Un commento a R come infinito, l’ultimo romanzo di Sarah Pellizzari Rabolini. Lettura perfetta per le vacanze.
SIlvia è un’insegnante precaria, ha una vita sentimentale sospesa, un rapporto conflittuale con la madre e una sorella fastidiosa e invadente. La sua è un’esistenza in bilico e sino ad oggi le emozioni hanno fatto da ago della bilancia. Ora Rocco è tornato in città e la resa dei conti non può più aspettare: Silvia dovrà affrontare il passato, sopravvivere al presente e guardare al futuro.
R come infinito di Sarah Pellizzari Rabolini è un romanzo che parla d’amore, anzi di sentimenti, di fragilità, di noi. Scordatevi quindi gli Harmony, in questo libro non c’è alcuna traccia di scene audaci. Qui tutto è normale, familiare, quasi tangibile. Sono i rapporti con i parenti, gli amici e i fidanzati ad essere protagonisti.
La Silvia descritta da Sarah ci è simpatica sin dalle prime righe. È esuberante e incasinata un po’ come tutte noi – o come ci piacerebbe essere se avessimo una vita simile alla sua. Perché quella che scopriremo piano piano è una storia ricca, è un’esistenza in cui ogni respiro è assaporato a lungo e serbato con cura, è una racconto di legami intensi, di persone imperfette, di resistenza e di un pizzico di follia.
Ci ritroviamo subito a sostenere la nostra novella eroina mentre cerca risposte. Leggiamo le parole con voracità, le notti ci paiono troppo brevi, si fa largo l’ansia. La sua incertezza diventa la nostra, o forse è il contrario.
E questo è il punto di forza di R come infinito: è un sorprendente voltapagina! Ti prende all’amo nel tempo di poche facciate e ti trascina al largo in un attimo. Ti fa credere di affogare in acque profonde, ti lancia un salvagente, ti sgancia e riprende. Il tira e molla è continuo, la trama sembra quella di un thriller. E probabilmente lo è.
Tra momenti di squisita quotidianità e colpi di scena, è impossibile annoiarsi o lasciar vagare la mente. La scrittura non vacilla ed è sempre ben ancorata alla realtà. D’altro canto, la sensazione che gli occhi dell’autrice abbiano visto molte delle scene descritte si rafforza riga dopo riga fino al fulminante epilogo. Un epilogo che, da metà libro in poi, speriamo non arrivi mai.
Sono nuova al genere romance, le due esperienze precedenti sono naufragate in una manciata di minuti. Non so dirvi se siano state le citazioni cinematografiche (del tutto inattese e ai miei occhi preziose), la tesa e scorrevole prosa, oppure quei personaggi tratteggiati senza calcare la mano, ma quando ho riposto sullo scaffale R come infinito ho avvertito immediatamente la mancanza di Silvia.
Vissia Menza
(Continua sotto la foto)
Nota: Sarah Pellizzari Rabolini da qualche anno scrive col cuore di teatro, libri ed eventi culturali qui su MaSeDomani. Quando andò in stampa R come infinito me ne regalò una copia. Credo avesse perso la speranza di leggere un mio commento, probabilmente temendo che la caotica Silvia, Rocco-lo-stronzo e quell’acida di Costanza mi avessero lasciata indifferente o, peggio ancora, tediata a morte. Invece no, stavo solo attendendo la stagione giusta. Eccola.
SCHEDA LIBRO
R come infinito
Autore: Sarah Pellizzari Rabolini
Editore: Edizioni del Loggione (2018)
Collana: R come Romance
Pagine: 280
ISBN: 978-1980612667
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Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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