Recensione di Yokogao – A Girl Missing, il film di Kôji Fukadi in Concorso Internazionale a Locarno 72.
Ichiko lavora come infermiera a casa di una famiglia per la quale è diventata molto di più: amica, confidente, parte integrante.
Quando la più piccola di casa viene rapita, e i media rivelano che il colpevole è il giovane nipote di Ichiko, per la donna si apre un baratro di colpa e di angoscia. E la sinistra prospettiva di tenere la famiglia all’oscuro del legame.
In Concorso Internazionale a Locarno72, Yokogao – A Girl Missing cerca di esplorare, con l’incedere sommesso del miglior dramma giapponese, le conseguenze personali e relazionali di un segreto ingombrante.
A dirigerlo è Kôji Fukada (che nel 2016 con Harmonium vinse l’Un Certain Regard di Cannes), ad interpretarlo l’ipnotica Mariko Tsutsui, prediletta attrice di Sion Sono.
Yokogao – A Girl Missing è più di una storia di coscienza e di progressivo sgretolamento. Fukada dissemina attorno alla questione centrale del film una serie di micro interazioni costellate di indizi e sospetti. Complessi da decifrare ma – o forse proprio per questo – seducenti. Le conseguenze sono l’atmosfera rigida e l’imperscrutabile figura morale (e non) della protagonista. Col titolo originale, letteralmente “profilo laterale”, ad indicarci la mutabilità prospettica del tutto.
E anche senza scervellarsi o farsi gli schemini, anche senza che il rapimento in sè rubi tempo e immagini, il dilemma, l’afflizione e l’autoflagellazione di Yokogao soddisfano.
Voto: 6,5/10
Luca Zanovello
ndr. Nel nostro diario trovate le altre recensioni da #Locarno72
Responsabile della sezione Cinema e del neonato esperimento di MaSeDomaniTV (il nostro canale Youtube) Luca, con grazia e un tocco ironico sempre calibrato, ci ha fatto appassionare al genere horror, rendendo speciali le chiacchiere del lunedì sulle novità in home video, prima di diventare il nostro inviato dai Festival internazionali e una delle figure di riferimento di MaSeDomani. Lo potete seguire anche su Outside The Black Hole
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