ribelle, il fatto di crescere in una famiglia rigida e tradizionalista.
Legatissime l’una all’altra, entrambe vivono di quei sogni che vorrebbero realizzare e che sanno di poter raggiungere solo grazie al sostegno reciproco. Guida cerca il grande amore ed è disposta a tutto per trovarlo mentre Euridice ambisce a diventare una pianista professionista ed andare a Vienna per poter liberare il suo talento.
Purtroppo la realtà sarà ben diversa e le loro esistenze prenderanno due strade parallele e lontanissime.
Il regista Karim Ainouz prende una storia forte e toccante e la porta sullo schermo con lo scopo di raccontare tutte le vite invisibili che costellavano il Brasile di quegli anni. Storie di donne che vivevano all’ombra di quegli uomini su cui era basata la società, un mondo patriarcale e maschilista in cui la figura femminile non doveva uscire dallo schema di moglie-madre-casalinga perfetta.
Le due attrici, Carol Duarte nel ruolo di Euridice e Julia Stockler in quello della sorella maggiore Guida, recitano alla perfezione e danno corpo al ritratto di due giovani che inseguono la loro felicità non riuscendo mai ad afferrarla, nonostante non perdano mai la speranza.
Tutto nel film è studiato e al servizio di un crescendo di emozioni che non lasceranno indifferenti. I colori saturi, la musica, le scene di vita quotidiana, il sesso visto in modo tutt’altro che romantico, fino alle ambientazioni fatte di fumo, sudore e calore. Tutto contribuisce a farci quasi sentire la realtà soffocante e senza via d’uscita cui erano costrette le due e, come loro, tante altre donne imbrigliate in esistenze che non appartenevano loro e non volevano.
La vita segreta di Euridice Gusmao è tratto dal libro d’esordio di Martha Bathala, caso editoriale in Brasile e tradotto in diverse lingue. La vicenda narrata in quelle pagine è portata al cinema in maniera personale e decisa, con scelte tutt’altro che ammiccanti. Ed accomodanti ed è forse proprio questo il punto forte del lungometraggio.
Un’epopea personale ed intima senza quella patina glamour che spesso i film d’epoca hanno, soprattutto se virati al femminile.
Un’opera che sarebbe un peccato perdersi e che può farci scoprire una cinematografia come quella brasiliana, spesso in difficoltà ma con una gran voglia di non farsi schiacciare da politiche infelici e farsi strada a livello internazionale. Un modo è sicuramente anche quello di raccontare storie come questa.
Anna Falciasecca
TRAILER UFFICIALE
Bionda, sarcastica, appassionata di regia e di viaggi cerca di unire le sue passioni scrivendo un blog di viaggi, sceneggiature (che stanno comode nei cassetti) e recensioni. Il suo motto è “Blond is a state of mind”, modifica continuamente idea e tiene i piedi in diverse scarpe, tutte rigorosamente tacco 12. Le uniche cose che non cambierà mai sono: Woody Allen e Star Trek, di cui è incallita fan.
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