Il Pardo alla Carriera di Locarno 72 a Fredi M. Murer: racconto e foto della serata di Ferragosto.
E’ stato un Ferragosto di vera festa in Piazza Grande quest’anno. Per l’occasione, doppia proiezione – prima del documentario Diego Maradona, diretto dal premio Oscar® Asif Kapadia; poi della “follia di mezzanotte” The Nest (Il Nido) dell’italiano Roberto De Feo. E apertura di serata con la cerimonia di consegna del Pardo alla Carriera 2019 ad un maestro del cinema elvetico: Fredi M. Murer.
Nato nel 1940, Fredi M. Murer col suo lavoro ha contribuito notevolmente alla rinascita del cinema svizzero. E’ stato, infatti, non solo regista ma anche sceneggiatore, fotografo e illustratore per un periodo lungo cinque decadi (dagli anni Sessanta agli anni Dieci). Oltre ad aver ricoperto il ruolo di Presidente della Swiss Film-Makers Association dal 1992 al 1996.
Il 72° Locarno film festival quindi, ha deciso di celebrarlo esponendo alcune tavole originali fatte di suo pugno e di proiettare quattro pellicole da lui dirette in versione restaurata: Grauzone (del 1979), Wir Bergler in den Bergen sind eigentlich nicht schuld, dass wir da sind (premio FIPRESCI proprio qui a Locarno nel 1974), il documentario Der grüne Berg (1990) e, ovviamente, il Pardo d’oro Höhenfeuer (Alpine Fire, 1985).
Grato e sorridente, Fredi M. Murer è salito sul palco parlando anche in inglese e non ha dimenticato di sottolineare che i notevoli risultati ottenuti sono stati raggiunti grazie ad un formidabile lavoro di squadra. E, scherzando, perchè la sua Svizzera è troppo piccola per lasciar spazio al fallimento. Immancabile, anche la menzione di Bruno Ganz, il grande attore scomparso pochi mesi fa che diresse in Virtus nel 2006.
In chiusura, vi ricordiamo che oggi, venerdì 16 agosto, alle ore 13.30 presso lo Spazio Cinema Fredi Murer s’intratterrà col pubblico del Festival nella tradizionale Conversation sulla sua carriera.
Vissia Menza
ndr. Nel diario trovate tutti i nostri articoli da #Locarno72
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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